“Berlusconi è molto arrabbiato sia con Verdini sia con Renzi, ma sono certo che gli passerà presto e che ritornerà a collaborare con il premier sulle riforme”. E’ la convinzione di Vittorio Feltri, editorialista ed ex direttore de Il Giornale, nel momento in cui il clima tra i leader di Pd e Forza Italia sembra essersi fatto burrascoso. “Avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria”, ha detto il Cavaliere. “Berlusconi che parla di deriva autoritaria è quasi commovente”, gli ha risposto su Twitter Debora Serracchiani.
Berlusconi tornerà a fare opposizione a 360 gradi come ha detto?
Non credo che questa sia la decisione definitiva. La collaborazione con Renzi prima o poi riprenderà, più prima che poi, altrimenti Berlusconi sarà fuori dai giochi.
L’unico modo che ha Berlusconi per contare è continuare a collaborare con Renzi?
Per ora sì, magari più avanti le cose cambieranno. Senza questo aggancio Berlusconi rischia l’irrilevanza, anche perché con i cosiddetti “responsabili” Renzi può dire di essere a posto dal punto di vista dei numeri.
Come si spiegano allora queste dichiarazioni di Berlusconi?
Nascono dalla sua personale irritazione per la vicenda presidenziale. L’irritazione di Berlusconi è rivolta soprattutto a Verdini che lo aveva illuso del fatto che la trattativa con Renzi sarebbe stata così collaborativa che avrebbe contato anche ai fini dell’elezione del capo dello Stato. Quindi adesso Berlusconi ce l’ha tanto con Renzi quanto con Verdini proprio per via di questo ”incidente”.
Ora che cosa accadrà?
Il nervosismo poi gli passerà e Berlusconi continuerà a collaborare con il premier. Non credo che Verdini sarà espulso né che si interromperanno i contatti con Renzi: anzi riprenderanno entro qualche giorno, o magari settimana.
E se Berlusconi si facesse vedere arrabbiato solo per ricompattare Forza Italia?
Arrabbiato lo è stato di sicuro e lo è ancora, anche se poi gli passerà. Ma non ha sicuramente ricompattato Forza Italia, che oggi è il condominio politico più litigioso d’Italia. Sappiamo che le peggiori liti si fanno nei condomini, e Forza Italia è un condominio alle cui liti partecipano anche la portinaia, il postino e chiunque entri. Adesso c’è Fitto, e prima di lui Alfano, Fini e Casini. Ci troviamo di fronte a una situazione talmente caotica che è difficile fare delle ipotesi.
Il 15 febbraio Berlusconi finisce di scontare la condanna ai servizi sociali. Che cosa cambierà?
Quando non sarà più ai servizi sociali avrà più tempo da dedicare al partito. Non è detto però che un suo ritorno a tempo pieno nel teatrino della politica coincida con qualche cambiamento sostanziale. Forza Italia è ridotta al lumicino e il Cavaliere dovrà fare molta fatica per rimettere in piedi un partito decente.
Quanto incidono i problemi delle sue aziende?
Sappiamo tutti che le aziende di Berlusconi hanno dei problemi, come tutte le aziende italiane. Per Berlusconi alle preoccupazioni politiche relative al suo partito e al rapporto con gli altri partiti si aggiungono quelle per la sopravvivenza delle sue imprese.
Fino a che punto Renzi è in grado di ricattare il Cavaliere?
Non mi pare che Renzi stia ricattando Berlusconi. La realtà è semplicemente che non tutte le trattative finiscono bene. Ma non sono certo del fatto che il Quirinale facesse realmente parte del Patto del Nazareno. Anzi francamente non capisco che cosa c’entrino le riforme istituzionali con l’elezione del presidente della Repubblica.
Di che cosa c’è bisogno in questo momento per rilanciare il centrodestra?
C’è bisogno appunto del centrodestra. I voti ci sono ancora, perché chi era un elettore di quello schieramento non ha cambiato opinione. Manca però un partito affidabile. Ncd è solo un “club di poltronisti”, e del resto molti elettori del centrodestra si erano innamorati di Renzi, convinti del fatto che fosse il nuovo “profeta” del ceto medio, ma poi si è visto che non è così.
E Salvini?
Il “salvinismo” è un po’ frenato dal leghismo iniziale. Il segretario però è riuscito a salvare la Lega nord dalla morte certa, e ha riportato i suoi consensi a circa il 15%. E’ la dimostrazione del fatto che gli elettori di centrodestra hanno voglia di votare un partito che non sia di sinistra. Non so se la Lega sia il partito più adatto a recuperare tutti i voti di Berlusconi. Ma se tiene l’alleanza con Fratelli d’Italia, in caso di elezioni potrebbe arrivare verso il 20% rischiando di arrivare al ballottaggio.
Oggi il vero centrodestra è quello di Lega e Fratelli d’Italia?
Diciamo che è il più consistente e quello che sta crescendo. Basta guardare i dati, non è una mia opinione ma l’osservazione della realtà.
(Pietro Vernizzi)