E’ stato approvato in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulla Rai. La riforma prevede un Consiglio di amministrazione composto da sette membri e un amministratore delegato con poteri rafforzati. I componenti del Cda dovrebbero essere così eletti: due dalla Camera, due dal Senato, due dal Tesoro e uno dai lavoratori. Proprio il Tesoro dovrebbe anche designare l’amministratore delegato che verrebbe poi nominato a maggioranza dai sette membri del Cda. Nonostante la nomina parlamentare, le opposizioni sembrano non gradire la designazione governativa dell’Ad che potrebbe quindi creare ulteriori attriti. Si è inoltre aperto un nuovo scontro tra renziani e la minoranza del Pd dopo che Renzi ha deciso di accantonare l’ipotesi del cosiddetto “sistema duale” proposta dal sottosegretario Antonello Giacomelli: undici esponenti della minoranza hanno ripreso il modello di governance duale e hanno presentato una proposta di legge alternativa in cui, scrive Il Sole 24 Ore, il Cda e il collegio sindacale verrebbero sostituiti da un consiglio di sorveglianza composto da undici membri e da un consiglio di gestione formato da tre persone.