Emma Bonino intervistata da “Sky Tg24” parla della sua malattia, un tumore ai polmoni, e della paura che ha non della morte ma del dolore. La morte? «La sento molto lontana. Ho più paura del dolore. Come dicono i miei medici il dolore serve per individuare i sintomi, dopo è inutile. La terapia deve evitarlo». E ancora: «Il momento peggiore è quando mi sento una stanchezza, una spossatezza incredibili, ad esempio ora che sto facendo due radioterapie al giorno ed è davvero faticoso. Sentire che il corpo non ti risponde, tu gli dici “alzati, vai a comprare il giornale” e il corpo non risponde, non si alza, beh questo è davvero incredibile. I momenti migliori sono tanti, ad esempio quando incontro le persone che mi dicono: “Hai ragione tu. Io non sono il mio tumore, io sono un cittadino, sono molto di più di questo”». Poi la domanda se sia pentita di non aver fatto un figlio e la donna risponde: «Non sono una capace di dire “per sempre”. E un figlio, che ti piaccia o no, è per sempre». La leader radicale infine rimarca il suo sostegno all’introduzione di una legge sull’eutanasia in Italia. «Io il testamento biologico l’ho fatto durante il dramma Englaro con un intervento al Senato, più ufficiale di così». L’obiettivo? È quello di «morire in dignità. Spero che il Parlamento discuta la proposta che c’è e spero che non si debba vivere l’umiliazione di andare in Svizzera per morire in dignità. Non ce lo meritiamo noi italiani». (Serena Marotta) 



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