E’ ormai rottura tra l’attuale sindaco di Verona Flavio Tosi e il resto della Lega nord, dopo le note polemiche dei giorni scorsi. Parlando stamane al programma radio 24Mattino infatti Tosi ha detto che se il consiglio federale del suo partito manterrà questa posizione sarà pronto a dare le dimissioni da segretario della Liga Veneta e a candidarsi da solo alle prossime elezioni per il ruolo di governatore della sua regione. “Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto quindi ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L’ho fatto anche lunedì scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se così fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell’art. 39 dello Statuto della Lega, cioè fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore” ha spiegato. Ha quindi spiegato perché la Liga ha detto no al commissariamento: un problema tecnico, in quanto serve un voto del Consiglio federale con la maggioranza dei tre quinti. Ma soprattutto perché non è mai successo che la Liga venga commissariata a due mesi dal voto. Ha quindi spiegato che i suoi contrasti prima con Bossi e adesso con Savini nascono dal fatto che lui si considera un uomo libero che antepone coerenza e dignità prima di ogni cosa.