“La minoranza del Pd voti l’Italicum così com’è, non vogliamo fare fuori l’opposizione interna ma darle ampio spazio anche nella prossima legislatura. Quella in discussione è una buona norma che elegge una maggioranza in modo trasparente, alzando il quorum per vincere senza andare al ballottaggio e abbassando la soglia per i piccoli partiti”. Lo afferma Gennaro Migliore, deputato renziano del Pd. Di opinione ben diversa Pier Luigi Bersani, che riferendosi al governo ha dichiarato: “Non sono così convinto che abbia i numeri per approvare l’Italicum. A partire dalla commissione Affari costituzionali. Ne dovrà sostituire tanti di noi per arrivare al traguardo. E se continuerà a fare delle forzature, io stesso chiederò di essere sostituito”.
Migliore, si aspetta imboscate sull’Italicum?
“Imboscate” non è una parola che mi piace e non la userei. Si sta facendo una discussione e alla fine prevarrà l’obiettivo di portare a casa un risultato importante.
Quali mosse preparate per fare in modo che il risultato arrivi?
Intendiamo compattare coloro i quali hanno firmato questo accordo e lo hanno votato al Senato. Questa legge a Palazzo Madama ha ottenuto una larga maggioranza e credo sia importante ripartire da quella. Non esiste nessun possibile accorgimento, se non procedere con capacità di persuasione e convincimento, e ciascuno deve fare la sua parte.
E’ in corso un’opera di convincimento dei singoli deputati dissidenti?
Io mi riferisco alla direzione nazionale, che è l’ultima sull’argomento, nella quale il Pd ha deciso la sua linea. Quindi sulla base di questa linea ci dobbiamo muovere, perché abbiamo preso un impegno e vale il principio di maggioranza, a maggior ragione sulla legge elettorale.
Renzi ha detto che è l’ultima volta che se ne è discusso in direzione ma non in Parlamento. Aprirete a una mediazione in aula?
Io sono convinto che la legge elettorale vada approvata così com’è. Dopo di che il gruppo è sovrano e il presidente Speranza sta lavorando per cercare di tenerlo unito. Confido molto nel fatto che alla fine il Pd sarà compatto.
Che cosa risponde a chi dice che è una brutta legge elettorale?
L’Italicum è una legge elettorale che consente ai cittadini di votare la maggioranza attraverso un meccanismo trasparente che possa determinare un risultato chiaro in Parlamento all’indomani del voto, al primo turno superando il 40% oppure al ballottaggio. Permetterà inoltre di avere una rappresentanza adeguata anche per forze più piccole, dal momento che lo sbarramento è al 3%. E’ un dato inoppugnabile che mancava da molti anni, perché gli sbarramenti sono sempre stati almeno al 4% se non di più. Abbiamo quindi una legge elettorale che nelle condizioni date migliora di gran lunga il Porcellum, che era già stato abrogato dalla Corte costituzionale. L’Italicum rappresenta comunque una mediazione alta rispetto alle basi di partenza.
Nella commissione Affari costituzionali della Camera 12 deputati del Pd su 23 sono considerati dissidenti. Come farete a convincerli?
Vedremo. Non do assolutamente per scontato che il Pd sarà compatto, anche se mi auguro che lo sia.
Se la minoranza Pd votasse sì all’Italicum…
Che cosa sta facendo, un processo alle intenzioni?
Mi limito a constatare che se la minoranza Pd votasse sì all’Italicum poi scomparirebbe…
E perché? Anzi, il processo di riforme comprenderà una legge di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione che regola l’attività e la disciplina all’interno dei partiti. Sarà quindi sempre più decisivo avere dei partiti pienamente rappresentativi, anche per quanto riguarda le stesse minoranze al loro interno.
Però sul Jobs Act Renzi non ha lasciato nessuno spazio alla minoranza interna…
Con il Jobs Act sono state raccolte tutte le proposte formulate nel corso di un ordine del giorno in direzione, che è stato votato a larghissima maggioranza anche dall’opposizione interna.
Perché il Pd ha rinunciato all’uninominale in favore dei capilista bloccati?
E’ chiaro che sarebbe stato più opportuno avere l’uninominale. Ma quando io ho sostenuto il ripristino del Mattarellum, proprio quella che oggi è la minoranza si oppose. Non capisco quindi di che cosa si lamenti quest’ultima.
(Pietro Vernizzi)