Il Consiglio Superiore della Magistratura ha scelto i tre magistrati che concorreranno alla procura nazionale antimafia e tra questi non è presente Antonino Di Matteo, il pm del processo sulla trattativa Stato-mafia che aveva rinunciato al trasferimento da Palermo, proposta dal Csm per ragioni di sicurezza, in attesa della decisione dell’organo. Il Csm ha preferito a Di Matteo Eugenia Pontassuglia, pm che ha indagato a Bari sulla vicenda che ha coinvolto l’imprenditore Gianpaolo Tarantini (e ha messo in luce quanto avveniva nella residenza privata dell’ex premier Silvio Berlusconi), il sostituto procuratore Marco Del Gaudio, pm nel processo all’ex numero uno di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, e Salvatore Dolce, sostituto procuratore generale a Catanzaro. I tre prescelti hanno ottenuto sedici preferenze, contro le cinque ottenute da Di Matteo. Oltre ai togati, a favore di Di Matteo ha votato solo il laico di Ncd Antonio Leone; si sono astenuti dalla votazione i laici Giuseppe Fanfani (Partito Democratico), Paola Balducci (SEL), Alessio Zaccaria (MoVimento 5 Stelle) e Renato Balduzzi (Scelta Civica).