Voto nel febbraio 2018 e primarie del Pd nel 2017. Matteo Renzi, intervenuto al videoforum di Repubblica.it, esclude elezioni anticipate e conferma l’intenzione dell’esecutivo di arrivare a fine legislatura. “Entro luglio faremo la terza lettura al Senato. Se serve, faremo la quarta alla Camera tra settembre e ottobre”, ha detto il premier parlando della riforma costituzionale, il cosiddetto ddl Boschi. “Poi ci sarà il referendum nel 2016” e a seguire le elezioni politiche: “Si va a votare nel febbraio 2018. Che poi torna tutto perché faremo le primarie nel 2017”. Proprio al referendum sulle riforme “si vedrà chi vuole cambiare. Da un lato ci sarà chi vuole modernizzare il Paese, dall’altro Berlusconi, la sinistra masochista, Grillo e Salvini. Già me li immagino i comitati del no…”, ha detto Renzi spiegando che c’è comunque spazio “per rivedere la riforma del Senato”: “Non abbiamo la verità in tasca, c’è la disponibilità a discutere e sono fiducioso che dopo l’approvazione della legge elettorale si crei un clima di maggiore serenità e si possa entrare nel merito”.