Vincenzo De Luca presenterà una denuncia per diffamazione nei confronti di Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia che oggi ha presentato la lista degli “impresentabili” alle elezioni regionali del 31 maggio. Lo ha fatto sapere lo staff del candidato del Partito Democratico alla presidenza della Regione Campania, il cui nome compare nella lista insieme a quello di altri sedici candidati. Dura la reazione di tutto il Partito Democratico: “De Luca, secondo la legge, è presentabile, tanto che lo abbiamo candidato. E i campani si sono espressi a suo favore attraverso le primarie. Le sentenze le danno i magistrati – ha detto il presidente del Pd, Matteo Orfini – Come noto non ho mai avuto un buon rapporto con De Luca. Ciononostante, quello che sta accadendo in queste ore è davvero incredibile. L’iniziativa della presidente della commissione Antimafia ci riporta indietro di secoli, quando i processi si facevano nelle piazze aizzando la folla”. Sulla stessa linea il commento del deputato Ernesto Carbone, secondo cui Rosy Bindi “sta violando la Costituzione. Allucinante che si pieghi la commissione antimafia a vendette interne di corrente partitica”, scrive su Twitter.
Sono diciassette i nomi che compongono la lista degli “impresentabili” stilata dalla Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Confermati i quattro nomi già emersi nelle scorse ore di Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), Enzo Palmisamo (Movimento per Schittulli), Giovanni Copertino (Forza Italia) e Massimiliano Oggiano (Lista Oltre con Fitto), tutti candidati in Puglia. Altri nove sono invece in Campania, tra i quali compare anche Vincenzo De Luca, candidato del Partito Democratico alla presidenza della Regione: oltre a lui ci sono Alessandrina Lonardo (Forza Italia), moglie dell’ex ministro Clemente Mastella, Antonio Ambrosio (Forza Italia), Domenico Elefante (Centro democratico-Scelta civica), Fernando Errico (Ncd-Campania popolare), Alberico Gambino (Meloni-Fratelli d’Italia-An), Carmela Grimaldi (Campania in rete), Biagio Iacolare (Udc), Sergio Nappi (Caldoro presidente), Luciano Passariello (Fratelli d’Italia), Francesco Plaitano (Popolari per l’Italia), Antonio Scalzone (Popolare per l’Italia) e Raffaele Viscardi (Popolari per l’Italia).
Verranno comunicati a breve in conferenza stampa i nomi dei cosiddetti “impresentabili” contenuti nella lista stilata dalla commissione bicamerale Antimafia appena poche ore prima dell’apertura dei seggi per le elezioni regionali. Si attendono almeno una quindicina di nomi, forse venti: si tratta di coloro che, in base al codice etico del proprio partito, non avrebbero dovuto essere inseriti nelle liste delle regionali. “Non rientra nei poteri di uno dei presidenti delle Camere interferire nei lavori di una commissione bicamerale”, ha replicato il presidente del Senato Pietro Grasso a chi chiedeva di bloccare la conferenza stampa della Commissione in programma tra pochi minuti. Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Renzi: “Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà” come quello sugli “impresentabili”, ha scritto il premier nella Enews. “Perché sono pronto a scommettere che, come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire, nessuno di loro verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche”. Il Pd continua intanto a difendere Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra in Campania che potrebbe essere fermato dalla legge Severino: “Se De Luca vincerò rispetteremo la legge, come abbiamo sempre fatto – ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi in visita a Napoli – La sentenza della Cassazione nella sostanza non cambia nulla”. Anche il ministro rimane convinta che secondo la legge “De Luca è candidabile ed eleggibile”.