Andrea Liberati, 38 anni, è nato e vive a Terni e di professione fa il giornalista. Ha conseguito la laurea in scienze politiche all’Università di Perugia e ha lavorato per diversi anni, dal 2000 al 2008, presso l’ufficio stampa della regione Umbria. Collabora con alcuni cronisti di alcune testate giornalistiche tra cui “Il Corriere della Sera” e “L’Espresso”, occupandosi di tematiche ambientali ed economico-finanziarie. Nel 2004 è stato eletto consigliere comunale nel municipio San Gemini; nel 2009 si candida per il consiglio comunale di Terni nella lista civica ‘Change for Terni’ ma non viene eletto.



Nel 2008 si licenzia e si reca negli Stati Uniti per sostenere, da volontario, la campagna elettorale di Barack Obama. A seguito di questa esperienza, nel 2009, ha scritto un libro in stile diario ‘Licenziarsi e volare in America per Obama’. Negli States, dal 2008 al 2009, ha collaborato scrivendo articoli per Rai Corp e ha lavorato come giornalista per l’ufficio stampa del Pdl.



Una parte del suo programma prevede un punto programmatico sulla lotta alla mafia che ha infiltrazioni nella regione umbra: durante la campagna elettorale Liberati si è scagliato più volte sulla collusione tra politica di destra e di sinistra, mafia e magistratura, senza tuttavia fare esplicitamente nomi, e rivelando la presenza, nella rosa dei candidati alla Regione, di personaggi totalmente impresentabili. E’ iscritto al MoVImento 5 Stelle da giugno 2012. 

E’ uno degli attivisti della prima ora del meet up ‘Amici di Beppe Grillo’ di Terni che successivamente è confluito nel Movimento 5 Stelle da cui è sostenuto come candidato alla presidenza. Alcune liste civiche di Terni hanno salutato con apprezzamento la sua candidatura, tra cui Terni Dinamica.



Liberati ha adottato come slogan per la sua campagna elettorale ‘Noi siamo diversi’, a rimarcare il mantra nazionale del M5S che si autodefinisce alternnativa ai mestieranti della politica. Il suo programma è incentrato su venti punti fondamentali che ha diviso con degli hashtag in pieno stile twitter. Tra questi la proposta dell’introduzione del reddito di cittadinanza regionale che prevederebbe 780 euro al mese per disoccupati e inoccupati con una riforma dei centri per l’impiego. Vuole impegnarsi, tra le altre cose, anche nella difesa del ‘Made in Umbria’ con il riconoscimento nel mondo dei prodotti dell’eccellenza regionale e a una rimodulazione dell’Irap con sgravi fiscali per le imprese virtuose. Promette, altresì, una maggior trasparenza nella gestione dei fondi europei e nazionali che vengono gestiti dalla regione oltre a una sostanziale semplificazione del rapporto cittadino – istituzione per una ‘burocrazia zero’.