In queste elezioni regionali 2015 in programma il 31 maggio, Enrico Rossi si candida a governare la Toscana per altri cinque anni. L’attuale governatore della Regione nasce a Bientina il 25 agosto 1958. Frequenta il liceo classico di Pontedera per poi iscriversi alla facoltà di filosofia dell’Università di Pisa, laureandosi nel 1982, a 24 anni, con una tesi riguardante la filosofa ungherese Agnes Heller, esponente della cosiddetta “scuola di Budapest”. Il 1985 vede l’inizio della sua carriera giornalistica (nella redazione de Il Tirreno) e della sua attività politica: infatti, iscritto al PCI, viene eletto nel consiglio comunale di Pontedera, ricoprendo l’incarico di assessore e di vicesindaco.
È eletto sindaco di Pontedera nel 1990, a 32 anni, ottenendo il 60% dei voti, ricoprendo l’incarico fino al 1999. Eletto nel 2000 consigliere regionale delle Regione Toscana per i DS, Enrico Rossi è stato nominato assessore con le deleghe per la sanità (giunta presieduta da Claudio Martini). Ha partecipato alle primarie dell’Ulivo (20 febbraio 2005) per scegliere i candidati per le elezioni regionali, risultando il candidato più votato nell’intera Regione Toscana. Eletto nel 2005 consigliere regionale (elezioni del 3 e 4 aprile) nella circoscrizione di Pisa per la lista Uniti nell’Ulivo, è stato nuovamente assessore per la sanità nella seconda amministrazione Martini.
La sua candidatura alla Presidenza della Regione nelle elezioni del 2010 è stata approvata all’unanimità l’anno prima dalla direzione regionale del Partito Democratico toscano (infatti, secondo lo Statuto del Pd, non sono necessarie le primarie per la scelta dei candidati se viene avanzata una sola candidatura). Enrico Rossi, quindi, sostenuto dalla lista di centro-sinistra Toscana Democratica (Partito Democratico, Italia dei Valori, Riformisti Toscani, Federazione della Sinistra, Verdi e Sel), viene eletto Presidente della Regione Toscana il 29 marzo 2010, ottenendo il 59,7% dei voti.
Enrico Rossi si è candidato per il secondo mandato come Presidente della Regione Toscana. Diversamente dalle elezioni del 2010, questa volta la sua candidatura è sostenuta solo da due liste, cioè il Partito Democratico ed il Popolo Toscano. Anche se appare il favorito per la rielezione, il Partito Democratico toscano è spaccato al suo interno a seguito dell’approvazione della legge elettorale grazie all’accordo tra il PD e Forza Italia. L’approvazione del cosiddetto Toscanellum ha provocato una rottura tra Enrico Rossi ed una parte dei consiglieri regionali appartenenti al suo stesso partito. I punti più contestati sono stati le soglie di sbarramento al 3% e la possibilità di adottare il listino regionale bloccato (di cui però Rossi ha deciso di non si avvalersi).
Il programma del Presidente uscente rileva gli obiettivi raggiunti nei cinque anni di governo di Rossi e si articola su alcuni aspetti estremamente condivisi. Questi sono la salute (tema molto sentito da Enrico Rossi), i giovani e l’occupazione giovanile, il progetto Toscana verde e la realizzazione di mobilità su macro aree. In generale, il programma elettorale può essere dedotto da un recente post del Presidente uscente su Facebook: primo passo fondamentale è rilanciare l’occupazione e creare nuovi posti di lavoro, mantenendo sempre un occhio attento all’ambiente ed alla tutela del paesaggio. Un altro punto sentito è la questione delle cave nella provincia di Massa-Carrara, evitando la chiusura dei siti, ma evitando anche la distruzione delle Alpi Apuane e ripercussioni disastrose sul paesaggio.