Nelle elezioni regionali in programma domenica 31 maggio 2015, con votazioni aperte dalle ore 7 alle ore 23, in Toscana il candidato presidente della Regione per il Movimento 5 Stelle è Giacomo Giannarelli. Imprenditore artigiano esperto di energie rinnovabili, è laureato in scienze politiche. 36 anni di Carrara, Giannarelli è lontano da ogni pregressa esperienza e appartenenza politica. È attivista del Movimento 5 Stelle da ormai dieci anni. Per Giannarelli quel che conta è la trasparenza ed è per questo che come biglietto da visita, qualora venisse eletto Presidente della Regione Toscana, annuncia di voler avviare degli strumenti di democrazia diretta, in ogni campo dell’amministrazione pubblica, da quella economica a quella ambientale e sanitaria. Viste anche le sue esperienze pregresse la sua agenda politica verte sui temi delle energie rinnovabili e dell’ambiente. Per questo propone interventi contro l’aumento delle bollette sull’acqua pubblica, in favore della mobilità e della connettività. È ferreo difensore del risparmio energetico e sogna una regione a “rifiuti zero” mettendo al bando ogni tipo di inceneritore.
Sostenuto dal Movimento 5 Stelle in queste elezioni regionali 2015 in Toscana, il programma di Giacomo Giannarelli punta molto anche sul lavoro. Il candidato denuncia come la sua regione, la Toscana, sia l’unica ad avere tre aree di crisi complessa come Massa Carrara, Piombino e Livorno. Ogni intervento, afferma Giannarelli, deve fondarsi sul principio della meritocrazia. Non manca di scagliarsi contro la vecchia classe politica, rea di occupare i posti di governo da decenni senza essere capace di risolvere i problemi, anzi aggravandoli con l’incuria di chi è preoccupato più di rimanere al potere piuttosto che esercitarlo negli interessi della collettività. Oltre alle politiche ambientali Giannarelli annuncia di voler togliere i vitalizi pregressi e cambiare e rinnovare i vertici della sanità facendolo tramite un collegio di esperti che valuti i candidati in base a un sistema meritocratico. Meritocrazia anche in campo universitario. Giannarelli denuncia il calo vertiginoso del livello delle università della Toscana e registra il caso, diffuso in tutta Italia, di quel fenomeno che vede i giovani laureati costretti ad abbandonare il proprio Paese per vedere riconoscere le proprie competenze e poter trovare un posto di lavoro. Quindi il turismo, dove la Toscana, terra ricca di patrimonio storico, culturale e naturale, ha un curioso dato statistico: la bassa permanenza nel tempo dei turisti. Per questo Giannarelli propone una riforma del sistema dell’accoglienza dei turisti per promuovere le risorse che il territorio toscano offre.