Nelle elezioni regionali 2015 in Liguria, Luca Pastorino si candida sostenuto da due liste civiche. E’ nato a Genova il 30 settembre 1971 ed è laureato in Economia aziendale. La sua carriera politica inizia nel 1997 quando viene eletto consigliere comunale di minoranza per il suo paese Bogliasco. Nel 2006 decide di guidare la coalizione di centrosinistra per le elezioni amministrative, venendo eletto sindaco della cittadina ligure con il 46% dei voti. Nel 2011 viene riconfermato per un secondo mandato, stavolta col 76% dei consensi. Nel 2012 si candida alle primarie del Partito Democratico per le scelta dei candidati alle successive elezioni politiche, arriva quarto e conquista una posizione eleggibile. Nel 2013, quindi, viene eletto parlamentare alla Camera dei Deputati nelle file del PD. Nel marzo 2015 esce dal gruppo parlamentare lasciando contestualmente il partito ed entrando nel gruppo misto. E’ membro dell’ANCI (Associazionale Nazionale Comuni Italiani) della regione Liguria.
La candidatura di Luca Pastorino viene appoggiata da molti esponenti della cosiddetta minoranza del PD, in contrasto con le scelte della maggioranza al governo del Paese, come Pippo Civati e Sergio Cofferati. Le liste collegate a suo sostegno sono Rete a Sinistra e la civica Lista Pastorino. Anche l’associazione Possibile, fondata da Civati, ha espresso l’intenzione di far confluire i voti al sindaco di Bogliasco.
“La scelta giusta” è lo slogan che Luca Pastorino e i suoi hanno eletto a cavallo di battaglia per la loro campagna elettorale. Il programma si incentra in 12 punti diversi punti. Uno dei più evidenziati è il reddito minimo da garantire a tutti cittadini della Liguria e che dovrà essere “il mezzo principale per combattere la povertà e restituire dignità alle persone”. I fondi per realizzare questa promessa verranno recepiti da un taglio netto degli sprechi, che ammonterebbero a 7 miliardi circa. Essendo la Liguria una regione con una notevole infiltrazione mafiosa (sciolti due comuni nel 2011 e 2012) hanno proposto un intervento deciso sul piano della legalità, promettendo un riutilizzo dei beni confiscati alla ‘ndrangheta predisponendo bandi per la loro assegnazione con “trasparenza assoluta”. Un altro cavallo di battaglia del programma di Pastorino è incentrato sulla Salute e sul Welfare, volendo introdurre un sistema meritocratico sulle nomine e investendo fondi sulle strutture sanitarie di alto livello che la regione possiede.