Michele Rizzi, nato il 9 giugno del 1970, è candidato alla Presidenza della Regione Puglia. Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Bari, al momento lavora come operatore precario di call center. La sua militanza politica era iniziata nel Partito di Rifondazione Comunista, in cui rivestì il ruolo di dirigente nazionale ed esponente dell’area di sinistra Progetto Comunista. In passato si era già candidato alle elezioni regionali del 2010 rappresentando una alternativa a sinistra a Nichi Vendola. In queste elezioni si presenta come rappresentante di un terzo polo che vuole essere alternativo a centrodestra e centrosinistra.



A sostegno della sua candidatura vi è il Partito di Alternativa Comunista, nato nel 2007 da quello che era stato Progetto Comunista all’interno di Rifondazione. Attualmente, Michele Rizzi è coordinatore regionale del partito e guida una lista composta soprattutto da studenti e lavoratori precari. Al momento Alternativa Comunista non ha presentato alleanze con altri partiti o soggetti politici per le prossime elezioni regionali. Le linee guida del programma della lista a sostegno di Rizzi prevedono un aumento degli investimenti nel settore pubblico e l’eliminazione dei contributi alle imprese private. Tra le proposte per individuare maggiori risorse vi sono anche i tagli ai costi della politica con l’eliminazione dei vitalizi e la stabilizzazione delle indennità tra i 1500 e i 2000 euro mensili.



Al centro del programma di Rizzi e di Alternativa Comunista vi sono le tematiche del lavoro e dell’economia. Rizzi e il suo partito sono stati attivi in molte delle lotte che hanno interessato il territorio pugliese negli ultimi anni, da quelle per l’ILVA a quelle in sostegno degli operai della Bar.sa di Barletta e dell’Adelchi. Il programma per la regione prevede anche lotte a sostegno della sanità e della scuola pubblica, a cominciare da quelle contro la chiusura degli ospedali. Le tematiche ambientali occupano un altro posto di rilievo nel progetto politico di Michele Rizzi, sia nella lotta contro la costruzione di una centrale a Turbogas, sia nella critica al sistema di gestione dei rifiuti in regione. Tra i progetti proposti vi sono maggiori investimenti nel settore pubblico e la proposta di una legge sui rifiuti zero.In una recente intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia, Michele Rizzi ha espresso la sua forte contrarietà ai finanziamenti pubblici alle imprese private, in particolare alle multinazionali. Ha lanciato la proposta, in alternativa, di utilizzare le risorse della regione per acquisire gli stabilimenti produttivi e darli in gestione agli operai. Tra gli esempi simili citati vi sono stati i casi della OM Carrelli, nel comune di Modugno e della Miroglio a Taranto. Nel definire il suo progetto, Rizzi ha parlato della possibilità di un esproprio delle fabbriche quando la produzione viene abbandonata. Si potrà poi, secondo il candidato di Alternativa Comunista, procedere a riconvertire e riqualificare gli impianti produttivi con la partecipazione diretta degli operai alla loro gestione.

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