Le operazioni di voto non sono agevoli a Venezia, dove si svolgono le elezioni sia comunali che regionali. Venezia Today riporta infatti le proteste di alcuni rappresentanti della Lega Nord, che potrebbero anche arrivare a rivolgersi alla magistratura dato che diverse persone, che si erano recate a votare a San Girolamo e Algarotti, sono state mandate agli uffici elettorali del comune, dato che dopo il taglio delle sezioni non potevano più votare lì. Ai malcapitati elettori è toccato quindi farsi aggiornare la scheda e andare al nuovo seggio. Per i cittadini di Venezia è attivo il numero 0412746726 e consultando i siti dei diversi comuni del Veneto è sicuramente possibile trovare riferimenti e istruzioni nel caso si abbiano problemi di questo tipo o altri legati alla propria tessera elettorale (quando, per esempio, sono già occupati tutti i 18 spazi utili per il timbro che certifica l’avvenuto voto).
Coloro che per motivi di salute si trovano ricoverati presso strutture ospedaliere o case di cure, possono votare presso la stessa struttura se sono elettori nello stesso Comune veneto in cui ha sede l’Ospedale. A seconda del numero dei posti letto, verranno allestite delle sezioni elettorali in grado di raccogliere il voto dei degenti. Per poter votare occorre esibire la tessera elettorale e una specifica attestazione del Sindaco rilasciata su richiesta dell’interessato. Per gli ospedali con più di 200 posti letto, verrà allestita una sezione c.d. ospedaliera ogni 500 posti letto. Per le strutture che hanno un minimo di 100 posti letto ma meno di 199, verrà allestita un seggio speciale, con un Presidente e due scrutatori. L’attività sarà limitata alla sola raccolta del voto. Per gli Ospedali o casse di cura sotto i 100 posti letto, sarà il Presidente della sezione elettorale in cui si trova la casa di cura, insieme ad uno scrutatore e al segretario a raccogliere il voto. Infine, tutti coloro che per ragioni gravi (infermità) si trovano impossibilitati a lasciare la propria abitazione possono esprimere il voto nella propria dimora, sempre che siano residenti nel luogo in cui si trova l’abitazione. Il voto verrà raccolto dal Presidente di seggio assistito da uno scrutatore e dal segretario. Occorrerà presentare la richiesta del voto a domicilio all’Ufficio Elettorale del comune di residenza.
In Veneto, così come nelle altre 6 Regioni chiamate al voto i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23. Chi andrà a votare riceverà una sola scheda (clicca qui per vederla), nella quale troverà tutti i nomi dei candidati presidenti e i simboli delle liste a loro supporto. In questo caso i candidati alla poltrona di Governatore sono: Luca Zaia, Alessandra Moretti, Flavio Tosi, Jacopo Berti, Laura Di Lucia Coletti e Alessio Morosin. Il governatore uscente Luca Zaia guida la coalizione di centrodestra sostenuta da Forza Italia, Lega Nord, Indipendenza Veneto, Zaia Presidente e Fratelli d’Italia. La candidata della coalizione di centrosinistra Alessandra Moretti è sostenuta da Partito Democratico, Veneto Civico, Progetto Veneto Autonomo, Alessandra Moretti Presidente e Veneto Nuovo. La coalizione capitanata da Flavio Tosi contiene i simboli di Area Popolare, Famiglia Pensionati per Tosi, Unione Nord Est, Veneto del Fare, Razza Piave-Veneto Stato e Lista Tosi per il Veneto. Figurano sulla scheda elettorale il simbolo del Movimento Cinque Stelle, a sostegno del candidato Jacopo Berti, quello di “L’altro Veneto-Ora possiamo” e infine Indipendenza Veneta, legata ad Alessio Morosin.
Il 31 maggio 2015 gli abitanti della regione Veneto iscritti nei registri dell’anagrafe elettorale sono chiamati ad eleggere il nuovo Presidente di Regione e relativo Consiglio regionale. Per votare occorre presentarsi al seggio muniti di un valido documento di identità e del certificato elettorale. Nel caso di smarrimento del certificato o mancanza dello stesso, può essere ritirato presso l’Ufficio Elettorale del Comune di residenza, anche durante il giorno delle votazioni. Per tutti gli Italiani residenti all’estero iscritto all’AIRE, ovvero l’Anagrafe Italiani Residenti all’estero, e nelle relative liste elettorali, le elezioni regionali non prevedono alcuna forma di elezione all’estero, ma possono votare solo in Italia. Per far questo e per agevolare gli italiani residenti all’estero, lo Stato italiano ha previsto una serie di agevolazioni tariffarie inerenti pedaggi autostradali, treni, navi e aerei.
Per l’elezione del Presidente della Regione Veneto e del relativo Consiglio regionale, il voto può essere espresso secondo quattro diverse modalità. Si può scegliere di votare per il solo candidato a Presidente, mettendo una croce sul nome e/o sul contrassegno accanto al nome. Il voto così espresso si estende alla coalizione collegata, ovvero a tutte le liste che appoggiano il candidato alla Presidenza. Si può votare contemporaneamente per il candidato a Presidente, mettendo un segno sul nome o sul contrassegno accanto al nome, e per una delle liste provinciali ad esso collegate mettendo un segno sul relativo contrassegno. Si può scegliere di votare solo per una lista provinciale, tracciando un segno sul relativo simbolo. Il voto così espresso si estende anche al candidato della presidenza del Consiglio regionale collegato alla lista. Voto disgiunto: si può votare per un candidato alla Presidenza regionale mettendo un segno sul nome o sul contrassegno accanto al nome, e per una lista provinciale non collegata a tale candidato, mettendo un segno sul simbolo della lista. Quando si sceglie di votare per una delle liste provinciali, si può dare la preferenza ad un candidato al Consiglio regionale di tale lista, scrivendo il nome e cognome, oppure il solo cognome
Il 27 gennaio 2015 l’attuale Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha promulgato la nuova Legge in materia di elezione del Presidente di Regione e dei Consiglieri Comunali che ha modificato la precedente Legge elettorale del 2012. La legge prevede un sistema proporzionale con premio di maggioranza variabile. Alla coalizione che ottiene il 50% dei voti validi vengono attribuiti il 60% dei seggi. Nel caso in cui si raggiunga solo il 40% dei voti, il numero dei seggi scende al 57,5%, mentre se non si raggiunge il 40% dei voti, il numero dei seggi assegnato è pari al 55%. Le coalizioni sono tutte a base regionale, composte da uno o più gruppi di liste provinciali. Molte le novità introdotte tra cui l’introduzione del voto disgiunto che permette ai cittadini Veneti di votare per un candidato alla Presidenza e contemporaneamente per una lista provinciale non collegata allo stesso. E’ da mettere in evidenza la significativa riduzione del numero dei consiglieri che passano da 60 a 49, con l’introduzione del limite del mandato a 2 anni per Presidente di Regione, assessori e consiglieri. Grazie all’introduzione del voto di preferenza, i consiglieri saranno eletti direttamente dai cittadini e non anche inseriti direttamente dai partiti di appartenenza. In materia di par condicio, tutte le liste provinciali dovranno contenere in egual misura candidati uomini e candidate donne. Ultima cosa da mettere in evidenza e che nella Regione Veneto partecipano alla ripartizione dei seggi tutte quelle coalizioni che hanno ottenuto almeno il 5% dei voti di coalizione, ma anche le coalizioni composte da un solo partito che hanno presentato un gruppo di liste in più provincie con il medesimo simbolo e che hanno ottenuto almeno il 3% dei voti di lista. Quindi a differenza delle altre Regioni, in Veneto non si è avuto un innalzamento della soglia di sbarramento.