Il sindaco di Verona Flavio Tosi si candida a guidare la regione Veneto in queste elezioni regionali del 31 maggio 2015. Dopo le polemiche, si prepara dunque a sfidare Luca Zaia e Alessandra Moretti. Tosi inzia la sua attività politica a soli 25 anni con l’elezione a consigliere comunale a Verona. La sua militanza nella Lega Nord Veneta lo porta ad assumere diverse posizioni di rivievo nella direzione provinciale e regionale del partito fino a diventarne segretario nel 2012. L’esperienza nella Liga Veneta segna profondamente la sua linea politica che lo conduce a ricoprire l’incarico di consiglire regionale nel 2000 e nel successivo mandato del 2005 in cui risultando il candidato con maggiori preferenze viene nominato assessore alla sanità. La sua storia come primo cittadino di Verona inizia nel 2007 quando vinte le elezioni si dimette dalla carica di assessore regionale. I virtuosismi dei primi 5 anni di mandato portano Tosi ad una seconda candidatura nel 2012 e relativa rielezione alla guida della città. Storia recente è l’esplusione dal partito della Lega Nord ad opera del suo segretario nazionale Matteo Salvini, a fronte della volontà di Tosi di candidarsi alla carica di governatore della regione Veneto al posto del favorito e uscente governatore Luca Zaia.
Controversa e sofferta è la candidatura di Tosi, che lo ha portato all’espulsione dalla Lega Nord. Pubblicamente annunciata lo scorso febbraio, la candidatura del primo cittadino di Verona è ad oggi ufficialmente supportata dalla fondazione “Ricostruiamo il Paese” di cui è fondatore e presidente. Strutturata come un partito politico, pur non essendolo, la fondazione ad oggi conta 54 sedi locali sparse per tutto il territorio nazionale e chiamate “Fari”. “Sappiamo che il Paese ha bisogno di coraggio. Noi abbiamo il dovere di provarci”, questo il motto di ricostruiamo il paese che ha abbracciato la candidatura del suo presidente a governatore della regione Veneto. La lista civica a sostegno della candidatura di Tosi, conta sull’appoggio di 21 dei 37 consiglieri regionali facenti parte della maggioranza a supporto del governatore uscente Zaia. L’opposizione alla ricandidatura di quest’ultimo, supportata dai vertici della Lega Nord, e la volontà di poter concorrere alle amministrative sono costate a Flavio Tosi un provvedimento di esplusione dal partito di cui ha fatto parte per anni.
Le polemiche non hanno offuscato il fitto programma di Tosi che punta a portare in regione la virtuosa esperienza come sindaco di Verona. Tutte le iniziative intraprese a livello comunale per affrontare tematiche quali immigrazione, sicurezza o lavoro sono per Tosi la proposta e la propria ricetta per dare nuovo corso alle gestione amministrativa e politica della regione Veneto. Di seguito, il programma del primo cittadino di Verona riassunto in 7 punti fondamentali. Costi della politica: la ricetta proposta da Tosi per ridurre i costi della politica e ricavare degli utili da utilizzare in altri ambiti si basa sulla considerevole diminuzione degli stipendi destinati ai consiglieri regionali con conseguente equiparazione a quelli dei normali lavoratori. In materia invece di trattamento di fine mandato, alla liquidazione di assegni forfettari ad hoc stanziati per legge, Tosi propone un trattamento di fine mandato uguale al TFR percepito dai lavoratori comuni. Sicurezza pubblica: nonostante l’aumento dei furti in Regione, la ricetta utilizzata a Verona per garantire la sicurezza con interventi mirati quali l’aumento delle risorse della polizia municipale, la chiusura dei campi rom con provvedimenti amministrativi o la richiesta di forze dell’ordine militari supplementari al Governo è per Tosi la soluzione adeguata in virtù dei risultati ottenuto a Verona, quale seconda città turistica più sicura d’Italia. Autonomia e Indipendenza: fermamente a favore dei referendum ad oggi in atto, intesi come libera espressione della volontà popolare ed emblema di un forte messaggio politico, Tosi ne riconosce però l’incostituzionalità e propone una soluzione alternativa per il completamento della sua visione federalista e non secessionista. In tal senso, propone la costituzione di una “macro regione del triveneto” che nel pieno rispetto delle norme costituzionali possa garantire quell’autonomia fiscale alla regione essenziale per rilanciare la crescita e lo sviluppo. Occupazione: per combattere la disoccupazione, in primis giovanile, Tosi punta ancora una volta sulla creazione della “macro regione del triveneto”. L’autonomia normativa che ne deriverebbe, rappresenta il punto di partenza per la creazione di misure concrete ad hoc quali zone franche per attirare investimenti. La conseguenza diretta sarebbe poi lo sblocco delle grandi infrasfrutture ed un adeguato e concreto utilizzo dei fondi europei. Sanità: secondo Tosi, il principale problema del sistema sanitario veneto è l’eccessiva e costosa burocrazia. La sua proposta parte da una drastica razzionalizzazione della spesa e delle conseguenti procedure amministrative legate alle cure ed all’assistenza sanitaria. Immigrazione: sulla base dell’esperienza alla guida dell’aministrazione di Verona, Tosi ribadisce la sua ferma convinzione di dare precedenza ai cittadini residenti da maggior tempo nel territorio della regione Veneto per l’accesso ai servizi sociali ed all’assistenta, compresa ad esempio l’assegnazione delle case popolari. Tutela Ambientale: per combattere e prevenire il dissesto idrogeologico che da anni investe la regione, il sindaco di Verona propone l’utilizzo degli utili ricavati dalla rete autostradale e dai passanti pedemontani che percorrono il territorio regionale, per la realizzazione di opere che tengano conto di tali problematiche ambientali.