Raffaella Paita è la candidata alle Elezioni Regionali in Liguria 2015 per il Partito Democratico con il sostegno della lista civica Liguri Per Paita. Durante il confronto elettorale televisivo andato in scena su Sky, la Paita, come gli altri candidati che concorrono al ruolo di Governatore della Liguria, ha fatto il proprio appello al voto facendo presente alcune motivazioni per cui gli elettori dovrebbero darle fiducia. La democratica ha rimarcato l’importanza di questo appuntamento elettorale per la Liguria perché si decide il futuro della Regione aggiungendo come vi sia una sfida tra il Partito Democratico e una Destra che definisce brutta, xenofoba e razzista. La Paita ha poi sottolineato come lei si sia candidata per cambiare le sorti del suo territorio evidenziando alcune priorità come la creazione di posti di lavoro, l’abolizione dell’irap per i primi tre anni di attività delle aziende ed una serie di incentivi per permettere alle imprese di assumere. Clicca qui per vedere il video dell’appello al voto di Raffaella Paita



Classe 1974, Raffella Paita è uno dei candidati al ruolo di presidente della Regione Liguria alle prossime elezioni regionali del 31 maggio 2015. Attualmente riveste la posizione di dirigente del partito Democratico della provincia de La Spezia ed è membro della segreteria della Regione Liguria. Appassionata da sempre di politica, diventa giornalista pubblicista dopo la maturità. All’inizio degli anni novanta diventa segretaria provinciale e in seguito segretaria regionale della Sinistra Giovanile. Nel 1997 è capogruppo dei Ds del Consiglio del Comune della Spezia, ricoprendo questo incarico fino al 2002, anno in cui diventa capo di gabinetto del sindaco del Comune della Spezia. Nel 2007 è assessore con delega a seguito alle elezioni che eleggono come primo cittadino del Comune della Spezia Massimo Federici. Eletta consigliere regionale nel 2009 con oltre 9.000 voti, ricopre l’incarico di capogruppo del Partito Democratico e, a distanza di qualche mese dalle elezioni, diventa membro della Giunta regionale ligure con delega alle infrastrutture. Incaricata dal presidente Claudio Burlando, dal 2011 si occupa della riorganizzazione degli enti locali successivamente al provvedimento di “spending review”, che impone la riorganizzazione amministrativa di unioni comunali, province e città metropolitane. Dal dicembre del 2013 entra a far parte della Direzione nazionale del Partito Democratico, dopo l’elezione di Matteo Renzi a segretario nazionale PD.



Il programma politico di Raffaella Paita si focalizza sullo sviluppo della realtà regionale ligure, attraverso riforme in grado di migliorare la realtà politica e sociale dei prossimi 20 anni. Un progetto a lungo temine che ha l’obiettivo di fare della Regione Liguria un ente dotato di una buona organizzazione amministrativa, che rivolge una particolare attenzione ai giovani. Tra i suoi progetti più importanti c’è la rinascita della città di Genova, fortemente colpita dall’alluvione dello scorso anno. La candidata Pd ritiene che a questa città debba essere riaffidato l’importante ruolo trascinatore dell’intera economia regionale, grazie alla sua collocazione strategica, le numerose industrie presenti sul territorio e i suoi prestigiosi trascorsi storici, che hanno fatto di Genova uno dei porti principali del paese. L’obiettivo primario dell’occupazione viene promosso attraverso incentivi e sgravi fiscali alle aziende che assumono. La valorizzazione del commercio passa attraverso i prodotti locali, la lotta all’illegalità e la semplificazione burocratica, tramite l’istituzione di uno sportello unico in grado di garantire un rapido accesso ai contributi comunitari e regionali. Obiettivi importanti sono anche l’nnovazione, la ricerca, la riconversione industriale, la digitalizzazione amministrativa e un progetto mirato per la città di Genova. Raffella Paita propone anche la creazione di leggi più semplici, bandi più comprensibili, procedure trasparenti e riduzione dei costi della politica. In ambito sanitario l’accesso universale ai servizi medici di assistenza verrebbe garantito attraverso la creazione di nuovi ospedali, maggiori investimenti nella ricerca e una migliore ripartizione delle strutture sanitarie del territorio. Per quanto riguarda le politiche del Welfare, è necessario incrementare il sostegno alle famiglie disagiate, grazie anche ad una programmazione più efficiente. Non mancano programmi dettagliati per favorire lo sviluppo dell’attività agricola, del turismo, della cultura e dell’artigianato locale. La sicurezza pubblica deve essere garantita da un razionale impiego delle forze dell’odine, che devono essere numericamente integrate, al fine di diminuire i sentimenti di insicurezza e paura avvertita dai cittadini. Progetti particolarmente sentiti sono rivolti infine alle donne, ai giovani e agli anziani.