Alle elezioni regionali 2015 in Campania, il candidato della coalizione di Centrodestra è il Governatore uscente Stefano Caldoro. Stefano Caldoro è supportato da Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia, Caldoro Presidente, Noi Sud, Democrazia Cristiana, Popolari per l’Italia-Pri, Mai più terra dei fuochi, Vittime della giustizia e del fisco e Lega Sud Ausonia. Nel proprio appello finale al voto, effettuato durante il confronto televisivo proposto su Sky, Stefano Caldoro ha voluto rimarcare come la Campania sia una terra meravigliosa e che deve avere un volto pulito per essere capace di affrontare i grandi problemi come quello dei rifiuti e della disoccupazione. Inoltre, il Governatore uscente ha evidenziato alcune delle misure prese dalla propria giunta enfatizzando il fatto di non aver mai previsto un aumento del livello di tassazione. Clicca qui per vedere il video dell’appello finale di Stefano Caldoro



Stefano Caldoro, governatore uscente e candidato presidente della regione Campania nelle elezioni regionali del 31 maggio 2015, inizia la sua militanza politica nel 1985 all’interno del PSI eletto consigliere regionale della Campania nelle fila di quel partito. Nel 1992 viene eletto per la prima volta deputato, ma quando il partito si scioglie fa parte di quella componente socialista che si schiera con il Polo delle Libertá, di Silvio Berlusconi. È il 1994. Quattro anni più tardi è il candidato per il centrodestra alla presidenza della provincia di Napoli, ma viene battuto da Amato Lamberti, esponente dei Verdi. Nel 2001 fonda il Nuovo Partito Socialista che ancora una volta si schiera con Berlusconi e La casa delle Libertà. Dopo la vittoria cominciano i suoi incarichi di governo: sottosegretario del Ministero dell’Istruzione fino a fine 2004, quando diventa viceministro dell’Istruzione. Quattro mesi più tardi, siamo ad aprile 2005, viene nominato Ministro per l’attuazione del programma di Governo, incarico che ricopre per un anno. Nel 2007 diventa segretario del Nuovo PSI partecipa alla creazione del Popolo delle Libertà, all’interno del quale viene candidato ed eletto nelle successive politiche del 2008, alla Camera. Entra quindi a far parte della direzione nazionale di questo nuovo partito. Ed è come candidato del centrodestra che si presenta alle regionali del 2010 in Campania dove vince contro De Luca con il 54,2% dei consensi. Dallo scorso Luglio è Vicepresidente della Conferenza delle Regioni. Si ripresenta all’attuale tornata elettorale, dove ritrova De Luca. Nato a Campobasso il 3 dicembre 1980 è figlio d’arte, in quanto suo padre Antonio Caldoro è stato deputato socialista. Laureato in scienze politiche inizia subito a 25 anni la sua carriera politica.



In questa tornata elettorale sono ben nove le liste che appoggiano il presidente uscente Stefano Caldoro. Ricordiamo che la nuova legge elettorale della Campania prevede anche la possibilità di esprimere due preferenze per i candidati a consigliere regionale. Oltre che la possibilità del voto disgiunto. Queste le liste della coalizione che sostengono Caldoro: Caldoro presidente, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi Sud, Popolari per l’Italia, Nuovo Centro Destra, Lega Sud Ausonia, Mai più Terra dei Fuochi e Vittime della Giustizia e del Fisco.

Il programma politico della coalizione di centrodestra che sostiene Caldoro, sta emergendo nei vari incontri elettorali organizzati in molti centri della regione: è la prosecuzione di quello attuato in questi cinque anni di governo ed e incentrato su quattro punti fondamentali. Innanzitutto il lavoro. Molta attenzione all’utilizzo dei fondi europei, all’apertura di cantieri per lavori pubblici, per lottare contro la disoccupazione soprattutto giovanile. La proposta in questo campo si chiama Irap di compensazione, per le imprese che assumono giovani: usando i fondi della programmazione si potranno utilizzare 500 milioni in tre anni creando sia formazione, sia posti di lavoro: Caldoro parla di 30 mila posti per giovani. E di conseguenza il secondo punto: la strategia di porre molta attenzione alle piccole e medie imprese che possono essere la carta vincente contro la disoccupazione. Attenzione alle situazioni di disagio; la copertura per interventi a favore di 100 mila persone in difficoltà: donne, casalinghe, famiglie viene dal Fondo sociale Europeo, con durata biennale. Quindi la casa: la prima abitazione deve essere difesa sia dalle troppe tasse, sia dalle minacce di abbattimento. Il tutto nell’ambito della legalità, della lotta all’abusivismo e alla criminalità organizzata. Infine la riduzione delle tasse: dopo aver ridotto i ticket sanitari, ora si punta alla diminuzione di Irap ed Irpef. Ma il candidato parla soprattutto dei risultati ottenuti: utilizzo dei fondi europei, mille cantieri avviati, approvazione della legge Regionale sulla raccolta dei rifiuti, individuazione dei fondi per la bonifica delle zone inquinate, azzeramento del deficit sanitario, 1000 posti letto recuperati e prime assunzioni. È sulla continuità del programma che si punta per i prossimi cinque, eventuali altri anni di governo. Dopo aver fatto ripartire la regione vuole portarla a navigare oltre la crisi: “Finalmente il futuro” e lo slogan che ha scelto e che campeggia sul suo sito Internet.