Con 334 voti a favore, 61 contrari e 4 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato in via definitiva l’Italicum. La nuova legge elettorale entrerà in vigore il primo luglio 2016 e prenderà il posto del cosiddetto Mattarellum, sistema elettorale tornato in vigore dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il Porcellum. Come annunciato prima del voto segreto, tutte le opposizioni hanno abbandonato l’aula, mentre la minoranza Pd è rimasta a Montecitorio e ha votato contro. “Ci hanno detto ‘non ce la farete mai’. Si erano sbagliati, ce l’abbiamo fatta! Coraggio Italia, è #lavoltabuona”, ha commentato poco fa su Twitter il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
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Si avvicina il voto finale sull’Italicum che potrebbe arrivare già nel tardo pomeriggio di oggi. Sono attualmente in corso le dichiarazioni di voto alla Camera, mentre le opposizioni hanno annunciato l’Aventino dopo aver formalizzato la richiesta di voto segreto arrivata da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia: al momento del voto abbandoneranno dunque l’Aula, fatta eccezione per i deputati di Alternativa Libera che invece voteranno contro la riforma di legge elettorale. Non parteciperà anche Sel, ma “nessun Aventino – ha precisato il deputato Arturo Scotto – ma una reazione al disprezzo del premier verso il Parlamento. Ha imposto l’Italicum a tutti, allora se lo voti da solo”. Secondo quanto riportato da alcune testate, fonti del Pd avrebbero confermato che ci sarebbero tra i 50 e i 60 deputati pronti a votare contro l’Italicum.
L’Italicum garantisce stabilità politica, “che è precondizione per l’innovazione economica”. Ne è convinto Matteo Renzi, oggi in visita alla Borsa italiana a poche ore dal voto finale sulla riforma di legge elettorale. “Penso e spero che sarà approvata dal Parlamento italiano stasera”, ha detto il premier, secondo cui la nuova legge “ha un grande elemento di chiarezza: per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince”. “Per anni in Italia si sono cambiati i governi ma non le cose e soprattutto non si sono realizzate le riforme – ha aggiunto – Ecco perché la priorità del nostro governo è di realizzare un pacchetto di riforme non particolarmente inedito, ma quelle che da decenni andavano fatte, come la riforma del lavoro. Quanto sarebbe stato meglio farle prima per cambiare, ma noi siamo impegnati superando i vincoli ideologici”.
Giorno decisivo per l’Italicum, la nuova legge elettorale che affronta questa sera il voto finale e si appresta a sostituire definitivamente il Porcellum. La tensione rimane altissima e lo scontro alla Camera si annuncia infuocato: i membri della minoranza dem si incontreranno questa mattina per fare il punto della situazione e per decidere se non votare o se votare contro la legge, mentre le opposizioni valuteranno nelle prossime ore la strategia da adottare. Renzi appare piuttosto tranquillo, sapendo che anche se dovessero venire a mancare tra i 38 e i 50 voti la legge passerebbe comunque. A guidare il dissenso tra le fila del Partito Democratico è Enrico Letta, tornato a criticare il premier che, a suo dire, è stato protagonista di una “forzatura che mi ha sorpreso, soprattutto lo stesso comportamento che tenne Silvio Berlusconi con il Porcellum”, ha detto ospite di Lucia Annunziata a “In mezz’ora” su Rai Tre. “Abbiamo accusato Berlusconi di avere introdotto il cambiamento per cui chi ha la maggioranza si fa la sua legge elettorale. Abbiamo detto mai più. Ma oggi il Pd sta facendo la stessa cosa”. Per quanto riguarda la posizione del Quirinale, “se Mattarella firma la legge elettorale non mi scandalizzo – ha aggiunto Letta – Un conto è l’opportunità politica di approvare una legge elettorale a maggioranza, un altro è valutare la costituzionalità. Io comunque voterò contro”.