Vincenzo De Luca, eletto governatore con il 41,15% delle preferenze, ha dichiarato di voler avviare “sin da subito contatti con il governo nazionale sulle crisi e il destino industriale della Campania e su un piano sicurezza per imprese e famiglie”, rivelando di avere già in programma un incontro con il premier Matteo Renzi, ringraziato per la fiducia concessa. De Luca ha promesso di risolvere entro due, al massimo tre anni, la vicenda della terra dei fuochi, con una proposta che verrà elaborata entro un mese, e ha annunciato di “voler dare vita ad una Giunta all’insegna della competenza ed espressione della società civile”. Nella festa tenutasi a Salerno De Luca ha chiesto ai suoi sostenitori un applauso “alla straordinaria città di Napoli”.
Manca una sola sezione in Campania, dove sono state scrutinate 5.834 sezioni su 5.835 nelle elezioni regionali, vinte dal candidato del centrosinistra Vincenzo De Luca. Ecco i dati, pressochè definitivi, dello spoglio. De Luca ha ottenuto il 41,15% delle preferenze contro il 38,37% di Caldoro. Il Partito Democratico ha vinto di poco il testa a testa con Forza Italia (19,49% contro 17,81%), ponendosi come partito più votato nelle elezioni regionali in Campania. Seguono il MoVimento 5 Stelle (17.01%) e la lista elettorale Caldoro Presidente (7,17%).
Anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha telefonato a Vincenzo De Luca dopo la vittoria alle elezioni regionali. I due, si legge in una nota, “hanno avuto un cordiale colloquio telefonico” durante il quale il primo cittadino “ha espresso al nuovo Governatore i complimenti per il risultato ottenuto, manifestandogli da subito la più ampia collaborazione istituzionale, nell’ottica dell’esclusivo interesse delle popolazioni di Napoli e della Campania”. De Magistris ha poi commentato l’esito del voto entrando in particolare nel dibattito sulla Legge Severino: secondo il sindaco bisogna cambiarla “per evitare tensioni istituzionali e cesure tra la volontà popolare e delle leggi ordinarie che danno aspetti discutibili”. Questo voto “dimostra che ci sono aspetti della legge Severino che vanno cambiati perché se è vero che il suo impianto è condivisibile, tuttavia ci sono aspetti da rivedere perché altrimenti si creano tensioni istituzionali forti e si rischia di creare una cesura tra la volontà, la sovranità popolare, i diritti attivi e passivi dell’elettorato e delle leggi ordinarie che hanno aspetti discutibili”, ha detto De Magistris.
“Vivo con grande amarezza il risultato che abbiamo raggiunto e mi assumo tutte le responsabilità per questa sconfitta”. A parlare è Salvatore Vozza, candidato governatore in Campania con la lista “Sinistra al lavoro” che ha ottenuto solamente il 2,32% dei voti. “Il primo dato di queste elezioni è l’astensione – ha spiegato – È stata una campagna elettorale complicata, a tratti anche brutta per la difficoltà di far emergere i temi programmatici, si è giocato molto sulla paura e sugli accordi di potere”. Vozza ammette però che “se non siamo riusciti a raggiungere tanti cittadini che hanno scelto di non votare e se i Cinque Stelle si sono affermati come l’unica forza capace di intercettare la rabbia e la voglia di cambiamento dei campani, la responsabilità è nostra, che non siamo riusciti a presentarci come coalizione capace di determinare una svolta in Campania”. C’è quindi “materia per Sel e per la sinistra sul quale riflettere, mi auguro senza strappi e nervosismi, ma con fretta e con un gruppo dirigente che sappia mettersi in gioco, prima di tutto assumendosi ciascuno le proprie responsabilità”.
Dopo l’elezione di Vincenzo De Luca, in Campania “ci sarà il caos istituzionale”. E’ l’allarme lanciato dalla candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Valeria Ciarambino, annunciando di aver già presentato un esposto alla Procura “diffidando Renzi e chiedendogli di agire da massimo garante istituzionale prima ancora di tutelare il suo interesse particolare come segretario del Pd”. Il Movimento 5 Stelle vigilerà “affinché De Luca venga immediatamente sospeso e non gli si consenta di nominare un vicepresidente che nessuno ha scelto e che non si sa per quanto tempo dovrà governare la nostra regione visto che si dovranno aspettare i tempi della giustizia ordinaria. Non daremo tregua a chi si permette di mettere la propria sete di poltrona davanti a una legge di Stato. D’altra parte è merito dei 5 stelle se De Luca è decaduto da sindaco di Salerno”. Ciarambiano ha commentato anche l’esito elettorale che definisce “un successo. Al di là della quantità di voti, conta la qualità. In un paese dove il voto di scambio è una vera piaga, potrei gioire del risultato ottenuto solo per il fatto che nel consiglio regionale più indagato d’Italia ora entreranno cittadini onesti. Ma non gioisco fino in fondo perché oggi il mio presidente della Regione è un condannato in primo grado, ineleggibile per la Severino”.
Valeria Ciarambino, candidata alle elezioni regionali in Campania per il Movimento 5 Stelle, esclude qualunque possibilità di dialogo con il vincitore delle consultazione, Vincenzo De Luca. “Cosa possiamo avere in comune con un personaggio del genere?”, ha spiegato Ciarambino, che ha motivato questa chiusura soprattutto con l’ineleggibilità dell’esponente del Pd.
“Ringraziamo la camorra che la prossima volta, senza il filtro degli intermediari, potrebbe presentarsi con la lista ‘La Buona Camorra’. Sarebbe la vera novità in Campania”. Lo ha detto oggi Beppe Grillo parlando ai microfoni de La Cosa. Dopo i risultati delle elezioni regionali, è stato proprio il leader del Movimento 5 Stelle a pubblicare sul suo blog un post di ringraziamenti. “Il primo grazie (di cuore) va a De Luca, ineleggibile e impresentabile, che ha mostrato il vero volto del Pd della (il)legalità”, ha scritto Grillo che ha voluto ringraziare anche “chi ha ridimensionato il partito dell’innominabile e lo ha portato a percentuali più consone (metà rispetto alle europee) alla sua (non) azione di governo. Non si gestisce un Paese con le menzogne e con l’arroganza”.
Sulla vittoria alle elezioni regionali in Campania di Vincenzo De Luca sembra poter pesare la Legge Severino, ma lo stesso neo governatore sembra essere sicuro che non ci saranno conseguenze negative per lei, tanto che nel suo discorso davanti a sostenitori e militanti tenutosi a Napoli non ha minimamente accennato alla questione, puntando tutto sulle emergenze, sociali ed economiche, cui dovrà far fronte.
E’ ovviamente soddisfatto Vincenzo De Luca, nuovo governatore della Campania eletto con il 41,01% (dati ancora provvisori). “Risultato straordinario, ringrazio il segretario Renzi per la fiducia”, ha detto il candidato del Pd il cui nome era comparso nella lista degli “impresentabili” stilata dalla Commissione Antimafia. “Ora comincia una fase di trasparenza e legalità. Ho responsabilità di realizzare un programma difficile e impegnativo”, ha aggiunto De Luca, secondo cui la Regione “dovrà essere una casa di vetro, con assoluta legibilità di tutti gli atti amministrativi e con un’informazione permanente. Daremo vita a breve a nuova giunta all’insegna delle competenze e con forte espressione della società civile in piena autonomia”.
Stefano Caldoro non mette certo il dubbio il risultato delle elezioni regionali in Campania, ma segnala che la Legge Severino difficilmente non sarà applicata e questo potrebbe essere un problema per Vincenzo De Luca. Tutto dipenderà dall’interpretazione che è stata data dal Partito democratico. Caldoro in un certo senso si augura che i suoi avversari abbiano ragione, diversamente ci si troverebben “di fronte a una bugia”.
Le elezioni regionali in Campania hanno sancito la vittoria di Vincenzo De Luca, ma Fratelli d’Italia sta valutando un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del voto nella circoscrizione di Napoli. Lo ha detto all’Ansa il deputato Fdi Marcello Taglialatela. Il motivo del ricorso sarebbe l’esclusione dalle liste di Monica Flaminio, la cui riammissione, sancita dal Tar, è stata comunicata dalla Prefettura solamente ieri pomeriggio, a urne aperte.
Con le operazioni di scrutinio delle Elezioni Regionali in Campania ancora in corso, cominciano già ad arrivare le prime importanti dichiarazioni dei protagonisti. Per il Movimento 5 Stelle ha parlato Alessandro Di Battista, che ha voluto sottolineare con forza il risultato ottenuto dai pentastellati: “In Campania siamo la prima forza politica, avanti anche al Pd. Come prima forza politica campana chiediamo si faccia subito il reddito di cittadinanza». Le parole di Di Battista, raccolte da Adnkronos, come saranno accolte dal neo-governatore De Luca?
Stefano Caldoro, Presidente uscente e candidato per il centrodestra, si prepara a commentare i risultati delle elezioni regionali in Campania. Alle 10:30 incontrerà la stampa all’Hotel Mediterraneo di Napoli. Oltre alla sconfitta, Caldoro potrà fare il punto anche sui risultati delle liste, che non sono stati così sfavorevoli. Vedremo anche se risponderà a Nunzia De Girolamo, che aveva evidenziato come fosse stato un errore perdere l’appoggio di De Mita, che alla fine ha sostenuto Vincenzo De Luca.
Nunzia De Girolamo, ex ministro appartenente ad Area popolare, ha commentato i risultati delle elezioni regionali in Campania. Ha evidenziato come Renzi abbia puntata su un candidato, De Luca, sul quale pendono le conseguenze della Legge Severino, ma muove anche una critica rispetto alla sua area politica, che potrebbe alla fine risultare sconfitta per colpa dell’uscita di De Mita, che alla fine ha dato il suo appoggio al candidato del Pd.
Prosegue a rilento lo spoglio delle schede in Campania, dove queste elezioni regionali stanno al momento assegnando la vittoria a Vincenzo De Luca. Quando sono state scrutinate 4.781 su 5.835, il candidato del centrosinistra si attesta al 40,84% seguito dal governatore uscente e candidato del centrodestra Stefano Caldoro fermo invece al 38,21%. Terzo posto per Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle al 17,88% e a chiudere ecco Salvatore Vozza (Sinistra al Lavoro) con il 2.44% e Marco Esposito (Mo! Lista Civica Campania) con lo 0,67%.
Mancano ancora un migliaio di sezioni da scrutinare, ma il risultato delle elezioni regionali in Campania sembra chiaro: Vincenzo De Luca, con il 40,38% è davanti a Stefano Caldoro 38,18%, che ha comunque recuperato terreno rispetto alle proiezioni. Non ci sarebbe quindi la vittoria netta del candidato del Pd. In calo anche Valeria Ciarambino, al 18,31%. Tra le liste, il Pd si trova al 19,9%, mentre Forza Italia al 18,47%.
E’ testa a testa in Campania, man mano che arrivano i risultati delle elezioni regionali 2015, tra il governatore uscente Stefano Caldoro e il candidato del Partito Democratico Vincenzo De Luca. Quando sono state scrutinate 3.553 sezioni sulle 5.835 totali, in vantaggio risulta De Luca con il 40,19% dei voti (pari a 540.995 preferenze), seguito da Caldoro al 38,28% (515.279 voti). Il candidato del centrosinistra, nonostante la legge Severino e nonostante la lista dei cosiddetti “impresentabili” stilata dalla Commissione Antimafia in cui è stato inserito il suo nome, si conferma in testa quando lo scrutinio si avvia ormai a conclusione. Poco dopo la mezzanotte, quando le proiezioni davano De Luca nettamente in testa (la prima lo vedeva al 43,3% contro il 35,6% di Caldoro) dal largo del Nazareno sono iniziate ad arrivare le prime dichiarazioni. “Non possiamo non festeggiare il dato della Campania che è passata al Pd – ha detto ad esempio il presidente del Pd Matteo Orfini in conferenza stampa – Ora abbiamo tutte le regioni del sud sotto la guida del centrosinistra. Un dato di radicale innovazione”. Il Partito Democratico si conferma la lista più votata con il 20,21%, seguita da Forza Italia al 18,44%. Segue a brevissima distanza il Movimento 5 Stelle che in queste elezioni regionali ha presentato Valeria Ciarambino: la candidata è stata votata dal 18,35% degli elettori che si sono presentati alle urne, mentre la lista ha ottenuto il 18,16%. Seguono Salvatore Vozza (Sinistra al Lavoro) con il 2.51% e Marco Esposito (Mo! Lista Civica Campania) con lo 0,74%. Il dato più rilevante del voto rimane però quello dell’affluenza: in Campania ha votato il 51,93%, mentre a Napoli si è recato alle urne appena il 40,7%, un dato in calo di 14 punti percentuali rispetto alla tornata del 2010