Ad Andria aumenta il vantaggio di Nicola Giorgino, candidato del centrodestra, con le preferenze che si attestano al 52,09% quando sono state scrutinate 75 sezioni su 110. Nettamente staccati il candidato del centrosinistra Sabino Fortunato (24,27%) e quello del MoVimento 5 Stelle Michele Coratella, dato al 21,04%. A Giugliano in Campania resta stazionario il vantaggio di Antonio Poziello (30,42%) su Luigi Guarino di Forza Italia (23,91%) e Francesco Guardascione del Pd, al 19,4%, quando sono state scrutinate 93 sezioni su 100. Stabile anche il vantaggio di Felice Casson a Venezia: il candidato del centrosinistra, quando sono state scrutinate 230 sezioni su 256, è dato al 38,27% contro il 28,31% di Luigi Brugnaro (centrodestra) e il 12,66% di Davide Scano, che precede Gian Angelo Bellati della Lega Nord, fermo all’11.85%.  



Aumenta il distacco tra Antonio Poziello e Luigi Guarino nel comune di Giugliano in Campania (provincia di Napoli), città in cui si sono tenute le elezioni comunali. Poziello, quando sono state scrutinate 75 sezioni su 100 (si tratta quindi di dati non definitivi), si attesta sul 30,28% contro il 23,78% di Guarino. Terzo il candidato del Pd Francesco Guardascione al 20,02%. Ad Andria (provincia di Barletta-Andria-Trani) in netto vantaggio il candidato sindaco del centrodestra Nicola Giorgino con il 50,96% (46 sezioni su 110 scrutinate) su Sabino Fortunato, candidato del centrosinistra (24,69%) e Michele Coratella, candidato del MoVimento 5 Stelle, fermo al 21,45%. A Venezia in vantaggio Felice Casson, candidato del centrosinistra, al 38,2%, su Luigi Brugnaro del centrodestra (28,35%), Davide Scano del MoVimento 5 Stelle (12,7%) e Gian Angelo Bellati della Lega Nord (11,89%), quando sono state scrutinate 208 sezioni su 256. 



Rimane invariato il distacco tra Antonio Poziello e Luigi Guarino nel comune di Giugliano in Campania (Napoli) dove si sono svolte le elezioni comunali. Il primo, quando sono state scrutinate 57 sezioni su 100 (dati quindi ancora provvisori), si attesta al 29,46%, mentre il suo diretto avversari è fermo al 26,17%. Terzo il candidato del Pd Francesco Guardascione al 18,28%. Spoglio ancora lentissimo ad Andria (Barletta-Andria-Trani), dove sono state scrutinate solamente 4 sezioni su 110: Nicola Giorgino è ancora in testa con il 53,68%, seguito da Michele Coratella (M5S) al 21,83% e da Sabino Fortunato al 22,10%. A Venezia, invece, secondo i dati forniti dal Viminale sono state scrutinate 174 sezioni su 256: guadagna qualcosa Felice Casson che si porta al 38,17%, mentre Luigi Brugnaro insegue al 28,37%. Se la tendenza dovesse rimanere immutata i due andrebbero al ballottaggio.



Appena quattro sezioni su 110 sono state scrutinate ad Andria (Barletta-Andria-Trani): al momento, secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, in testa c’è sempre Nicola Giorgino del centrodestra al 53,68%, seguito da Sabino Fortunato del centrosinistra al 22,10% e da Michele Coratella del Movimento 5 Stelle al 21,83%. Va leggermente meglio a Giugliano in Campania (Napoli), dove sono state scrutinate 36 sezioni su 100: nel comune campano allunga Antonio Poziello (sostenuto da sei liste) su Luigi Guarino (sostenuto da Forza Italia e tre liste): il primo si attesta al momento al 29,91%, mentre il secondo è al 25,84%. Seguono il candidato del Pd Francesco Guardascione al 18,39% e quello del Movimento 5 Stelle Nicola Palma al 14,78%. Infine a Venezia, dove sono state scrutinate 125 sezioni su 256, è ancora in testa il candidato del centrosinistra Felice Casson con il 38,03%, seguito da Luigi Brugnaro del centrodestra con il 28,42%. Terzo posto per il candidato del Movimento 5 Stelle Davide Scano al 13,07%.

I dati provvisori che arrivano da Venezia vedono Felice Casson avanzare. Dopo quasi 100 sezioni scrutate, il candidato del Pd ha raggiunto il 37,8%, mentre Luigi Brugnaro (centrodestra) è fermo al 28,45%. Gian Angelo Bellati, della Lega Nord, supera il 12%, ma meglio di lui fa Davide Scano del Movimento 5 Stelle con il 13,3%. Lo scrutinio di Andria è ancora fermo a 4 sezioni su 110 e a Giugliano in Campania siamo arrivati a 29. 

Prosegue a rilento lo spoglio a Giugliano in Campania (Napoli), Andria (Barletta-Andria-Trani) e Venezia, i principali comuni italiani dove si sono svolte le elezioni comunali. A Venezia, dove sono state scrutinate solamente 67 sezioni sulle 256 totali, risulta in testa il candidato del centrosinistra Felice Casson con il 37,47%, seguito da Luigi Brugnaro del centrodestra con il 28,54%. Terzo posto per il candidato del Movimento 5 Stelle Davide Scano, fermo al 13,39% mentre Gian Angelo Bellati (sostenuto dalla Lega Nord e tre liste) si attesta al momento al 12,32%. Appena 20 sezioni su 100 sono state scrutinate a Giugliano, dove fino ad ora è testa a testa tra Luigi Guarino (sostenuto da Forza Italia e tre liste) e Antonio Poziello (sei liste), rispettivamente al 27,67 e 26,83%. Seguono il candidato del Pd Francesco Guardascione al 18,76% e quello del Movimento 5 Stelle Nicola Palma al 15,75%. Infine ad Andria sono state scrutinate appena 4 sezioni su 110: in testa c’è Nicola Giorgino del centrodestra al 53,68%, seguito dal candidato del centrosinistra Sabino Fortunato al 22,10% e da Michele Coratella del Movimento 5 Stelle al 21,83%.

Si è concluso lo spoglio delle schede a Chieti, dove il sindaco uscente Umberto Di Primio (centrodestra) affronterà al ballottaggio il candidato del centrosinistra Luigi Febo. Di Primio ha ottenuto il 37% grazie a 10.606 preferenze, mentre Febo è arrivato secondo con 8678 voti e il 30.27%. Al ballottaggio potrebbe essere determinante la redistribuzione dei voti ottenuti da Argenio Ottavio: il candidato del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3176 voti, peri all’11.08%. Cruciali anche le scelte degli elettori delle liste civiche che sostenevano Di Bruno Mario, che ha totalizzato l’8.57% graiue a 2459 preferenze.

A Bolzano si era votato per imprimo turno lo scorso 10 maggio e i due candidati rispettivamente del centrodestra e del centrosinistra erano andati al ballottaggio. Luigi Spagnolli infatti aveva ottenuto il 41,58% dei voti contro il 12,74 di Alessandro Urzi. Il candidato della Lega nord Carlo Vettori si era presentato da solo arrivando terzo con il 10,67% dei voti. Ieri si è tenuto il ballottaggio che ha visto vincere il favorito, e cioè Luigi Spagnolli che ha superato il 50% con 17630 voti e il 57,70% contro Urzì che si è fermato a 12926 voti e al 42,30%. Nel dettaglio la coalizione di centrosinistra ha ottenuto sette seggi per il Pd, sette per Südtiroler Volkspartei, tre seggi sono andati alla Lista Civica Bürgerliste X Spagnolli Nuova Bolzano! e uno ciascuno a Projekt Bozen Noi Bolzano e al Partito socialista. Nella coalizione di centrodestra invecela lista Alto Adige con Urzì ha ottenuto tre seggi; due sono andati a Forza Italia e uno a Unitalia Movimento iniziativa sociale. 

A Lecco si va al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Virginio Brivio che ha ottenuto il 39,21% delle preferenze e quello del centrodestra Alberto Negrini che è arrivato al 26,53. Nel dettaglio la coalizione di centrosinistra ha ottenuto 8251 voti, suddivisi tra i 5884 del Pd (29,60%); 1312 per Lista civica appello per Lecco (6,60%) e Lista civica vivere Lecco co 560 voti (2,81). La coalizione di centrodestra ha ottenuto 5582 voti di cui 3165 la Lega nord (15,92%); 1323 Forza Italia (6,65%); Fratelli d’Italia 461 (2,31%) e Lista civica viva Lecco con 401 voti (2,01%). Lorenzo Bodega che ha rappresentato l’altra colazione di centrodestra ha ottenuto 4253 voti con il 20,21% suddivisi tra NCD con 2382 voti (11,98%); Lista civica Bodega sindaco con 855 voti (4,30%) e Destra Bodega sindaco con 702 voti (3,53%). Il candidato del Movimento cinque stelle Massimo Riva ha ottenuto 1801 voti pari all’8,55% mentre Alberto Anghileri  di Sinistra cambia con Lecco si è fermato a 1153 voti con il 5,48%. Ha votato il 57,33% degli aventi diritti contro il 73,21% delle precedenti elezioni comunali.

Lo spoglio delle elezioni comunali è in corso ancora in diversi comuni, come ad esempio Vibo Valentia, dove però mano solo 4 sezioni su 36. Elio Costa (centrodestra) si trova al 50,45% e dovrebbe quindi risultare vincitore al primo turno. Il suo avversario diretto, Antonio Maria Lo Schiavo (centrosinistra), è dato al 37,46%, mentre più indietro troviamo Antonio D’Agostino (4,67%), Cesare Pasqua (4,61%) e Francesco Bevilacqua (2,79%). 

Le elezioni comunali a Mantova procedono a rilento: 3 sezioni su 46 non hanno infatti fornito i risultati dello spoglio nelle 12 ore massime dalla chiusura delle urne e dunque sarà l’ufficio centrale elettorale a procedere allo scrutinio. Le operazioni cominceranno alle 15:00. I voti da spogliare sono circa 2mila, quindi non avranno impatto sul risultato generale, con Mattia Palazzi e Paola Bulbarelli destinati al ballottaggio per la poltrona di Sindaco. 

Non sempre essere gli unici candidati alle elezioni comunali è sinonimo di vittoria assicurati. Lo sanno bene Daniele Boldrini, Claudio Terzi, Mario Locatelli e Massimiliano Sacchi – rispettivamente aspiranti sindaci di Brezzo di Bedero (VA), Filago (BG), Locatello (BG) e Giussago (PV) – che non potranno sedersi sulla poltrona di primo cittadino dato che l’affluenza è stata inferiore nei loro comuni al 50%, quorum necessario per validare le consultazioni in caso di candidato unico. Ora nei quattro comuni lombardi arriveranno dei commissari prefettizi. Casi analoghi si sono verificati in altri comuni d’Italia 

Le elezioni comunali di Mantova dovrebbero chiudersi con un ballottaggio. I dati provvisori (42 sezioni su 46) danno infatti in testa Mattia Palazzi (centrosinistra), con il 46,6%. Paola Bulbarelli (centrodestra) è accreditata invece del 26,4%. Al terzo posto si piazza Michele Annaloro del Movimento 5 Stelle con il 7,7%. Tra le liste, il Pd risulta il partito più votato con il 27,5%. Buono anche il risultato della Lista Civica Palazzi 2015 (13,1%). La Lega Nord (9%) supera Forza Italia (8,7%).

Le elezioni comunali riguardano anche Matera, che sarà capitale europea della cultura. I risultati provvisori (27 sezioni su 62) vedono in testa Salvatore Adduce (centrosinistra) con il 40,9%. Raffaello De Ruggieri (centrosinistra) segue con il 35,2%. Angelo Tortorelli, appoggiato da diverse liste civiche, è accreditato del 13,2%, mentre il pentastellato Antonio Materdomini si ferma al 4,5%. Voti inferiori allo 0,5% per Francesco Vespe e Antonio Cappiello

Si sono ormai quasi interamente conclusi gli scrutini nei principali comuni della Sardegna. Sarà ballottaggio a Quartu Sant’Elena tra Stefano Delunas del Partito Democratico (28,53%) e il primo cittadino uscente del centrodestra Mauro Contini (23,03%). Spoglio ancora in corso a Porto Torres, dove sembra però ormai chiaro che Luciano Mura del Pd (29,77%) andrà al ballottaggio con Sean Christian Wheeler del Movimento Cinque Stelle (27,15%). Si profila il ballottaggio anche a Nuoro, dove il sindaco uscente Alessandro Bianchi è in testa con il 30,38% seguito da Andrea Soddu (sostenuto da liste civiche) al 21,29%. A Tempio Pausania è stato invece eletto sindaco Andrea Biancareddu (lista Tempio Rinasce) con il 52,07% dei voti. Uno dei risultati più particolari di queste elezioni si è registrato nel piccolo comune di Silius, circa 1.200 in provincia di Cagliari, dove i due candidati sindaco hanno ottenuto esattamente lo stesso numero di voti, 385 a testa: entrambi hanno dunque ottenuto il 50%, ma non quel “+1” necessario per essere eletti, quindi si andrà al ballottaggio.

Ballottaggio in vista a Chieti tra Umberto Di Primio candidato del centrodestra e Luigi Febo, candidato del centrosinistra. Il dato ufficiale pervenuto dalla Prefettura, relativo a 14 delle 57 sezioni totali, vede Di Primio in testa con il 36,05% dei voti, Febo al 32,51% e Ottavio Argenio (Movimento 5 stelle) al 10.90%: più indietro gli altri 5 candidati. Secondo quanto raccolto dal comitato elettorale di Di Primio, dopo aver scrutinato 18 sezioni su 57, lo stesso candidato di centrodestra sarebbe in vantaggio con il 37,07% dei consensi; seconda piazza confermata per Febo al 31,54%. I dati raccolti dal comitato di Febo vedono invece un distacco più contenuto, con Di Primio avanti al 34,60% e Febo a seguire con il 31,50%.

Continua lo spoglio delle comunali nelle città che hanno potuto procedere allo scrutinio appena chiuse le urne: nei centri in cui si è votato anche per le regionali, infatti, la precedenza è andata allo scrutinio per eleggere il governatore. Questa la situazione aggiornata dei capoluoghi. A Mantova (22 sezioni scrutinate su 46) Mattia Palazzi (centrosinistra) con il 48,11% prevale sulla candidata del centrodestra Paola Bulbarelli (25,32%). Michele Annaloro, M5S, è al 7,89%. Arnaldo De Pietri (lista civica Civici con De Pietri) è fermo al 2,63%. A Lecco lo scrutinio si è concluso e Virginio Brivio del centrosinistra, 39,21% (8251 voti) andrà al ballottaggio contro Alberto Negrini (centrodestra) 26,53% (5582 voti). Lorenzo Bodega (Ncd) ha ottenuto il 20,21%. A Chieti 14 sezioni scrutinate su 57 consegnano una vittoria provvisoria a Umberto Di Primio (centrodestra), 36,05%; lo insegue Luigi Febo (centrosinistra), 32,51%, mentre il candidato di M5S Ottavio Argenio è terzo con il 10,9%. A Matera sono appena 11 su 62 le sezioni scrutinate. Salvatore Adduce (centrosinistra) 40,96%, Raffaello De Ruggieri (lista civica) 34,91%. A Vibo Valentia (24 sezioni su 36) le liste civiche di Elio Costa (50,25%) prevalgono sul centrosinistra di Antonio Lo Schiavo (37,37%). A Nuoro: 19 sezioni scrutinate su su 45, il centrosinistra di Alessandro Bianchi (30,87%) distanzia Andrea Soddu (liste civiche collegate), 21,85%. A Sanluri il dato è definitivo. Il sindaco è Alberto Urpi, 47,20%, che supera di 7 punti Giuseppe Tatti, 40,12%, entrambi alla testa di due liste civiche. Arriva terzo, a distanza, Luigi Pilloni di M5S, 12,67%. Dato definitivo anche a Tempio Pausania dove la lista civica di Andrea Biancareddu 52,07% si impone su quella di Antonio Balata, 38,54%.

Per le elezioni comunali 2015, c’è il dato definitivo di Lecco, dove si terrà il ballottaggio tra Virginio Brivio e Alberto Negrini. Il primo (centrosinistra) ha ottenuto il 39,2% dei voti, mentre il secondo (centrodestra) il 26,5%. Più indietro Lorenzo Bodega (area popolare) con il 20,2%, Massimo Riva (M5S) con l’8,5% e Alberto Anghileri (sinistra) con il 5,4%. Tra i partiti primeggia il Pd (29,6), seguito da Lega Nord (15,9%) e Ncd (12%).

Aggiorniamo la situazione riguardante il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione dei sindaci nei comuni capoluogo per i quali è iniziato lo spoglio (per i comuni capoluogo situati nelle regioni interessate dal voto, lo scrutinio avverrà domani, ad esempio Venezia). A Mantova (12 sezioni scrutinate su 46) si sta imponendo Mattia Palazzi (centrosinistra) con il 48,3%; seguono Paola Bulbarelli, centrodestra (26,24%) e Michele Annaloro, M5S (7,39%). Lecco: 33 sezioni su 43, davanti c’è Virginio Brivio (centrosinistra) con il 19,39%, poi viene Alberto Negrini (centrodestra), 26,70%. Lorenzo Bodega (Ncd e liste collegate) ottiene il 20,15%, mentre Massimo Riva di M5S è all’8,62%. A Chieti le sezioni scrutinate sono ferme a 3 su 57, in testa c’è Umberto Di Primio (centrodestra) con il 36,5% davanti a Luigi Febo (centrosinistra) 22,22%, Ottavio Argenio (M5S) 11,11%, Bruno Mario Di Paolo (liste civiche) 11,1%. A Matera (3 sezioni scrutinate su 62) è in testa Salvatore Adduce per il centrosinistra (44,24%) seguito dalle liste civiche facenti capo a Raffaello De Ruggieri con il 33,33% e ad Angelo Tortorelli (10,91%); M5S ottiene il 9,11 con Antonio Materdomini. A Vibo Valentia (21 sezioni su 70) le liste civiche di Elio Costa (49,83%) prevalgono sul centrosinistra di Antonio Lo Schiavo (33,53%). Nuoro: 61 sezioni su 102, il centrosinistra di Alessandro Bianchi (31,72%) distanzia di molto Basilio Brodu (liste civiche) 18,44% e Andrea Soddu (liste civiche) 17,32%. A Sanluri la lista civica di Alberto Urpi 50,44% vince su quella di Giuseppe Tatti 37,33% e su Luigi Pilloni di M5S (12,22%) quando lo scrutinio è quasi concluso (52 sezioni su 56). A Tempio Pausania la lista civica di Andrea Biancareddu 52,48% prevale su Antonio Balata, la cui lista civica è al 38,42%. Segue Nino Vargiu di M5S, 5,61%.

E’ in corso lo scrutinio delle comunali. Ecco la situazione nei comuni capoluogo nei i quali i dati sono disponibili (per i comuni capoluogo situati nelle regioni interessate dal voto, lo scrutinio avverrà domani). A Lecco Virginio Brivio (centrosinistra) 39,69% si impone su Alberto Negrini (centrodestra) con il 25,06% con 10 sezioni scrutinate su 43. Lorenzo Bodega (Ncd e altri) 21%, Massimo Riva (M5S) 8,79%. Mantova: 0 sezioni scrutinate su 46. Chieti: lo scrutinio, che procede a rilento (3 sezioni scrutinate su 57) vede in testa Umberto Di Primio (centrodestra) con il 36,5% davanti a Luigi Febo (centrosinistra) 22,22%, Ottavio Argenio (M5S) 11,11%, Bruno Mario Di Paolo (liste civiche) 11,1%. Matera:  sezioni scrutinate su 62. Vibo Valentia: 0 su 36. A Nuoro (2 sezioni scrutinate su 45) il centrosinistra guidato da Alessandro Bianchi (37,77%) è davanti a Basilio Brodu (liste civiche), 28,88% e a Pierluigi Saiu (liste civiche) 15,55%. Scarso risultato parziale per M5S (Salvatore Lai, 2,22%). I dati dei capoluoghi sardi Sanluri e Tempio Pausania non sono ancora disponibili. 

I risultati delle elezioni comunali 2015 ci offorno un caso a dir poco singolare a Lemie, in provincia di Torino: nel piccolo comune, che deve rieleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale, Giacomo Lisa (lista civica  – Indipendenti per Lemie) ha ottenuto 69 voti, ma pur essendo l’unico candidato non è stato eletto perché non è stato raggiunto il quorum: i 76 votanti equivalgono infatti al 39,58% degli aventi diritto. L’elezione, pertanto, non è valida.

Chiuse le urne per le elezioni comunali 2015. In attesa dei risultati, dal Viminale arriva il dato sull’affluenza, che è intorno al 73%, più alto delle consultazioni regionali. In regioni come il Lazio e l’Umbria si supera l’80%, sopra la media anche Emilia Romagna e Campania.

I risultati di questa elezioni comunali 2015 a Rocce di Botte si misureranno probabilmente in punti… di sutura. Una furibonda rissa si è scatenata niente meno che al seggio tra un candidato sindaco e due esponenti della precedente amministrazione di Rocca di Botte, comune di 900 anime, alcune delle quali alquanto animose. Tre dei protagonisti della rissa, avvenuta in municipio, sono finiti in ospedale, denunciati dai Carabinieri per rissa. Anche una consigliera comunale, intervenuta per dividere i litiganti, è finita in ospedale. 

Si allunga purtroppo la lista delle segnalazioni di scorrettezze durante le elezioni comunali e regionali 2015. A denunciare gravi episodi è Nicola Palma (M5S) candidato sindaco al comune di Giugliano, in provincia di Napoli, che pubblica un video di denuncia sul proprio profilo Facebook. Palma si filma all’esterno di un seggio elettorale e denuncia una “vera e propria compravendita di voti”, individuando diversi individui intenti a fermare i cittadini che si stanno recando ai seggi, prendere con loro un appuntamento e accompagnare queste persone fino all’interno del seggio per garantirsi il voto. Nascosto in pacchetti di sigarette tengono il denaro destinato a comprare i voti. Palma ha individuato quasi una decina di persone intente nella compravendita di voti. Il candidato cinquestelle dichiara anche di aver segnalato la grave irregolarità alle autorità competenti, ma i carabineiri che presidiano il seggio non possono allontanarsi dalla loro posizione mentre invece nessuna volante si è ancora recata sul posto, nonostante la denuncia fatta.

Le elezioni comunali sembrano avere più successo di quelle regionali. Secondo i dati del Viminale, infatti, alle 19:00 l’affluenza è stata del 48,95% (nelle regionali il dato è inferiore al 40%). Altissimo il dato in Umbria (dove si supera il 58%) e sopra la media anche nel Lazio (53,37%), in Campania (52,88%) e in Abruzzo (51,97%).

Quando le urne sono ancora aperte per le elezioni comunali, succede che un sindaco risulti già eletto. Infatti a Fordongianus, provincia di Oristano, era presente una sola lista, con candidato il primo cittadino uscente, Serafino Pischedda. Con il superamento della metà degli aventi diritto al voto, ovvero 394 elettori, Pischedda è certo della rielezione. La notizia è stata riportata dal sito de La Nuova Sardegna.

La Lega Nord segnala “disordini” in alcuni seggi a Venezia dove sono in corso le elezioni comunali. Il segretario di circoscrizione Nicola Eremita ha annunciato che deciderà se rivolgersi alla magistratura per alcuni fatti non chiari che sarebbero avvenuti in due sedi elettorali del centro: “Molti aventi diritto al voto si sono presentati presso i seggi e le sezioni alle quali come d’abitudine sono sempre andati a votare in passato – scrive Eremita – Gli scrutatori e i presidenti di sezione hanno notificato che il loro nome non era nella lista e che quindi non avrebbero potuto votare presso quella sezione ma avrebbero dovuto fare l’aggiornamento della tessera elettorale. In molti hanno rinunciato ad esprimere il proprio voto”. Immediata la replica del Comune di Venezia, secondo cui “non risultano particolari evidenze circa elettori che non abbiano potuto votare perché non avevano la tessera elettorale aggiornata riguardo alla sezione di voto”.

Manifesti elettorali e santini improbabili, intenzionalmente ironici e comici oppure involontariamente ridicoli e goffi per slogan e foto che li accompagnano, non si fanno mai mancare durante ogni tornata elettorale. Quest’anno anche la Sardegna non si tira indietro, con i candidati alle elezioni per il comune di Quartu Sant’Elena, che appoggia il Sindaco Delunas, della lista Sardegna Vera. Il manifesto dei candidati Irma Meli e Franco Tocco fa leva su un gioco di parole forse poco riuscito: i loro cognomi sono affiancati nell’ovvio ordine Meli – Tocco (forse solo alfabetico) al di sotto dello slogan “ora tocca a noi”, come prevedibile il manifesto e il riferimento al tipico gesto apotropaico italiano mostra il fianco per essere preso di mira dall’ironia dei social come Twitter e Instagram. Clicca qui per vedere

Il parroco della chiesa Gesù Divino Maestro del Comune in provincia di Napoli, Quarto, agisce di petto per combattere l’astensionismo dilagante prendendo i cittadini letteralmente per la gola. L’idea del prelato, Genny Guardascione, è stata quella di far offrire nel bar gestito dalla parrocchia una colazione con caffè e cornetto a chi avesse dimostrato di aver votato presentando la propria tessera elettorale debitamente timbrata. Come c’era da aspettarsi il gesto ha generato anche polemiche da parte di chi accusa l’ecclesiastico di voler fare propaganda. Critiche che non preoccupano minimamente Guardascione che le rispedisce prontamente al mittente sostenendo che il gesto è nato da una volontà educativa e non politica, la Chiesa ha la responsabilità di far crescere moralmente la città; per vedersi offerta la colazione, infatti, è totalmente ininfluente per chi abbia votato che si presenta al bar con la tessera timbrata.

A Venezia alle ore 12 per le elezioni regionali avevano votato 38.849 persone su un totale di 211.132 aventi diritti, cioè il 18,40%. Nel 2010 alla stessa ora aveva votato il 13,22%. Per la carica di sindaco di Venezia invece hanno votato 38.895 elettori su 211.720 iscritti (18,37)%.  Nel 2010 alla stessa ora aveva votato il 13,21% degli elettori, ma cinque anni fa si votava in due giornate. In Campania nella città di Giugliano in provincia di Napoli ha votato il 19,14%

I dati definitivi sull’affluenza alle urne in Piemonte nelle elezioni comunali mostrano una pecentuale di votanti pari al 19,88 per cento fino alle ore 12. In particolare si è votato in sette comuni. Ecco i dati: ad Alessandria l’affluenza è stata del 19, 38 per cento, mentre a Biella del 19, 60 per cento e a Cuneo del 22,98 per cento. E ancora: a Novara del 20,39 per cento, a Torino del 19,03 per cento, a Verbano – Cusio –Ossola del 18,84 per cento e a Vercelli del 26,73 per cento. 

I dati definitivi relativi alle elezioni comunali 2015 della Regione Lombardia hanno fatto registrare fino alle ore 12 un’affluenza del 19,44 per cento. Si è votato in dodici comuni. Eccoli nel dettaglio con i relativi dati: a Bergamo l’affluenza è stata del 22,47 per cento, a Brescia del 23,31, a Como del 20,61, mentre a Cremona del 25,89. E ancora: a Mantova del 21,54 per cento, a Milano del 17,32 per cento, a Pavia del 19,16 per cento, a Sondrio del 22,44 per cento, a Varese del 18,18 per cento. Infine l’affluenza registrata a Lecco, Lodi e Monza e della Brianza sono rispettivamente del 20, 13, del 23,10 e del 17,48 per cento.

Il risultato definitivo dell’affluenza alle urne dei votanti in Emilia Romagna fino alle ore 12 è del 20,78 per cento. In particolare i dati registrati a Ferrara dicono di un’affluenza pari al 24,27 per cento, Forlì – Cesena del 18,53, mentre a Parma del 24,51, a Ravenna del 18,63 e Reggio Emilia del 22,77 per cento.

Il risultato definitivo dell’affluenza dei votanti per le elezioni comunali 2015 nelle Marche fino alle ore 12 è pari a 17,67 per cento. In particolare ad Ancona si è registrata un’affluenza del 18,00 per cento, ad Ascoli Piceno del 16,75 per cento, a Macerata del 17,06 per cento, a Pesaro e Urbino del 24,42 e a Fermo del 17,16 per cento. 

Il risultato definitivo dell’affluenza dei votanti per le elezioni comunali 2015 in Abruzzo fino alle ore 12 è pari al 20,93 per cento. A Chieti, in particolare, la percentuale è pari al 19,53, mentre a L’Aquila è del 22,08 per cento e a Pescara e Teramo rispettivamente del 25,01 e del 19,24 per cento.

Nella Regione del Molise l’affluenza dei votanti alle urne fino alle ore 12 è pari al 18,14 per cento. Nei due comuni di Campobasso e Isernia l’affluenza è stata rispettivamente del 17,02 per cento e del 20,29.

Sono definitivi i dati relativi all’affluenza delle ore 12 in Sicilia, dove le operazioni di voto proseguiranno anche nella giornata di domani. Sono 53 i comuni dell’isola chiamati alle urne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali: dalle 7 alle 12 di oggi ha votato in tutta la regione l’11,36% degli aventi diritto (pari a 78.689 elettori). Per quanto riguarda le singole province, ad Agrigento si è recato alle urne il 10,15% (14.769 elettori), a Caltanissetta l’11,08% (9.804), a Catania il 13,04% (10.828) e a Enna il 9,32% (7.654). A Messina l’affluenza è stata fino ad ora dell’11,93% (10.768 elettori), a Palermo del 10,95% (9.058), a Ragusa del 15,30% (2.128) e a Siracusa del 17,24% (5.540). Infine a Trapani ha votato fino alle 12 il 10,94%, pari a 8.140 elettori. 

Elezioni comunali 2015, verso i risultati in diretta. Domenica 31 maggio 2015, dalle ore 7 alle ore 23, si vota anche per l’elezione dei sindaci e dei consigli di numerosi comuni italiani delle regioni a statuto ordinario e speciale. Nel primo caso sono chiamati alle urne i cittadini di 512 comuni, mentre nel secondo si vota in 10 comuni del Friuli Venezia Giulia (di cui nessun capoluogo di provincia), in 167 comuni della Sardegna (di cui 3 capoluoghi di provincia) e in 53 comuni della Sicilia (di cui 2 capoluoghi di provincia). In Sicilia, fa sapere il ministero dell’Interno, si voterà domenica 31 maggio dalle ore 8 alle 22 e lunedì 1 giugno dalle ore 7 alle ore 15. In caso di ballottaggio, il secondo turno si svolgerà domenica 14 giugno dalle 7 alle 23 (in Sicilia sarà domenica 14 giugno dalle ore 8 alle 22 e lunedì 15 giugno dalle 7 alle 15). 

Arrivati al giorno delle elezioni comunali 2015, in uno dei comuni più popolosi della Puglia come Andria si prova a respirare una sana area di competizione politica che allontani l’ormai perenne litania degli impresentabili. Nel comune campano la sfida delle Comunali si gioca quasi esclusivamente su un tavolo da due (l’altro candidato vendoliano Savino Losappio rimane molto indietro nei sondaggi): il sindaco uscente Nicola Giorgino, candidato dell’area di centrodestra, sfida il candidato della sinistra Sabino Fortunato. La campagna elettorale è stata segnata da un fatto un po’ insolito come la lettera aperta ai candidati sindaci del sacerdote don Geremia Acri, nella quale invita i politici a recuperare l’autentico ed originario senso della parola “politica”: umanità, santità e cittadini le parole chiave da tener presente. Il candidato dell’area mancina Fortunato, che comprende oltre a Pd l’Italia dei Valori e tre liste civiche – compresa quella per Emiliano – ha accolto la sfida di don Geremia, promettendo di perseguire la politica “alta” volta ai poveri e ai bisognosi. In questo modo ha cercato di mettere sottopressione il favorito Giorgino, che gode dell’appoggio completo delle liste di centrodestra, compresi sia i fratelli-coltelli Forza Italia e Oltre con Fitto che la lista Noi con Salvini. 

Essendo uno dei più popolosi di Italia chiamato alle urne, il Comune di Giugliano in Campania è uno dei voti più interessanti da seguire in queste Elezioni Amministrative: in data 31 maggio e con eventuale ballottaggio il 14 giugno, il comune campano di 121mila abitanti vede ben sette candidati alla poltrona di Sindaco. Dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, il non-capoluogo solo formalmente di Giugliano in Campania ha la sede vacante dall’aprile 2013, ed è stato retto dai commissari straordinari Giuseppe Guetta e Fabio Giombini, che hanno seguito la reggenza di altri commissari insediati dopo le dimissioni dell’ex sindaco Giovanni Pianese (Pdl). La situazione è certamente caotica e la speranza dei giuglianesi è quella di trovare in queste elezioni la persona giusta per ripartire: di certo il centrodestra si presenta più che spaccato, con FI che ha candidato “last minute” Luigi Guarino in contrasto con altre forze come NCD e Fratelli d’Italia che appoggiano rispettivamente, Antonio Poziello e Vincenzo Basile. Anna Russo con i suoi 28 anni rappresenta la candidatura più fresca, oltre che la prima donna candidata negli ultimi 22 anni, che punta forte sul deciso cambio di mentalità a livello politico dopo i disastri dell’ultimo decennio a Giugliano. Il PD punta tutto su Guardascione, personalità importante della città e già assessore negli anni ’70 in quota DC. Chiudono la linea di partenza, D’Alterio con Giugliano Metropoli e il grllino Nicola Palma che ha puntato tutta la campagna contro i famosi inceneritori.

Venezia non sta certo vivendo i suoi anni migliori, quantomeno dal punto di vista amministrativo. In vista delle prossime Comunali del 31 maggio, Ca’ Farsetti tornerà ad avere un primo cittadino dopo circa un anno di commissariamento prefettizio di Vittorio Zappalotto che ha avuto il difficile compito di risollevare il pesante deficit finanziario del Comune, dopo le dimissioni di Orsoni nello scorso giugno in seguito alle vicende del Mose. Il fardello è pesante e il prossimo sindaco dovrà fin da subito occuparsi dei problemi finanziari che non sembrano essere ancora del tutto risolti. A correre nel comune delle gondole saranno 9 candidati: per il centrodestra corre Luigi Brugnaro, personalità nota sia in ambito economico che sportivo, essendo stato presidente di Confindustria Venezia e anche della baskettara Reyer Venezia Mestre. Il candidato con più possibilità sembra invece essere Felice Casson, PD, più che altro per il grande valore istituzionale che ha rappresentato: già magistrato e pm, ha fatto parte della Corte di Cassazione con funzioni direttive. A dar fastidio a Casson potrebbe inserirsi Francesca Zaccariotto, ex leghista sostenuta ora da Fratelli d’Italia e presidente uscente della Provincia. Bellati della Lega e Scano del Movimento 5 Stelle sembrano un po’ staccati, come i rimanenti afferenti a liste civiche. Curiosa e goliardica la protesta del gruppo di attivisti venessia.com che, prendendosela con i candidati sindaco che promettono troppo, ha mandato in giro tra i canali un finto candidato Babbo Natale Sindaco in grado di promettere, come il classico sindaco prima del voto, qualsiasi cosa. La simpatica protesta si pone l’obiettivo di spronare i veneziani più pigri ad informarsi davvero sulle proposte fatte dai candidati sindaci senza lasciarsi ingannare dalle promesse pre-elettorali.

Per poter votare presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, gli elettori dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente, che ha sostituito il certificato elettorale. Le tessere possono essere rilasciate anche il giorno stesso del voto: gli uffici comunali rimarranno infatti aperti anche venerdì 29 e sabato 30 maggio, dalle 9 alle 18, e domenica 31 maggio per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle 7 alle 23) –