Gli scrutini sono arrivati a 1577 sezioni di 1790 e i dati reali realtivi alle elezioni regionali 2015 in Liguria oramai dipigono una netta vittoria di Giovanni Toti sostenuto dalle forze di centro destra unite che con 34,7% dei voti continua a mantere il suo vantaggio Raffaella Paita ferma al 27,76%. Risultato importante politicamente, che a detta di tutti gli addetti ai lavori potrebbe, aprire nuovi scenari del centro destra che se vuole dare seguito a quanto fatto in Liguria deve riorganizzarsi subito. Segnale che deve fare riflettere molto Renzi e tutto il Pd.
Secondo le ultime proiezioni relative al dato elettorale della Liguria, Giovanni Toti (Forza Italia) si conferma il prossimo presidente della Regione con il 35,7%. Toti ha staccato la Paita (Pd) di 7 punti, lasciandola al 28,3%. Arriva terza la candidata di M5S, Alice Salvatore, con il 24,2%. Luca Pastorino, il candidato “figlio” di Sergio Cofferati e di tutti coloro che nel Pd non digeriscono la linea Renzi, si attesta all’8,2% dei consensi e si conferma come il principale imputato della sconfitta della Paita. Lo scrutinio, che vede 1.402 sezioni scrutinate su 1.790, assegna a Toti il 34,62% (171.438 voti), a Lella Paita il 27,64% (136.860 voti), a Alice Salvatore il 25,10% (124.307 voti). Segue Pastorino con il 9,15% e 45.346 voti. Difficilmente le sezioni che mancano possono alterare un risultato che ormai appare netto e inequivocabile.
Ecco i dati Rai News 24-Istituto Piepoli relativi alla quinta proiezione in Liguria per le elezioni regionali 2015. Giovanni Toti (Forza Italia) 35,3%, davanti a Raffaella Paita (Pd) 30,9%, Alice Salvatore (M5S) 22,2%, Luca Pastorino (sinistra) 10%. Per adesso dunque Giovanni Toti, delfino di Berlusconi, si aggiudica la poltrona di governatore. Se i dati fossero confermati, sarebbe netta la sconfitta della Paita. Questi invece i dati delle liste: M5S risulta il primo partito, con il 25,1%, seguito dal Pd con il 22,5%. Ottima affermazione della Lega, 18,2%, davanti al partito del leader Giovanni Toti, Forza Italia, 13%. Seguono Liguri con Paita presidente 5,1% Fratelli d’Italia a pari merito con Lista Pastorino 3,0%. La copertura del campione è del 41,2%.
Arrivano i primi dati reali dei risultati di queste elezioni regionali per la Liguria. Quando siamo a 200 siti scrutinati su 1790, registriamo, conformemente alle prime proiezioni dei vari istituti demoscopici, ha fatto una vera e propria partenza sprint, raggranellando 17369 voti (33,65%) contro i 13772 di Raffaella Paita (PD), che si attesta quindi al 26,68% rimanendo di un soffio davanti ad Alice Salvatore che con 13736 voti si ferma per ora a 26,61%, ma sembra aver messo addirittura la freccia per il sorpasso. A fare da ago della bilancia Luca Pastorino, con i suoi 4792 voti, pari al 9,28%, che si sottrae di fatto al bacino di voti di Paita
Uno dei risultati certamente più sorprendenti di queste prime analisi dell’Istituto Piepoli per Rai delle proiezioni sulle Regionali 2015, arriva dalla Liguria con la momentanea affermazione di Giovanni Toti, candidato del centrodestra unito, con un buon margine sull’inseguitrice renziana Raffaella Paita. Ma il dato che stupisce ancora di più è la prima proiezione di dati dei singoli partiti: il MoVImento 5 Stelle risulta essere il primo partito della Liguria con il 26,1% delle preferenze, a ruota il PD con il 23,2% e medaglia di bronzo alla Lega di Salvini con il 20,6% che sostiene in netta maggioranza rispetto a Forza Italia (10,8%) il candidato berlusconiano Giovanni Toti.
Rai News 24 comunica la seconda proiezione relativa alle elezioni regionali 2015 in Liguria. Di molto ridimensionato la percentuale di Raffaella Paita (Pd) che sembrava addirittura perdente (al terzo posto) stando ai primi exit poll: attualmente sarebbe impegnata in un testa a testa (30,4%) con Giovanni toti (FI) che per ora resta al comando. Li segue Alice Salvatore, di Movimento 5 Stelle, che con il 23,9% porta in dote al movimento di Beppe Grillo una delle percentuali più corpose a livello nazionale. Luca Pastorino, candidato di Cofferati e della sinistra Pd, è attualmente al 9,8%. Allo stato delle cose, naturalmente provvisorio, farebbe dunque “perdere” Raffaella Paita.
Contro molti pronostici e proiezioni, nell’attesa dei risultati delle elezioni regionali 2015 in Liguria, Giovanni Toti sembra in netto vantaggio sui propri avversari, in una sinistra divisa tra Paita e Pastorino. La7, infatti, ha anticipato nello speciale elezioni regionali 2015 curato da Enrico Mentana i primi exit poll della Liguria. La copertura è del 70 % del campione. Questi i primi dati: Raffaella Paita (Pd) 21,5-25,5%, Giovanni Toti (FI) 28-32%, Luca Pastorino (Lista pastorino Rete a sinistra) 11-15%, Alice Salvatore (M5S) 25-29%, Enrico Musso (Liguria Libera) 1-3%. Sorprende per ora la posizione della Paita, che stando a questi primi exit poll parziali risulterebbe sconfitta
Secondo il sondaggio in possesso di Nicola Piepoli (Istituto Piepoli), intervistato da ilsussidiario.net, la sfida in Liguria pende dalla parte di Raffaella Paita (Pd) che si imporrà su Giovanni Toti (Forza Italia). La sconfitta del candidato di Forza Italia e Lega si spiega, secondo Piepoli, grazie al consenso (in crescita) di M5S, analogamente a quanto — secondo Piepoli — accade ad esempio in Campania: in Liguria “vincerà il Pd e anche qui grazie alla crescita dei 5 Stelle che tolgono voti a Toti in maniera tale da far vincere il Pd”.
I dati sull’affluenza delle 19 mostrano che alle elezioni comunali (che si stanno svolgendo in provincia di Genova, La Spezia, Savona e Imperia) l’affluenza è mediamente più alta che per le votazioni regionali: 48,12% contro 39,53%. Certo, i comuni interessati non sono grandi e tanto popolosi, ma mostrano un trend medio differente tra le due consultazioni in atto.
Il ministero dell’Interno ha reso noti i dati definitivi dell’affluenza alle urne alle ore 19 in Liguria in queste elezioni regionali 2015. Alle ore 19 di oggi, domenica 31 maggio, l’affluenza in Liguria (235 comuni su 235) è del 39,53% (16,80% alle ore 12). Questo il dato delle singole province: Genova 40,59%, Imperia 35,29%, La Spezia 37,63%, Savona 40,82%. Il dato delle elezioni regionali 2010, alle ore 19 vedeva una affluenza del 34,58%, però il voto era distribuito su due giorni.
Sono ormai quasi definitive le percentuali relative all’affluenza delle ore 19 in Liguria. I dati provenienti da 226 comuni sui 235 totali dove sono in corso le operazioni di voto, mostrano una partecipazione al voto pari al 38,23% in tutta la Regione. Per quanto riguarda invece le singole province, a Genova ha votato fino alle 19 di oggi il 38,48% (dati provvisori, 63 comuni su 67), a Imperia il 35,30% (65 comuni su 67), a La Spezia il 37,76% (31 comuni su 32), mentre a Savona si è recato alle urne il 40,77% (67 comuni su 69). Nel 2010, quando però si votò in due giornate, l’affluenza delle ore 19 era stata del 34,58%.
“Di Maalox ne ho sempre una scorta dietro, ma sono ottimista per la nostra Alice Salvatore”. Lo ha detto oggi Beppe Grillo, tornando sulla ormai nota battuta fatta dopo la sconfitta elettorale del 2014, all’uscita del seggio di Genova Sant’Ilario dove ha votato questa mattina. “Oggi è una bella giornata, mi sento bene e sono ottimista. I risultati li aspetterò a casa. Alice può vincere”, ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle parlando della candidata M5S alla presidenza della Regione Liguria, Alice Salvatore.
Un in bocca al lupo a tutti i candidati in corsa per la poltrona di governatore: secondo fonti di Forza Italia, è questo il contenuto di una telefonata che Silvio Berlusconi avrebbe fatto a tutti i suoi politici candidati presidenti in queste elezioni regionali 2015. Oggi Berlusconi ha pranzato in un ristorante di Ameglia con Giovanni Toti, candidato alla presidenza della Liguria. Toti, secondo gli ultimi sondaggi effettuati prima del silenzio elettorale, potrebbe essere impegnato in un testa a testa con la candidata del Pd Raffaella Paita. Incalzato da giornalisti e fotografi, Berlusconi non ha fatto dichiarazioni per rispettare il silenzio elettorale, ma no ha lesinato battute: «Anche io facevo fotografie; ai funerali e poi le vendevo». C’è da sperare che la battuta di Berlusconi non sia di cattivo auspicio per il suo candidato Giovanni Toti. Con Berlusconi anche Maria Rosaria Rossi, Francesca Pascale e Alessia Ardesi. Anche Toti ha già depositato il suo voto nell’urna.
I risultati delle Elezioni Regionali 2015 in Liguria potrebbero riservare delle sorprese clamorose: il prossimo presidente della Regione rischia infatti di essere minoranza nel Consiglio regionale con 15 seggi complessivi contro 16 delle opposizioni. È questa la prospettiva emersa dall’analisi della legge elettorale e dello Statuto, modificato dopo l’introduzione della legge Monti, che fissa a 30 il numero dei eletti in Consiglio in aggiunta al presidente. Se dal voto si materializzerà questo scenario, ciò che ne deriverebbe sarebbe una situazione di ingovernabilità, scongiurata unicamente dall’opportunità di stringere accordi e apparentamenti impensabili alla vigilia del voto. La possibile ingovernabilità della Liguria era stata paventata già due anni fa dal presidente uscente Claudio Burlando, che aveva infatti sollecitato le forze politiche a intervenire per modificare la legge elettorale regionale, inserendo un premio di maggioranza alla lista vincente. .La legge Monti ha però escluso la possibilità di aumentare i consiglieri eletti per consentire la governabilità, fissando in maniera definitiva il limite di 30+1. Dal momento che le percentuali previste si aggirano attorno al 30-33% per la lista vincente, è plausibile aspettarsi un presidente con una risicata maggioranza di 16 consiglieri complessivi contro 15. Se il vincitore sarà sotto il 30% potrebbe essere addirittura minoranza, con soli 15 consiglieri contro 16. Tutto dipenderà, come sempre, dagli elettori.
Disponibili i primi dati dell’affluenza come registrati alle ore 12. A Genova ha votato il 16,48% degli aventi diritti in 31 seggi elettorali su 67; a Imperia ha votato il 14,91% in 53 sezioni su 67; a La Spezia ha votato il 15,95% in 24 sezioni su 32 e a Savona il 16,47% in 62 sezioni su 69. Una affluenza non molto alta ma si sa che la gente non si reca in massa alla mattina a votare ma lo fa verso il tardo pomeriggio.
Seggi aperti dalle 7 alle 23 anche in Liguria per le elezioni regionali 2015. Alle urne iniziano ad arrivare anche i vari candidati alla carica di governatore della Regione: Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle) si è fatta fotografare con la tessera elettorale appena timbrata: “Ho appena compiuto il mio dovere e tu?”, ha scritto su Facebook (clicca qui per vedere). Anche Raffaella Paita (Pd e Liguri per Paita) ha lasciato un post sul social network per ricordare la giornata di voto: “Buona domenica! Vi ricordo che si vota solo oggi, fino alle 23. Le elezioni regionali sono a turno unico, non c’è ballottaggio, vince chi ha un voto in più. Andate a votare, scegliete da chi farvi rappresentare in consiglio, non lasciate decidere agli altri”, ha scritto.
Paolo Becchi, docente di filosofia e per alcuni considerato almeno all’inizio una sorta di ideologo del Movimento cinque stelle, ha attaccato su twitter la candidata del Pd alla presidenza della Liguria Raffaella Paita. Come si sa la candidata era assessore del comune di Genova durante le mortali alluvioni degli ultimi anni e per molti anche responsabile di tale situazione. Becchi su twitter ha tirato fuori questa situazione dicendo che la Paita “è la principale indagata per omicidio e disastro colposo e finirà sotto processo durante il mandato”. Accuse pesanti, ma Becchi sembra anche dare per scontato che la candidata del Pd comunque vincerà le elezioni.
Seggi aperti in Liguria per le elezioni regionali 2015. Si vota in un’unica giornata: dalle 7 alle 23 di domenica 31 maggio 2015, per eleggere il presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale. Subito dopo la chiusura delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti, avrà inizio lo spoglio. IlSussidiario.net seguirà come sempre l’andamento del voto con le novità e gli aggiornamenti in diretta e in tempo reale, a cominciare dall’affluenza alle urne riferita alle tre rilevazioni della domenica alle ore 12, alle 19 e alle 23 (chiusura delle operazioni di voto). Analizzeremo i più recenti sondaggi diffusi appena prima dell’imposizione del silenzio elettorale e confronteremo i risultati con le passate tornate elettorali. Seguiremo poi tutte le novità dai seggi (instant poll, exit poll e dichiarazioni) fino ai risultati definitivi che giungeranno probabilmente nella giornata di lunedì 1 giugno 2015
Sono in 7 in Liguria, a contendersi la poltrona di Governatore della Regione. Raffaella Paita, candidata del Partito Democratico, ha ottenuto la candidatura a Presidente della Regione Liguria, dopo aver avuto la meglio alle primarie di coalizione contro Sergio Cofferati. In opposizione alla candidata del PD, troviamo Giovanni Toti, candidato della coalizione di centrodestra sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi, Riformisti, Ap-Liguria, Liberali. Altra candidata, questa volta in rappresentanza del Movimento Cinque Stelle è Alice Salvatore. Spazio poi a Luca Pastorino, candidato della minoranza dem che fa riferimento a Pippo Civati e Sergio Cofferati, sostenuto da “Rete a Sinistra” e “Lista Pastorino”. Gareggiano sperando di ottenere un buon risultato: Antonio Bruno per “Progetto Altra Liguria”, Mirella Batini per “Fratellanza Donne”, Matteo Piccardi in rappresentanza del “Partito Comunista dei Lavoratori” ed Enrico Musso per “Liguria Libera”.
Le primarie con cui il Partito Democratico ha deciso il candidato per le Elezioni Regionali 2015 in Liguria (Raffaela Paita, ex assessore della giunta regionale Burlando) sono state caratterizzate da tantissime polemiche all’interno dello stesso schieramento. Polemiche che sono state lanciate ed alimentate a più riprese dal principale concorrente della Paita ed ossia l’ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati. Quest’ultimo, infatti, quando erano ancora aperti i seggi aveva tuonato sottolineando: “Non riconosco il risultato” aggiungendo la denuncia verbale di “pesanti violazioni ed inquinamenti”. Alla fine il risultato delle primarie ha visto la Paita vincere con 28.946 voti davanti a Cofferati fermatosi a 24.827 voti. Lo stesso Cofferati al termine della contesa ha rimarcato come: “C’è stato un inquinamento molto pesante, non solo per i voti della destra, ma per la presenza organizzata di intere etnie, come quella cinese a La Spezia e quella marocchina a Ponente e a Savona”.
Raffaella Paita, ex assessore regionale della Liguria della giunta Burlando, è la candidata del Pd per la corsa alle Elezioni Regionali 2015 in Liguria. Una candidatura che ha suscitato tantissime polemiche con gli adii di Sergio Cofferati e Luca Pastorino, usciti dal Pd, e diverse prese di distanza dalla Paita costringendo il presidente della Commissione di garanzia della Liguria, Paolo Turci, a pubblicare una nota per arginare la vicenda. Tuttavia la Paita gode oltre al supporto del Pd e Liguri per Paita, di tantissimi comitati nati sul territorio per darle sostegno: Liguria Corre Sarzana Crociata per Raffaella Paita, Sarzana Ospedale San Bartolomeo per Raffaella Paita, Liguria Corre Sarzana San Lazzaro Trebbiatori per Raffaella Paita, Bassa Val di Vara per Raffaella Paita, Bolano Centro Storico per Raffaella Paita, Bonassola per Raffaella Paita, Ponzano Ceramica Per Raffaella Paita, Ponzano Madonnetta per Raffaella Paita, Ponzano Superiore per Raffaella Paita, Santo Stefano Capoluogo per Raffella Paita, Pignone per Raffaella Paita, Vernazza per Raffaella Paita, Vezzano Ligure per Raffaella Paita, Liguria Corre Bassa Val Di Vara, per Raffaella Paita Riomaggiore- Manarola, Liguria Corre Sarzana, Liguria Corre Santo Stefano di Magra, Framura Liguria per Raffaella Paita, Liguria Corre Deiva, Liguria Corre Ortonovo, Liguria Corre Adesso Lerici, Liguria Corre Follo, Ameglia per Raffaella Paita, Liguria Corre Alta Val Di Vara, Liguria Corre Riviera, Liguria Corre Castelnuovo Magra, Liguria Corre Arcola, Beverino per Lella, Varese Ligure per Raffaella Paita, Calice per Lella, Brugnato- Val Di Vara per Raffaella Paita, Bolano Corre per Lella per Raffaella Paita, Sinistra Arcolana per Raffaella Paita, Noi per Sarzana Per Raffaella Paita Presidente, Liguria Corre Sarzana Centro Storico per Raffaella Paita e tantissimi altri ancora.
Il governatore uscente Claudio Burlando ha annunciato per la prima volta nel giugno del 2013 la sua intenzione di non ricandidarsi per la terza volta alla guida della Regione Liguria. Burlando in quell’occasione dichiarò: “Non mi ricandido. Ci sono giovani bravi, si metteranno d’accordo, e poi ci sono le primarie, strumento giusto”. Claudio Burlando, a capo della coalizione di centrosinistra, aveva vinto le elezioni del 28 marzo 2010 con il 52,15% dei voti, sconfiggendo la coalizione di centrodestra capitanata da Sandro Mario Biasotti ferma al 47,85%.
Gli ultimi sondaggi diffusi prima dell’inizio del silenzio elettorale preannunciavano un testa a testa all’ultimo voto tra Raffaella Paita e Giovanni Toti. Se la candidata dell’area di centrosinistra risultava di poco avanti, il candidato governatore del centrodestra era dato in forte rimonta, ed è per questo che l’esito del voto rimane più che mai incerto. Terza piazza che dovrebbe andare alla grillina Alice Salvatore, con Luca Pastorino quarto ma capace di superare il 10%.
Anche in Liguria i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica. Potranno votare tutti i cittadini residenti nella Regione che hanno compiuto i diciotto anni di età (clicca qui per vedere come si vota in Liguria). Per votare è necessario presentare la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Non è previsto il voto per i residenti all’estero, possibilità riconosciuta invece per le elezioni di carattere nazionale. All’interno della cabina, l’elettore si troverà di fronte a una sola scheda, sulla quale saranno riportati tutti i nomi dei candidati presidenti e i simboli delle liste che li sostengono. La tornata elettorale si svolgerà a turno unico, nella giornata del 31 maggio.