“A rischiare per il caso Mafia capitale in questo momento non è soltanto il sindaco Marino ma anche lo stesso governo. Renzi deve sapere che nel momento in cui cadrà non soltanto non troverà neanche una mano tesa verso di lui per risollevarlo, ma prenderà anche un sacco di calci”. E’ il commento di Mattia Feltri, giornalista de La Stampa, a proposito della vicenda Mafia capitale. Ieri il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha telefonato al prefetto Gabrielli per rinnovargli “l’impegno comune per Roma, già avviato con importanti risultati su diversi tavoli di lavoro, dalla sicurezza al Giubileo”. Sindaco e prefetto “hanno commentato con sorpresa, e con un po’ di ironia, alcuni articoli di stampa, dichiarandosi totalmente estranei alle indiscrezioni uscite oggi”.



Che cosa ne pensa della vicenda Mafia capitale?

La definizione “Mafia capitale” innanzitutto non mi piace. Il termine Mafia indica un fatto preciso, mentre siamo di fronte a una probabile collusione fra politica e criminalità di basso cabotaggio. Questa non è però un’attenuante, perché dà l’idea della meschinità cui si è ridotta la politica. A colpirmi è la lunga serie di figuri, mezze tacche, banditelli di quartiere giunti in Campidoglio grazie ad Alemanno e che vi sono rimasti. La mafia è un’altra cosa. E’ quella che ha fatto saltare per aria Falcone e Borsellino e che ha ucciso Salvo Lima. Oggi invece al massimo abbiamo dei ladri di galline.



Per Violante, quando denuncia un “accerchiamento giudiziario” il Pd renziano parla come Berlusconi. E’ così?

Quanto dice Violante è assolutamente vero. Anche se la serie di governi italiani che cadono per cause giudiziarie comincia a diventare particolarmente lunga. Dal 1994 in poi non c’è stato un solo governo che non sia stato oggetto d’indagini. Lo stesso governo Renzi non è ancora caduto ma rischia. E poi non c’è solo Berlusconi ad avere avuto guai giudiziari.

Quali altri governi sono caduti per un’inchiesta?

Anche ai tempi di Prodi arrivò una serie di indagini su Mastella e su sua moglie. Prodi non poté esprimergli la sua solidarietà politica per non scontentare Di Pietro, e così cadde. Oggi sappiamo che tutte le inchieste giudiziarie su Mastella si stanno dissolvendo in una bolla di sapone.



Come valuta la posizione di Forza Italia nel caso Mafia capitale?

Forza Italia ha chiesto le dimissioni tanto di Marino quanto di Nicola Zingaretti. Il partito più garantista d’Italia si sta comportando esattamente come faceva la sinistra ai tempi dell’inchiesta su Berlusconi. Questo lo trovo particolarmente sconfortante, perché dimostra una totale immaturità e debolezza della politica.

Per Alfano il governo arriverà fino al 2018, in quanto “questo stillicidio, paradossalmente, potrà produrre il risultato di serrare le file della maggioranza”…

E’ solo un augurio che Alfano fa a se stesso per dimostrare una sicurezza che non credo possa avere. Se le cose vanno avanti così, le elezioni anticipate saranno inevitabili. Non tutti i deputati di Ncd sono allineati con le posizioni di Alfano, perché sanno benissimo che un domani Renzi non darà loro nulla. Con Renzi Ncd sa di che morte muore, mentre se si staccasse e provasse a tornare verso il centrodestra magari si potrebbe anche rialzare.

 

A Roma si terrà il Giubileo. Il commissariamento diventa inevitabile?

No, in questo momento non si sta pensando di commissariare ma di andare verso un coordinamento. Sono coinvolte istituzioni diverse, quali Comune, Provincia, Regione, Polizia di Stato, Protezione civile e Vaticano. Si cerca un coordinamento del governo attraverso il Prefetto. Bisognerà vedere se questo non sia il preludio a un commissariamento, con un prefetto che da un momento all’altro può diventare commissario. In questo caso però la giunta comunale avrebbe davvero i minuti contati, perché Marino non potrebbe accettarlo.

 

Qualcuno ha addirittura ipotizzato uno scioglimento del Comune…

Parlare di scioglimento del Comune mi sembra eccessivo e imprudente. Si stanno però creando dei gravi problemi politici, e non sono sicuro del fatto che la poltrona di Marino sia salda. Soprattutto dal punto di vista politico Marino è in difficoltà.

 

Renzi sembra paralizzato. Perché ha perso la sua solita baldanza?

Il premier in questo momento non è sostenuto né dai numeri né dagli alleati né dal suo stesso partito. Renzi ha una tale forza e determinazione che forse può superare questi momenti, però è chiaramente in difficoltà. Si è sempre detto che è un grande giocatore di poker, ma anche ai migliori giocatori può capitare di perdere una mano.

 

Il premier può essere tentato di andare a elezioni anticipate?

Renzi può eventualmente anche andare a elezioni anticipate e vincerle. Deve però tenere conto del fatto che nel momento in cui cadrà non troverà neanche una mano tesa verso di lui per risollevarlo, ma soltanto un sacco di calci. E questo anche da parte degli stessi renziani. Una volta a terra cercheranno solo di ammazzarlo, perché lo odiano tutti.

 

(Pietro Vernizzi)