“Esprimo, a nome mio e del Pd del Friuli Venezia Giulia, il cordoglio per la scomparsa di Willer Bordon, politico di punta della nostra regione, uomo di grande intelligenza, intuito e passione politica, che lo hanno sempre guidato verso nuove sfide”. E’ il messaggio di Antonella Grim, segretaria regionale del Pd Fvg. “Oggi piangiamo un uomo profondamente legato al nostro territorio, che ha ricoperto un ruolo importante nella storia nostro partito e della politica italiana – ha aggiunto – Bordon ha sempre vissuto l’avventura politica con rara tenacia e passione. Di lui non si può non ricordare il grande impegno e l’entusiasmo coinvolgente davanti a qualsiasi sfida e novità”. Bordon, scrive ancora Grim, “era un uomo vulcanico che ha voluto rincorrere strade sempre nuove, sapendo mettersi in gioco con raro intuito, originalità e caparbietà”.



“Oggi è morto il mio amico Willer Bordon. Lo ricordo per la sua grande onestà intellettuale”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. “E’ stato uno dei pochi senatori che ha dato veramente le dimissioni dal Senato e uno dei pochi che si è reso conto di cosa era diventata la politica dei partiti – aggiunge il leader del Movimento 5 Stelle – Li conosceva talmente bene da aver scritto un ‘Manifesto per l’abolizione dei partiti politici'”. Grillo riporta quindi un intervento ospitato proprio dal blog nel 2012: “Nel 2013 ci troveremo di fronte a tre scelte: votare i partiti, non ho detto centro-sinistra o centro-destra, ho detto il sistema dei partiti, certo ci sono delle differenze, ma oggi i partiti sono accomunati dall’essere parte di questa logica – diceva Bordon – L’unica scelta alternativa, lo dico con dispiacere per le persone per bene presenti nel sistema dei partiti, è il MoVimento Cinque Stelle. Non c’è alcun dubbio. Oppure una terza scelta, non partecipare al voto, che con l’attuale situazione può essere pericolosa, ma lecita in un sistema democratico. Queste sono le tre scelte possibili, non ne vedo altre. I partiti stanno facendo di tutto perché la scelta non sia comunque quella del sistema dei partiti”.



Anche il sindaco di Roma Ignazio Marino ha voluto ricordare Willer Bordon, l’ex ministro dell’Ambiente scomparso oggi all’età di 66 anni. “Ho avuto la possibilità, e il piacere, di conoscerlo in Senato. Di lui mi hanno sempre colpito la cultura e i modi, che lo rendevano una persona piacevolissima. Parlavamo spesso di temi culturali, di libri, di teatro”, ha scritto in una nota il primo cittadino della capitale. “Ho sempre apprezzato la sue idee acute e spesso nuove, con uno sguardo curioso alla scena internazionale – ha aggiunto Marino – La sua scomparsa lascia un vuoto nel panorama politico e culturale italiano”.



“Willer Bordon è stato un amico fraterno e un politico di razza”. Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, capogruppo Pd a Montecitorio, tra i primi a rendere omaggio all’ex ministro dell’Ambiente scomparso oggi. “La sua è stata una parabola ascendete eccezionale – si legge ancora nel post – da sindaco di Muggia, piccola realtà giuliana, a ministro dei Lavori pubblici e dell’Ambiente. Un politico mai sazio di novità. Eretico nel Pci perché iscritto anche al partito radicale, a fianco di Mario Segni nei primi referendum e tra i promotori di Alleanza democratica. Poi al fianco di Antonio Di Pietro nella nascita dell’Idv e quindi nella Margherita di Francesco Rutelli. Non era un trasformista, semmai un innovatore”. Secondo Rosato, “Willer ha sempre battuto strade nuove, cercando sintonia con i cittadini. Sapeva cogliere, come pochi altri, il nuovo che maturava nel paese. Sapeva intuire con fiuto raro e intelligenza accorta. Mai fermo sulle sue posizioni”. Poi conclude: “Mi piace ricordare di Willer Bordon questo suo dinamismo, questo sua disperata vitalità che in quasi quarant’anni di vita politica attiva lo avevano fatto diventare un leader nazionale. Con Bordon perdo e piango un amico carissimo”.

A 66 anni di età, malato da tempo, è scomparso Willer Bordon, ex ministro dell’ambiente ai tempi dell’Ulivo, aveva presieduto il coordinamento interministeriale del G8 ambiente. Era stato anche ministro dei lavori pubblici e sottosegretario ai beni culturali durante il governo Prodi. Nato a Muggia nel 1949, aveva militato nel locale Partito comunista per poi aderire alla Margherita. Nel 2008 per protesta contro i privilegi della casta, come aveva denunciato, aveva lasciato la vita politica per aprire l’Enag, una azienda che si occupa di produzione di biocombustibile da biomasse algali. Nel corso della sua carriera politica aveva militato oltre che nel Pci nel Partito radicale, fu tra i promotori di Alleanza democratica, quindi partecipò alla fondazione dell’Italia dei valori, del Partito democratico e infine approdò alla Margherita. Amava dire che “solo i paracarri non cambiano mai idea”: lascia la moglie e un figlio.