Trovato l’accordo dopo settimane di scontri all’interno del Pd, tra minoranza e maggioranza. Scontri incentrati sull’articolo 2 della riforma del senato che prevedeva la non eleggibilità dei senatori. L’accordo prevede invece che i nuovi senatori verranno sì indicati dai consigli regionali come prevedeva il testo della riforma, ma tenendo conto del voto popolare. La minoranza Pd esulta per l’accordo: ritrovata l’unità del partito. Tre in tutto gli emendamenti al disegno legge Boschi: elettività dei senatori, funzioni del senato e dei giudici costituzionali. In questo contesto va segnalata invece l’iniziativa già minacciata da giorni della Lega. Roberto Calderoli ha presentanti 82.730.460 emendamenti alla riforma, presentati su formato dvd perché troppi per essere stampati: è stato calcolato che la stampa complessiva sarebbe pesato 824 tonnellate. Anche le altre opposizioni si sono comunque scatenate: Forza Italia ha presentato 1173 emendamenti, Sel 60mila, Movimento cinque stelle 210.



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