Ebbene sì siamo nel 2015 e non ci sono elezioni in vista, almeno da qui a tre anni, nessuna previsione e nessun sondaggio. Già, ma come si sa la politica italiana è instabile come il tempo in Indonesia e in un paese che vive di sondaggi e di governi non certi, i dati sono costantemente in produzione. Da noi la politica poi come si sa è vissuta come un vero e proprio tifo, storicamente ma anche in questi tempi di forte disaffezione al governo e alla cosa pubblica: in fondo è sempre una sorta di espressione di tifo anche il rifiuto. Ebbene, ma cosa votano i tifosi italiani? Non è uno scherzo, è il frutto di un interessante elaborazione di dati raccolti da Demos & PI-COOP su Repubblica che ha analizzato a livello capillare il tifo calcistico in Italia. Dal sondaggio l’orientamento politico dei tifosi dei principali club vengono fuori dati interessante e particolarmente inattesi, pensando anche alla tradizione anche politica delle curve più calde. Si scopre, e questo si poteva prevedere, che la Juventus è la squadra meno schierata agli opposti della politica, una sorta di Centro che si adatta perfettamente alla storia democratica del club di Torino, oltre che essendo la squadra più tifosi in Italia prende dentro molte realtà politiche avvicinando la media sempre più al centro. Stupisce il Napoli che sostanzialmente ha tifosi simili alla Juventus: anche qui il fattore diffusione a macchia di leopardo dei napoletani lungo tutto lo Stivale è piuttosto presente. La Roma risulta la squadra con i tisi più a sinistra, mentre il Milan (per riferimento anche alla proprietà particolare rossonera) è invece più schierata a destra. L’Inter per lo stesso motivo dei cugini, ha (aveva) una proprietà che nel giro di qualche anno ha spostato anche i riferimenti politici verso un’idea di centrosinistra. La cosa che stupisce è che storicamente le tifoserie di Milano erano invertite ma forse anche questo è un segno dei tempi che passa.
Secondo gli ultimi sondaggi presentati ieri sera nella trasmissione di Rai 3 Ballarò, le Elezioni 2015 restano uno degli argomenti principali: è vero, non sono previste, ma se il governo dovesse andare sotto e cadere, cosa voterebbero gli italiani? Secondo i dati forniti dal sondaggio di Euromedia Research e presentati al programma di Massimo Giannini, in eventuali prossime elezioni gli italiani sceglierebbero ancora il Pd come primo partito, con il 30% dei voti, seguito a non molta distanza dal Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, al 26%. Sorprese, ma non tante guardando all’ultimo periodo, sul terzo gradino del podio riempito dalla Lega Nord di un sempre più in vista Matteo Salvini che ottiene il 15% delle preferenze. Forza Italia e Silvio Berlusconi fermi al 12,5% mentre Sel tracolla al 3,6, superata da un Fratelli d’Italia in crescita tra i consensi, sempre secondo questi dati, che sale al 4,1. La crisi del Ncd è consolidata dal basso 2,5% dei voti, con un sondaggio che ad oggi lascerebbe fuori dal parlamento il partito di Angelino Alfano. In conclusione, interessante è il dato sugli indecisi-astenuti che sfiora il 39% e anche il dato sulla fiducia al premier Renzi che rimane stabile al 30%. comunque in discesa rispetto a qualche mese fa.