“Lo scandalo Camorra nel Comune di Quarto non fa che aumentare l’indifferenza degli italiani, e questo ci sta portando verso una svolta autoritaria. Non però con la veemenza del fascismo, quanto piuttosto con la rassegnazione che rende forte il renzismo”. Lo evidenzia Nicola Piepoli, sondaggista e fondatore dell’Istituto Piepoli. Il suo ultimo sondaggio dà il Pd invariato al 32%, l’M5s in calo al 28% (-0,5%), la Lega in crescita al 15,5% (+0,5%) e Forza Italia al 9,5%. Per Piepoli, l’indifferenza attuale è la stessa che Moravia descrive a proposito dell’atteggiamento dei romani di fronte all’ingresso dei carri armati americani in città nel 1944. Solo che oggi è diventato il sentimento di tutti gli italiani.



Piepoli, quanti voti perde Grillo con il caso Quarto?

Il messaggio secondo cui l’M5s è come tutti gli altri partiti non fa che aumentare la stanchezza e la disillusione da parte degli elettori. Uno dice: “Se sono tutti uguali, chi me lo fa fare di andare a votare?”.

Quindi cresce l’assenteismo?

Sì, l’assenteismo cresce in tutte le aree. E così alla fine chi vince lo fa più per stanchezza che per convinzione. Secondo la grande maggioranza degli italiani la politica non ha più senso. E’ un passaggio molto pericoloso verso la dittatura. Il pericolo è che la gente dica: “Vogliamo un uomo forte che risolva tutto”. E così Renzi assume ancora più potere e la democrazia se ne va. Ciò sta avvenendo in modo molto meno virulento che nel 1922 con Mussolini. Oggi c’è piuttosto un adeguarsi saggiamente al nulla.



In questo modo la politica del nulla di Renzi si rafforza?

Sì, solo che quella di Renzi è la politica adatta in questo momento a un popolo come il nostro. A questo punto ci troviamo senza Senato, con una sola Camera, con un potere legislativo ridotto perché chi domina è il governo. Quindi c’è un cambiamento radicale nella gestione dei poteri, a dispetto della Costituzione che viene modificata in chiave autoritaria. Questo senza che Renzi lo voglia: è l’attuale situazione a portare a questo risultato.

Gli italiani come voteranno al referendum sulla Costituzione?

Approveranno la nuova Costituzione. La domanda potrebbe essere formulata nel modo seguente: “Approvate le modifiche introdotte con la riforma?”. Tra l’altro questa formulazione viola la Costituzione, dove si prevedono soltanto referendum con un quesito negativo o abrogativo.



Chi vincerà alle amministrative a Roma?

Vincerà uno che nessuno ha mai nominato: Enrico Letta. In questo momento l’ex presidente del Consiglio è totalmente fuori dalla politica, lavora alla Sorbona di Parigi come direttore di una facoltà ed è considerato universalmente una persona onesta.

Come fa a vincere Letta se nessuno lo ha candidato?

Non so ancora chi, ma qualcuno lo candiderà. La gente è esasperata dal vedere persone con sensi limitati o a raggio limitato d’azione. Non dimentichiamo che il sindaco di Roma è la terza personalità più importante d’Italia, dopo il presidente della Repubblica e dopo il capo del governo. Chi siede in Campidoglio è estremamente importante, e ci vuole quindi una personalità importante per questo ruolo. Il problema di Roma del resto non è chi fa il sindaco, bensì la città. Le persone passano ma le città restano.

 

Chi vincerà nelle altre città?

Il Pd vincerà un po’ ovunque, proprio per questo atteggiamento di indifferenza che domina il Paese. Per comprendere il sentimento degli italiani, bisognerebbe leggere Alberto Moravia.

 

Perché, e a che proposito?

Moravia racconta l’atteggiamento dei romani quando il 4 giugno 1944, due giorni prima dello sbarco in Normandia, i carri armati americani entrarono in città. Lo scrittore osserva: “I romani assistevano lungo la via dei Fori Imperiali all’arrivo dei carri armati americani indifferenti, esattamente come nel corso dei secoli precedenti avevano assistito indifferenti all’arrivo di molti altri conquistatori”. Questo è il concetto degli italiani oggi nei confronti della politica.

 

Che cosa ne pensano gli italiani sulle unioni civili?

Il 74-75% degli italiani sono contrari alle adozioni omosessuali. D’altra parte gli omosessuali in Italia sono l’1% della popolazione, cioè una percentuale limitata, e quindi sono marginali. Quando viceversa si parla delle convivenze eterosessuali al di fuori del matrimonio, la maggior parte degli italiani è favorevole all’adozione.

 

(Pietro Vernizzi)

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