Il periodo è quello dei sondaggi elettorali politici, con molti istituti di statistica che ogni settimana ci forniscono delle ultime rilevazioni sulle elezioni amministrative e anche le possibili nazionali, per tastare il polso della situazione attuale per tutti i partiti. Ebbene, grazie al lavoro di analisi di Termometro Politico, abbiamo un risultato molto interessante per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, che sta vivendo un periodo altalenante e complesso, in vista del rush finale prima delle Amministrative di Primavera. Stando alla media tra ben 4 istituti di sondaggi, Emg, Euromedia, Ixè e Swg, rispetto alla settimana precedente, possiamo dire che la situazione flessione può essere registrata come reale, visto che per tutti gli intervistati è stato calcolato una discesa di consensi per i grillini. Il caso Quarto, con il sindaco M5s espulso e poi dimissionario, si fa sentire, anche se in maniera meno incidente rispetto a quanto preventivabile. Le cifre si aggirano tra u massimo di 27% di consensi, registrato da Swg, ad un minimo di 23% dato da Ixè, le altre cifre si muovono in questo range, con una flessione del 1-2% rispetto alle passate proiezioni. Nelle prossime settimane si attenderanno conferme o smentite di questa flessione, con la legge sulle unioni civili che potrebbe cambiare ancora molte cose.



L’emergenza migranti continua e pesa anche nei sondaggi elettorali politici in Italia oltre che nei vari Stati europei: mai così in crisi la base cardine nell’Unione sui trattati di Schengen, con la libera circolazione dei cittadini che con l’emergenza immigrazione in atto rischia davvero di essere messa da parte, con alcuni Paesi del nord che stanno compiendo questo passo proprio in queste ore, vedi Svezia. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Piepoli, ad un campione di italiani intervista è stata posta questa domanda specifica “Alcuni paesi europei come Germania, Austria, Norvegia e Svezia, hanno chiesto di poter sospendere gli accordi di Schengen fino al 2017, ovvero di ripristinare i controlli alle frontiere fra i paesi dell’unione europea, mentre gli altri paesi tra cui l’Italia sono contrari perché limitare la circolazione dei cittadini europei vorrebbe dire affossare l’idea stessa di Europa unita. Lei personalmente è?”, con l’accordo degli italiani che arriva a dire di sospendere i trattati per il 53% delle preferenze, andando con contro le decisioni e la linea del Pd e della maggioranza, mentre il 44% sarebbe a favore di una linea europeista. Lo scontro in Italia, dopo le unioni civili arriva anche sull’immigrazione e la situazione controlli alle frontiere: tra Lega Nord e il Pd la partita non finisce certo qui.



Oggi in Senato è cominciata la discussione sulla Legge per le unioni civili, ma i sondaggi politici ed elettorali condotti finora cosa dicono a riguardo? Cosa ne pensano gli italiani intervistati rispetto alle scelte del Governo e alle parole delle opposizioni? Per tutto questo, il sondaggio di Eumetra Monterosa condotto per Il Giornale ha provato a fornire un’idea del polso degli italiani riguardo alla spinosa questione delle unioni civili, su temi cardini come l’unione delle coppie omosessuali e l’adozione del figliastro, o come si dice, la stepchild adoption. Il 52% degli italiani sondati danno ragione al Governo e appoggiano la legge che approvi le unioni civili tra coppie omosessuali con annessi diritti, mentre il 45% è contrario e solo il 3% non si esprime. Scenario però capovolto sulla seconda vicenda, quella dell’adozione che vede il 68% degli italiani che si dice contrario all’adozione del figlio biologico da uno dei due componenti della coppia di omosessuali, con solo il 28% favorevole e il 4% che non sa o non vuole rispondere.



Politica e sempre politica, in questo periodo di grandi sondaggi elettorali politici, di candidature e di primarie, ogni indicazioni che arriva dalla popolazione per i partiti è oro colato perché provano ad interpretare l’elettorato, muovendosi di conseguenza. Sono usciti in serata i sondaggi dell’Istituto Piepoli per Ansa e La Stampa e parlano dell’ultimo scenario di questa settimana dal punto di vista elettorale: se si votasse domani per le nazionali, il Partito Democratico prenderebbe il 32%, mentre il Movimento Cinque Stelle rimarrebbe ancora sotto con il 27,5%, perdendo lo 0.5% rispetto allo scorso periodo di riferimento di settimana scorsa. Il caso Quarto si fa sentire come strascico ancora, mentre per Forza Italia si vedono leggeri miglioramenti, con il 10% raggiunto striminzito. Lega Nord di Matteo Salvini arriva al 15,5%, mentre i partiti minori rimangono più o meno stabili rispetto alle ultime rivelazioni: Sel al 3,5%, Fratelli d’Italia al 4% e Nuovo Centrodestra al 2%. La partita è sempre a due là in alto, a meno che davvero il cartello del centrodestra non decida di tornare all’antico e presentarsi sempre compatto ad ogni tornata elettorale.