Uscito pochi minuti fa uno degli ultimi sondaggi elettorali politici di questo periodo che potrebbe conferire interessanti indicazioni ai partiti sull’attuale situazione politica in vista delle prossime elezioni amministrative. Dai dati forniti da Ipsos su commissione della Lista Civica “Siamo Milanesi”, i candidati (o presunti tali) indicati dagli italiani intervistati vedono il Pd trionfare con il proprio uomo forte: Beppe Sala, ex commissario di Expo 2015, ottiene il 25% dei consensi. Chi insegue è però un non certissimo candidato sindaco per il centrodestra, ovvero Alessandro Sallusti, giornalista e direttore de Il Giornale: prenderebbe il 15% dei voti senza però al momento aver ancora scelto se candidarsi o meno. Terzo gradino nei consensi per Patrizia Bedori, la candidata sindaco ufficiale del Movimento Cinque Stelle, con il 10%, mentre a seguire troviamo Francesca Balzani e Pierfrancesc Majorino, gli sfidanti di Sala alle primarie del Pd, che prendono un bassissimo 6 e 5%, pari per dire a Irene Pivetti che senza essere candidata, è stata indicata come migliore scelta per gli elettori della Lista Civica “Siamo Milanesi”. Al 3%, in fondo alla classifica, il leader di Italia Unica, Corrado Passera.



Tra unioni civili, immigrazione e lavoro, la politica italiana sta preparando le elezioni e i sondaggi elettorali politici sono di fatto al momento gli unici indicatori più o meno affidabili per comprendere quale sia la reale risposta degli italiani di forte alle varie scelte politiche e azioni strategiche che i partiti stanno mettendo in campo. A ben vedere alcuni sondaggi, come quello prodotto da Emg Acqua per La7, ci sono in realtà delle indicazioni che possono essere utili anche nell’immediato, per comprendere come preparare le varie candidature/primarie che sono attese nelle immediate prossime settimane. Stando ai dati delle rilevazioni effettuate su un consistente campione di italiani, è stata analizzata la possibile situazione di un primo turno elettorale nazionale con la presentazione di liste accorpate: tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Lista Centrodestra dunque chi verrebbe votato maggiormente? Il risultato è particolarmente sorprendente, con la vittoria che va sì al Pd ma con uno striminzito 31,6%, davanti al listone che comprende Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia che ottiene il 31.3%. Un sostanziale pareggio che il Movimento 5 Stelle non potrebbe battere, visto che rimane al 28.3%, mentre le altre sinistre rimarrebbero ad un misero 3,2%. A quel punto si giocherebbe tutto al secondo turno stando all’Italicum e lì la situazione potrebbe cambiare notevolmente con le prime due liste votate che si sfiderebbero.



In questi ultimi giorni l’osservazione dei sondaggi elettorali politici 2016 aumenta a vista d’occhio per le segreterie del partiti, specie per i responsabili delle prossime candidature/primarie per capire dove in sostanza sta andando il Paese. In casa Forza Italia, tra Arcore e Cologno Monzese nel fortino berlusconiano come staranno andando le cose? Dopo mesi di stallo completo, in seguito alla caduta libera da un anno a questa parte, Silvio Berlusconi e suoi azzurri stanno lentamente risalendo la china. A dirlo sono i sondaggi di Termometro Politico che ha compiuto una media settimanale dei 4 grandi istituti di analisi politiche (Euromedia, Emg Acqua, Ixè e Swg) registrando una risalita molto piccola ma comunque presente di Forza Italia. Dopo le parole del Cavaliere “in campo per il bene di FI, solo così possiamo ritornare il primo partito” i dati vedono il partito di centrodestra sempre comunque inferiore alla Lega Nord ma con un range tra il dato minore e maggiore inferiore al punto percentuale: ovvero, la statistica dovrebbe avvicinarsi a livello prossimo della realtà totale degli italiani. Stiamo parlando di un 12% massimo di consenso, con il minimo che si aggira sull’11%, comunque una salita rispetto al 10% o meno delle scorse settimane. Certo il percorso al rallenty non è esattamente quando si attende Berlusconi, ma tant’è al momento la fiducia degli italiani intervistati è quella vista nei sondaggi.

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