I sondaggi politici 2016 indagano anche sulle intenzioni di voto degli italiani al referendum costituzionale in programma il prossimo 4 dicembre. Gli elettori saranno chiamati alle urne per approvare o bocciare la riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Il quesito referendario recita: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016”? Secondo gli ultimi sondaggi politici 2016 realizzati da Euromedia Research per l’Osservatorio Politico Euromedia Research tra coloro che hanno dichiarato di andare sicuramente a votare per il referendum costituzionale il no è in vantaggio sul con il 52,4% contro il 47,6%.
Il Movimento 5 Stelle esce ancora rafforzato dagli ultimi sondaggi politici elettorali 2016, prodotti da Emg Acqua per La7 e che inquadrano le ultime vicende della situazioni politiche presenti sul nostro Paese: è inutile far finta di niente, il referendum, la gestione del comune di Roma e il caos per la legge di Stabilità tengono molto tesa la linea politica tra tutti i partiti in Parlamento. Ecco, in tutta la fase politica di sostanziale attesa – tutti attendono qualcosa, dal centrodestra per capire il proprio futuro, dal Pd per capire il dopo o Bis Renzi dopo il voto del 4 dicembre e lo stesso M5s con il futuro tra Grillo, Di Maio e Di Battista – è il Movimento 5 Stelle a vivere il momento ancora più di rilevanza secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici. In un ipotetico secondo turno alle elezioni politiche, i sondaggi di La7 indicano i Cinque Stelle al saldo comando in tutte le ipotesi probabili di un arrivo al ballottaggio. Contro il Pd è ovviamente l’ipotesi più accreditata e tal caso Renzi ne esce ancora sconfitto, con un 52,5% M5s contro il 47,5% dei dem: il centrodestra al momento vede improbabile l’approdo al secondo turno, ma con un listone unico e con forse il lancio del progetto di Parisi per tutti i moderati, potrebbe presentarsi alle elezioni e a quel punto arrivando al secondo turno contro il Pd perderebbe sul filo del rasoio, 47% contro 53%. Devastante invece la sconfitta se fosse contro il Movimento 5 Stelle, davanti anche qui con il 578% contro il 43%. Numeri chiari, anche il Movimento 5 Stelle deve guardarsi dai problemi interni però per evitare di rimanere in testa solo a livello teorico.