Un caso criptico politico-gossiparo-misterico: questo ha coinvolto Beatrice Di Maio, twittatrice incallita anti-Renzi e pro-M5s, oggi getta la maschera: in realtà è Tommasa Giovannoni Ottaviani, più conosciuta come Titti Brunetta, la moglie del vulcanico capogruppo Forza Italia Renato Brunetta. Un caso politico prima di tutto, visto che il suo account con nickname che per mesi ha scritto e ironizzato contro il governo, è stato denunciato da Luca Lotti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e renziano di ferro. Non era però la troll grillina che tutti credevano ma semplicemente la moglie di Brunetta: «ma mio marito non sapeva nulla, era all’oscuro, mi sono divertita solo io», anche ora il divertimento con il Tribunale è probabilmente molto meno presente. La moglie Titti “randellava” proprio come il marito, ma sotto mentite spoglie, fingendosi grillina: in una lettera aperta a Dagospia, Brunetta spiega il tutto in questo modo. «sulla vicenda di Beatrice Di Maio, o meglio di mia moglie, non ho molto da dire. Lascio commenti e approfondimenti a osservatori e protagonisti più bravi di me. Te ne mando alcuni perché tu possa pubblicarli, ma ne trovi a bizzeffe nella rete, sui blog, sui giornali. È stato montato da un giornalista de ‘La Stampa’, probabilmente pilotato da qualcuno, una storia assurda di algoritmi e cyber fango. Tutto è stato sgonfiato dalla realtà, dalla verità», riferendosi al presunto teorema della Casaleggio Associati contro Renzi e il governo.
Ma Titti Brunetta cosa ha da dire a sua difesa? Eccola nell’intervista rivelatrice a Libero, de collega Franco Bechis: «lui non c’ entra con questa storia. Non ha mai saputo nulla di quello che facevo. Ho deciso da sola di entrare su twitter, di usare ovviamente un nick name.». La scelta del nome in realtà non c’entra nulla con Luigi Di Maio, ma solo con una persona cara Titti che ha scelto come nome di fantasia. «Ho fatto una battuta sarcastica, paradossale. Se Lotti si è sentito offeso, mi dispiace e me ne scuso. Ho letto il suo appello, dott. Bechis, al presidente Matteo Renzi sulla libertà di satira, e la ringrazio. Come ringrazio Beppe Grillo per averlo condiviso sul suo blog. Grazie per la solidarietà che mi avete dato senza sapere chi fossi», chiosa ancora Beatrice Di Maio, ops, Titti Brunetta. Aveva detto di avere 25 anni la bella Bea: invece di anni ne qualcuno in più anche se una bella donna resta ugualmente: un immenso caso sgonfiato così, e chissà ora cosa succedere in tribunale…