Fa ancora discutere Leopolda 2016 che ha accolto dissensi da diverse parti e da molti settori del nostro paese. Tra quelli che ne hanno parlato c’è anche l’imprenditore tra gli altri di Eataly Oscar Farinetti. Questi ha sottolineato un aspetto importante per il futuro come riportato dalla versione online de La Repubblica. Ecco le sue parole: “Ve lo dico con il cuore in mano. Dobbiamo tornare assolutamente ad essere simpatici. Questo è un tema importante e ha volte ho la sensazione che siamo diventati antipatici. Diventiamo simpatici se tiriamo fuori i nostri sentimenti e cioè la paura. Io ho una fifa pazzesca sempre di perdere e poi ho paura quando sento certi modi di parlare del Movimento Cinque Stelle. Mi fanno paura e non dobbiamo mai vergognarci di dire e ammettere che ci fanno paura”. Parole importanti che di sicuro scateneranno anche delle polemiche.
Alcune ore prima del via della Leopolda 2016 aveva espresso numerose preoccupazioni Giuliano Poletti, riguardo la vittoria del no. Dal suo punto di vista il rischio che l’incertezza dilaghi su società ed economia sarebbe devastante, soprattutto in termini di investimenti e conseguenti rinvii. Un dato allarmante, secondo Poletti, soprattutto se si considera che solo negli ultimi 12 mesi gli investimenti internazionali nel nostro territorio sono cresciuti a dismisura, arrivando alla soglia di 75 miliardi di euro, rispetto ai 15 conquistati l’anno scorso. Una giornata caratterizzata da scontri sia all’esterno che all’interno della kermesse renziana, in cui si è distinta Maria Elena Boschi. Sua replica all’accusa diretta contro la lunghezza dell’articolo 70 ed alla persistenza del bicameralismo anche dopo la riforma. Risposte anche alle critiche di Luca Casarini, a cui ha risposto che “la fiducia sulle riforme costituzionali non è mai stata messa. E lo so bene, visto che la fiducia la metto io, la mette il Ministro dei Rapporti con il Parlamento”.
Continua a Firenze la settima edizione della Leopolda: alla kermesse renziana 36 postazioni di cittadini dialogano con ministri e presidenti di commissione sulle riforme del governo. Oggi a fine giornata, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, è stata raggiunta l’intesa nel comitato del Partito Democratico sul documento di riforma dell’Italicum. Gianni Cuperlo, membro della Direzione Nazionale del partito, ha infatti detto sì all’accordo. Cuperlo ha affermato: “Ho sottoscritto il documento” su Italicum “perché contiene un passo in avanti. So che l’intesa raggiunta non ricompone la frattura consumata nella sinistra, dentro e fuori il Pd. Vedo e ascolto i tanti, anche autorevoli, convinti che solo il No al referendum potrà cambiare la legge elettorale. Io ho lavorato per ridurre quella forbice e avrei voluto un esito diverso”. E ha aggiunto: “Ne rispondo personalmente e in primo luogo a quanti hanno condiviso con me questo percorso e che incontrerò nei prossimi giorni”. Secondo il documento in possesso dell’Ansa, il comitato Pd sull’Italicum apre ad una verifica dopo il referendum su 2 punti: “la preferenza per i collegi come il sistema più adatto a ricostruire un rapporto fiducia tra eletti ed elettori e la definizione di un premio di governabilità (di lista o di coalizione) che consenta l’indicazione su chi avrà la responsabilità di garantire il governo attraverso il superamento del meccanismo di ballottaggio”.
-La settima edizione della Leopolda 2016 è caratterizzata dagli scontri che stanno avendo luogo per le vie di Firenze tra poliziotti e antagonisti, ma nel frattempo all’interno della storica stazione fiorentina continuano i lavori della convention ideata da Matteo Renzi. Tratto distintivo della kermesse, anche quest’anno, la presenza dei tavoli tematici in cui gli esponenti politici si confrontano con i cittadini sulle diverse questioni d’interesse generale. In questa Leopolda 2016, ad esempio, i ministri più richiesti sembrano essere quello dell’Economia, Pier Carlo Padoan, quello degli Esteri, Paolo Gentiloni, e ovviamente quello per le Riforme e per le Pari Opportunità, Maria Elena Boschi, che a tal proposito scrive su Twitter:”Alla Leopolda 7 parliamo di contrasto alla violenza di genere. In tante e tanti, perché i diritti delle donne sono anche ‘cose’ da uomini”. Come ricorda l’Ansa sono in tutto 36 i tavoli organizzati ad una Leopolda 2016 alla quale stanno partecipando supporters renziani, iscritti al Pd e semplici cittadini.
Nel giorno dell’inaugurazione della Leopolda 2016, Matteo Renzi deve fare i conti con la manifestazione organizzata da “Firenze dal basso” che vede gli studenti riunirsi in piazza San Marco a Firenze per dire no alla riforma voluta dal premier e dal suo governo. Il loro obiettivo è raggiungere la stazione della Leopolda ma molto probabilmente sul loro percorso troveranno la polizia a sbarrare loro la strada. Come riporta Ilfattoquotidiano.it, mercoledì 2 novembre gli stessi studenti si erano radunati davanti alla stazione Leopolda ma le forze dell’ordine hanno impedito loro di svolgere la conferenza stampa di presentazione delle iniziative di oggi per sostenere le ragioni del No al referendum costituzionale. A vietarle la questura del capoluogo toscano. Firenze dice no ha però annunciato che avrebbe comunque manifestato oggi, sabato 5 novembre 2016, con un corteo in partenza da piazza San Marco per raggiungere la Leopolda e cioè la location dove si sta svolgendo la kermesse del sì. Lì gli studenti dei comitati per il No vogliono portare le loro ragioni per esporle a chi invece si schiera col governo sul fronte del Sì alla riforma costituzionale. Clicca qui per seguire la manifestazione sulla pagina Facebook Firenze dal basso.
In attesa di assistere agli interventi di oggi alla Leopolda 2016, nella giornata inaugurale della settima edizione della convention ideata da Matteo Renzi è stato il Presidente del Consiglio in persona a prendere la parola e a regalare un assaggio di quanto avverrà tra oggi e domani. Il premier, che ha annunciato di avere “2 o 3 sassolini dalle scarpe” da togliersi durante la giornata conclusiva della kermesse di scena alla Stazione Leopolda di Firenze, ha cominciato fin da subito a scagliarsi contro i suoi rivali politici. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il toscano se l’è presa da subito con il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini:”Salvini e Mario Monti hanno la stessa idea d’Europa…Salvini è meraviglioso perché ce l’ha sempre con l’Europa tranne il 27 del mese quando va a prendere lo stipendio”. Attacchi dal tono ironico anche agli avversari nella battaglia referendaria:”È che voi governate con Verdini, Alfano, ci dicono. Invece loro vogliono votare No con Casa Pound e Brunetta e va bene…”
È scattata ieri sera la Leopolda 2016, la settima edizione della convention inventata da Matteo Renzi e giunta appunto al suo settimo anno di produzione: la Stazione Leopolda a Firenze ospita il movimento dei renziani e ospiti tutti incentrati quest’anno sui temi più importanti di questo 2016: il referendum costituzionale, con lo sprint per la campagna elettorale del Sì che in questo weekend prende corpo; il terremoto terribile che sta sconvolgendo il centro Italia e che impegna Renzi in prima persona con il progetto Casa Italia lanciato per far fronte ai prossimi anni di ricostruzione serrati. Ieri sera ha inaugurato uno dei primi “leopoldini”, Matteo Richetti, che ha parlato e introdotto i temi di questa settima edizione. «Sarà una Leopolda che aderirà molto alla quotidianità, al dramma che sta vivendo il centro Italia e con esso tutto il Paese perché questo terremoto ha colpito al cuore l’identità di intere comunità. L’obiettivo deve essere quello di unire il nostro modo di discutere dei problemi dell’Italia, di come affrontarli e di quali soluzioni individuiamo, ma anche di raccontare le storie di chi si è rialzato, non si è arreso e ha ricominciato daccapo. Daremo voce a chi nel passato è stato protagonista della ricostruzione non soltanto materiale ma anche culturale, di una comunità». Renzi interverrà domenica dopo pranzo per la chiusura, come da tradizione e darà il via alle grandi promesse per i prossimi mesi: «La Leopolda è il luogo delle persone che hanno voglia di fare politica. Politica semplice, bella, buona. Può sembrare strano che chi sta proponendo un referendum per tagliare il numero dei politici chieda di valorizzare i luoghi per fare politica. Ma è proprio questo il nostro messaggio: meno politici, più politica. Perché per noi fare politica è ridurre i politici professionisti e portare le discussioni tra la gente, nelle case, nella comunità. La politica non è roba per addetti ai lavori. La politica, la buona politica, non è insulto ma proposta», scrive nella sua ultima Enews il premier fiorentino.
La Leopolda 2016 vedrà, dopo l’inaugurazione di ieri sera con Matteo Ricchetti, numerosi spunti e tavoli come da tradizione per la Stazione fiorentina al cospetto del fondatore Matteo Renzi. Il programma che si trova sul sito della Leopolda 7 vede il dispiegarsi di ospiti illustri soprattutto del panorama italiano, con i nomi “altisonanti” che quest’anno non parteciperanno come nelle passate edizioni. L’unico nome che viene dato come possibile sorpresa è quello di Roberto Benigni, ma per il resto il programma di oggi e domani, quando si chiuderà il tutto con la relazione di Matteo Renzi, prevede quanto segue. Sabato mattina alle 9,30 è l’ora dei tavoli di lavoro, aperti al contributo di tutti, sugli argomenti più vari e si animeranno della presenza dei ministri Roberta Pinotti, Giuliano Poletti, Marianna Madia, Graziano Delrio e Pier Carlo Padoan. Al tavolo del ministro Maria Elena Boschi si parlerà di misure contro la violenza sulle donne. Al suo fianco ci sarà Lucia Annibali, l’avvocato di Pesaro sfregiata nel 2013 con l’acido da due uomini, mandanti dell’ex fidanzato che non accettava la fine della relazione. Ci sarà poi il tavolo guidato Giuliano da Empoli, presidente del think tank Volta, che affronterà le prossime elezioni in Usa. Nel pomeriggio poi sara’ la volta dei sindaci: sul palco tra gli altri Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, Giorgio Gori sindaco di Bergamo e Andrea Gnassi, sindaco di Rimini. L’intervento più interessante di oggi saranno però gli interventi di Brunello Cucinelli che racconterà il progetto per ricostruire la cattedrale di Norcia, da Renzi eletta a luogo simbolo dell’Europa e “luogo dello spirito”.