Entra sempre più nel vivo la campagna elettorale per il referendum del 4 dicembre 2016 quando gli italiani dovranno decidere se confermare o bocciare la riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Dopo il comitato “Basta un SI’ndaco” che raggruppa tutti i sindaci a favore del sì alla consultazione, nasce ora anche quello dei primi cittadini schierati per il no al referendum del 4 dicembre 2016. Come riporta infatti Triesteprima.it, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha annunciato la costituzione del “Comitato dei Sindaci del Fvg per il No”. Dipiazza ha poi spiegato che “entro questa settimana contatteremo tutti i Sindaci interessati a questo progetto per incontrarci già la prossima settimana per confrontarci e stabilire la linea d’azione. Crediamo che i Sindaci possano direttamente rappresentare i cittadini e le ragioni strutturate a sostegno del No al referendum che, oltre a non ridurre alcun costo e snellire i processi legislativi, rappresenta una chiara violenza della nostra carta costituzionale”.



Si avvicina la data del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e gli italiani sono in attesa di poter esprimere il proprio voto. Almeno per quanto riguarda gli elettori che hanno deciso di recarsi alle urne, visto che una percentuale ha già dichiarato, secondo i sondaggi, che non andrà a votare. Ma in queste ore, visto il risultato delle elezioni americane che hanno visto un ribaltamento dei pronostici, gli italiani sono ironici sui sondaggi che riguardano il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Secondo i risultati delle consultazioni dei vari istituti di ricerca il no è infatti dato in vantaggio. Saranno ribaltati anche i sondaggi italiani? E’ quanto si domandano alcuni italiani, sostenitori del no, sul social network Twitter. Ecco infatti alcuni tweet pubblicati nelle ultime ore: “Speriamo che i #sondaggi comincino a dare,quanto prima,il #SI nettamente in vantaggio al #ReferendumCostituzionale del #4Dicembre! #IoVotoNO”, “Dopo i commenti sulla #brexit e su #DonaldTrump mi aspetto il #si al #referendumcostituzionale ! #ahiservaitalia #IoVotoNO”, “SPOILER Se “le disgrazie non vengono mai da sole”, vincerà il sì al referendum. #SkyElezioniUSA #referendumcostituzionale #Election2016″.



Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 sempre più vicino e campagna elettorale per il sì e per il no sempre più in fermento. Ieri sera il premier Matteo Renzi ha chiuso un’iniziativa del Partito Democratico per il sì a La Spezia, citando l’ormai ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il suo ‘yes we can’: “Noi siamo fortemente convinti di potercela fare. La vera sfida, come insegna Obama, sta nella politica della speranza e la differenza è tra chi dice yes we can e chi dice sempre no a tutto”. Renzi ha poi aggiunto: “Chiedo a tutti di fare un piccolo esercizio. Non vi propongo di andare alle sei del mattino a scampanellare al vicino, ma di fare una campagna elettorale in mezzo alla gente e di raccontare che noi siamo quelli che vogliamo davvero ridurre il numero dei politici a pagamento ma non la politica di qualità”. In vista del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 il premier ha poi ribadito: “Noi abbiamo degli obiettivi da raggiungere, tutto il resto lo lasciamo a chi con cinismo è convinto che non cambierà mai nulla”.



In vista del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 è in programma il prossimo 12 novembre una manifestazione per il no a Firenze. A presentarla è stato ieri il segretario della Lega Nord Matteo Salvini che aveva invitato il Movimento 5 Stelle a partecipare. Ma da Liugi Di Maio, esponente del M5s e vice presidente della Camera dei Deputati, è arrivato un rifiuto. E la risposta di Salvini, come riporta l’agenzia di stampa Askanews, non si è fatta attendere: “A me non interessa se c’è o meno Di Maio ma Di Maio perde un’occasione, se i cinquestelle preferiscono stare nel frigorifero della Raggi è una scelta loro”. Nonostante questo il leader della Lega Nord non chiude la porta alla partecipazione dei pentastellati alla manifestazione contro il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. All’ipotesi infatti di un intervento di Grillo Salvini ha risposto: “I microfoni sono aperti”. Aggiungendo: “La nostra è una piazza aperta, Renzi dice ‘fuori, fuori’, noi diciamo avanti tutti, contro una riforma che ci lascia schiavi dell’Europa per i prossimi 50 anni”.