Nei sondaggi politici elettorali prodotti in questi ultimi tempi di grosse novità nel governo e nella politica italiana mostra un dato molto interessante, spesso tema portante dei comizi e dei programmi dei partiti “populisti” come Lega Nord e Movimento 5 Stelle. I sondaggisti di Eumetra Monterosa hanno posto questa domanda ad un consiste campione di intervista elettori: «Il nuovo Governo tirerà in lungo per permettere ai parlamentari di maturare la pensione: si trova d’accordo?». Annoso tema di ogni legislatura che vede un cambio in corsa alla guida del governo, non esattamente un’anomalia della nostra Repubblica: si va alle elezioni prima della scadenza della legislatura, o semplicemente prima del raggiungimento matematico dei giorni necessari per percepire il vitalizio e pensione da parlamentare? Questione non certo marginale visto che purtroppo in passato si è assistito spesso q questo balletto: il timore per tanti elettori, come dimostrano i sondaggi elettorali di questo periodo, è che anche il Governo Gentiloni possa far durare la legislatura fino a settembre, ovvero quando maturerebbero i giorni necessari per la pensione. Di queste scenario il 32% è assai d’accordo, mentre il 27% lo ritiene una possibilità plausibile; per nulla d’accordo solo il 16% degli intervistati, molti non si pronunciano (circa il 25% di loro). Insomma, italiani popolo di dietrologi… o previsioni azzeccate?
Secondo gli italiani, come rilevano gli ultimi sondaggi elettorali e politici, il governo Gentiloni è una “fotocopia” di quello di Renzi che lo ha preceduto. L’ex premier Matteo Renzi si è dimesso in seguito al risultato del voto per il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre: gli italiano hanno votato contro la riforma della Costituzione. Dopo le dimissioni di Renzi è stato formato e si è insediato il governo guidato da Paolo Gentiloni. I sondaggi elettorali e politici condotti da Eumetra Monterosa s.r.l. per il quotidiano Il Giornale hanno però rilevato che secondo la maggioranza degli elettori i due governi sono simili. Si è trovato infatti molto d’accordo con l’affermazione “il nuovo Governo è semplicemente una fotocopia del governo Renzi” il 37% degli elettori intervistati. A questa percentuale si aggiunge un 41% di chi ha risposto di essere abbastanza d’accordo. Per nulla d’accordo invece, segnalano i dati di questi sondaggi elettorali e politici, solo il 16% degli italiani e poco d’accordo il 2%. Infine il restante 4% non ha dato una risposta.
Negli ultimi sondaggi prodotti sulla situazione politica ed elettorale attuale si può scoprire come per gli italiani la fiducia nelle istituzioni e nella politica non sia “decaduta” dopo l’appuntamento del referendum ma di certo non ha visto un’impennata di fiducia e di positiva accoglienza dei toni usati dalla maggiorparte dei politici durante la campagna elettorale e questo potrebbe riflettersi anche nella prossima e più importante campagna pre-elezioni nazionali. Stando a quando riportato dai sondaggi politici di Ipsos dello scorso 1 dicembre, poco prima del referendum, si scopre infatti che i toni della campagna elettorale sono stati esagerati per il 64% degli elettori italiani, mentre il 30%, comunque un dato non bassissimo, ritiene che siano stati usati toni adeguati per arrivare a incentivare il voto, a prescindere dal Sì o dal No. Una seconda domanda del sondaggio però cerca di approfondire la questione “fiducia”, andando a chiedere agli intervistati se oggi i politici italiani sono all’altezza della situazione: bocciatura, non totale ma comunque significativa per il 49% degli italiani, mentre il 35% degli intervistati viene ritenuto comunque un grado di classe politica accettabile.
Gli ultimi sondaggi elettorali e politici rilevano anche il giudizio degli italiani sul nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni. Il nuovo esecutivo si è insediato da pochi giorni dopo la sua formazione in seguito alle dimissioni del premier Renzi. Il giudizio degli elettori è però già negativo. Secondo infatti i risultati dei sondaggi elettorali e politici condotti da Eumetra Monterosa s.r.l. per il quotidiano Il Giornale la maggioranza degli italiani giudica in maniera negativa il governo Gentiloni. Per il 30% il giudizio è molto negativo e per il 10% abbastanza negativo: a questo 50% si aggiunge poi un 29% di elettro che ha risposto di non avere un’opinione a riguardo. Al contrario è solo il 19% che giudica il governo Gentiloni abbastanza positivamente e il 2% molto positivamente. Da segnalare, tra i risultati di questi ultimi sondaggi elettorali e politici, che nessuno degli elettori del campione intervistato ha espresso un giudizio di indifferenza nei confronti del nuovo Esecutivo.
I sondaggi elettorali e politici per quanto riguarda in particolare il Movimento 5 Stelle riflettono la bufera scoppiata a Roma con l’arresto di Raffaele Marra e la crisi politica scoppiata nella giunta di Virginia Raggi. L’impatto è considerevole: secondo l’istituto EMG, che nel sondaggio realizzato per il TG La7 ha registrato un calo dei grillini. Non ne approfitta il Partito democratico, che anzi è in discesa, bensì Forza Italia con un balzo che mancava da tempo. Il primo partito resta il PD, che però ha ceduto mezzo punto scendendo così al 30,6%. Segue M5S con un divario di tre punti: perde l’1,6% e quindi scende al 27,6%. Stabile la Lega Nord, che resta al 13,8%, mentre Forza Italia cresce di un punto e mezzo e sale al 12,7%. Crescono di tre decimi, invece, Fratelli d’Italia, che si portano al 4,5%. È di quasi due punti, dunque, il margine recuperato dal centrodestra. Il portale Termometro Politico lancia un’ipotesi: come cambierebbero gli scenari se la legge elettorale fosse l’Italicum e se il centrodestra si unisse? Diventerebbe la prima alternativa al PD, superando M5S con il 29,8% a fronte del 29,3% dei grillini.