Con i sondaggi politici elettorali che in questo periodo di vacanze non sono numerosi come nel periodo pre-referendum costituzionale, non ci resta che spulciare tra le ultime rilevazioni effettuate dai diversi istituti prima della pausa natalizia. In questo senso vi riproponiamo l’indagine realizzata da Demopolis sulle intenzioni di voto degli italiani alla Camera dei Deputati, i cui risultati sono stati diffusi nel corso della puntata di Otto e Mezzo su La 7 del 20 dicembre scorso. Fino a poco più di una settimana fa il primo partito italiano risultava essere il Partito Democratico, forte di una percentuale del 31%. Più indietro il M5s, con il 28%, mentre a seguire troviamo il trittico dei partiti di centrodestra: Lega Nord al 13,5%, Forza Italia al 12% e Fratelli d’Italia al 4,5%. Più indietro con il 4,1% Sinistra Italiana, mentre il Nuovo Centrodestra non va oltre 3,4%.
I sondaggi politici riguardanti l’andamento dei partiti italiani sono andati momentaneamente in vacanza, ma l’ultima rilevazione dell’Istituto Piepoli fornisce un quadro ben delineato sulla fiducia ispirata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, secondo un’indagine i cui risultati sono stati diffusi oggi da SkyTg24, ha la fiducia del 66% degli intervistati; il 32% degli italiani dichiara di non nutrire fiducia nei confronti dell’inquilino del Quirinale, mentre il 2% si riserva di non rispondere. Rispetto all’ultimo sondaggio dell’Istituto Piepoli sulla fiducia nel Presidente della Repubblica, Mattarella vede aumentare il proprio gradimento del 4%. Un incremento importante da parte del capo dello Stato soprattutto poiché successivo al primo passaggio decisivo del proprio settennato: la crisi del governo Renzi alla quale è seguita la decisione di conferire a Paolo Gentiloni l’incarico di formare un nuovo esecutivo.
Dagli ultimi sondaggi elettorali e politici emerge la richiesta degli italiani di andare al voto la prossima primavera. Secondo i dati dalla rilevazione effettuata lo scorso 19 dicembre dall’Istituto di ricerche Demopolis per il programma Otto e Mezzo condotto da Lilli Gruber su La7, il 67% degli elettori ritiene che per l’Italia sarebbe meglio tornare al voto in primavera, dopo la messa a punto della nuova legge elettorale. Si tratta di una bocciatura quindi da parte della maggioranza degli italiani del nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni, insediatosi dopo le dimissioni del premier Matteo Renzi in seguito all’esito negativo del voto per il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. Secondo questi ultimi sondaggi elettorali e politici il 15% degli elettori sostiene che si dovrebbe andare a votare per le elezioni politiche il prossimo autunno mentre solo il 12% ritiene che il governo Gentiloni debba restare in carica fino alla scadenza naturale della legislatura, nel febbraio 2018. Infine il 6% degli italiani non ha un’opinione a riguardo.
Gli ultimi sondaggi elettorali e politici hanno indagato non solo sulle intenzioni di voto degli italiani alle elezioni politiche. Una delle domande poste al campione di elettori dall’Istituto Piepoli ha riguardato infatti anche il nuovo governo guidato da Gentiloni. La rilevazione è stata condotta lo scorso 12 dicembre per il programma Politics – tutto è politica in onda su Rai 3. Al campione di elettori intervistato è stato chiesto di dare un giudizio sul governo guidato dal premier Matteo Renzi e sul nuovo esecutivo. Agli italiani è stato chiesto, in questi ultimi sondaggi elettorali e politici: Secondo lei il governo Gentiloni sarà migliore o peggiore, in termini di realizzazioni per il Paese, del governo Renzi che l’ha preceduto? E la maggioranza degli italiani intervistati, il 46%, ha risposto che i due Esecutivi sono uguali. Il 23% degli elettori non ha voluto esprimere un giudizio, riservandosi di rispondere dopo aver visto il governo Gentiloni all’opera. Dai risultati di questisondaggi elettorali e politici solo per il 16% degli elettori il nuovo governo sarà migliore del precedente mentre per il 13% sarà peggiore. Infine il 2% degli intervistati è risultato senza un’opinione in merito alla domanda.
Sarebbe il Movimento 5 Stelle, secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici, a raccogliere il maggior numero di preferenze se si andasse a votare oggi alle elezioni politiche. A dirlo sono i dati della rilevazione effettuata da Index Research per Terza Repubblica – Speciale La7 lo scorso 19 dicembre. Al campione di elettori è stato chiesto di esprimere le proprie intenzioni di voto e il 30,4% ha indicato il Movimento 5 Stelle. Al secondo posto, a distanza di due punti percentuali, si piazza il Partito Democratico con il 28,5% delle preferenze. Ma l’astensione resta alta: in base ai risultati di questi sondaggi elettorali e politici gli italiani che non andranno a votare sono il 37,8%, percentuale alla quale si aggiunge il 16,6% di elettori ancora indecisi sul partito al quale attribuire il proprio voto. Sulla base invece delle preferenze indicate dagli elettori sono queste le percentuali registrate dagli altri partiti: Sinistra Italiana 4,5%; Forza Italia 11,6%; Fratelli d’Italia 4,5%; Ncd 2,8%; Lega Nord 13%; altri partiti 4,5% e infine schede bianche/nulle 2,0%.
E’ ancora alta, secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici, la percentuale di italiani indecisi o astenuti. Secondo infatti i dati della rilevazione effettuata lo scorso 14 dicembre dall’Istituto Index Research per varie testate tra cui il programma Piazza Pulita su La7 la metà degli elettori o non andrà a votare o ancora non ha deciso a chi attribuire il proprio voto. Al campione di elettori questo sondaggi elettorali e politici hanno chiesto si supporre di essere nella cabina elettorale e di indicare per quale partito avrebbe più probabilmente votato. Ma se le elezioni politiche si fossero tenute ieri un italiano su due non avrebbe espresso la propria preferenza. Dai risultati della rilevazione gli italiani indecisi sono infatti il 16,1% mentre gli astenuti sono il 36,4%: sommando queste due percentuali risulta quindi che, in base a questi ultimi sondaggi elettorali e politici, il 52,5% degli elettori non esprimerebbe il proprio voto se si tenessero oggi le elezioni politiche.