Al referendum costituzionale votato domenica 4 dicembre il rischio brogli è stato “eliminato” dal risultato netto che ha messo talmente tanta istanza tra No e Sì che il riconteggio o la polemica sul voto degli italiani all’estero è stata azzerata. Resta però il problema del voto estero dei nostri concittadini, il più rischioso e pieno di insidie per pratiche vetuste e confuse. Come racconterò stasera la puntata delle Iene e come spieghiamo qui sotto, il voto degli italiani all’estero ha visto fin da subito il sospetto e il rischio di brogli elettorali: uno dei punti che aveva maggiormente agitato la vigilia del voto sulla riforma costituzionale, e che per fortuna si è dimostrato assai limitato nei casi, è stato il problema dei duplicati delle schede elettorali. A 4,6 milioni di cittadini esteri italiani è stata recapitata la busta elettorale ma per molti ci sono stati problemi di consegne e mancati invii, o errore delle poste estere; se la busta non arriva si può chiedere un duplicato al consolato di riferimento. «È capitato a qualche elettore che poi ha consegnato i propri dubbi ai social network: che fine ha fatto la prima scheda, quella che non è mai arrivata a destinazione? In teoria non è utilizzabile, perché insieme alla scheda votata bisogna inviare un tagliando con un numero che la identifica come unica e autentica», riporta l’indagine del Giornale. Ma se qualcuno fosse entrato in possesso malignamente della scheda altrui avrebbe potuto votare come voleva, visto che i legittimi proprietari (vista anche la lunga trafila burocratica per richiedere la busta) spesso si sono disinteressati del voto. Anche su questo punto probabilmente si parlerà nell’indagine di Filippo Roma questa sera a Le Iene Show.



Il Referendum è passato e per fortuna il voto degli italiani all’estero – che per mesi è stato discusso, polemizzato e criticato nelle modalità poco chiare – non ha inciso sul risultato finale. Ha vinto il No e questa sera Le Iene Show presenteranno un servizio in cui verrà proposto l’intero iter del viaggio di questi plichi elettorali, con anomalie, sospetti e particolare rischio di brogli. Alla fine non ha inciso sul voto finale, ma la iena Filippo Roma ne mostra tutte le stranezze: come ad ogni voto all’estero, anche gli italiani sono invitati a partecipare con diverse modalità. Su 4 milioni di italiani che vivono fuori dall’Italia, oltre 1.250.000 hanno espresso il voto ma in che modo si sono effettuati i voti e come è stato svolto lo scrutinio? Le indagini delle Iene che vedremo nella puntata di questa sera su Italia 1 mostrano con una breve anteprima fornita dalla trasmissione stessa, come i plichi elettorali sigillata che provengono dall’estero raggiungono qualche giorno prima del voto l’aeroporto di Roma Fiumicino per poi essere trasportati verso il “fortino” o “bunker” divenuto famoso domenica scorsa a Castelnuovo di Porto. Sono in pratica dei capannoni della Protezione Civile sulla Prenestina vicino a Roma; lo spoglio è stato effettuato in quel luogo davanti alla massima sicurezza di forze dell’ordine e rappresentanti di lista. Ma è andato davvero tutto per il verso giusto? Filippo Roma ha indagato e questa sera vedremo come, ad esempio, «prima di scrutinare la scheda contenuta all’interno di una busta anonima, occorre verificare con i registri elettorali il codice dell’elettore riportato su un tagliando. Se il numero è già stato spuntato o presenta altre anomalie, il voto deve essere annullato senza essere scrutinato», riporta il comunicato de Le Iene. Spoglio corretto e senza brogli? Questa sera tutti i “risultati”…



Il referendum con voto all’estero degli italiani ha evidenziato come il No non sia stato “toccato” dall’esito, che ha visto tra l’altro trionfare il Sì fuori dai nostri confini ma con un risultato che non ha inciso sul computo finale del referendum. A Le Iene si torna sul caso dei brogli che per mesi è stato paventato dalle opposizioni: prima le modalità molto confuse di presentazione del proprio voto con l’iscrizione all’Aire che ha evidenziato molte pecche di organizzazione. Poi la lettera di Renzi per invitare al Sì che ha suscitato molte critiche da parte del fronte del No, e poi lo scrutinio che a Castelnuovo di Porto ha evidenziato ben più di un dubbio, come mostrerà Filippo Roma questa sera nel suo servizio. Tante le polemiche anche domenica durante lo spoglio, come riporta il consigliere regionale M5s del Lazio, Davide Barillari, che ha dichiarato a Intelligo news:  “I nostri nomi sono stati messi in una lista sbagliata. Per due ore hanno fatto quello che volevano. Nel periodo di tempo in cui non c’eravamo non sapremo mai cosa è accaduto”. Ha vinto il No, ma per le prossime elezioni si cercherà di comprendere come davvero far funzionare alla perfezione un voto all’estero che sembra sempre più “complicato”.

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