Interessante il dato che dagli ultimi sondaggi elettorali e politici prodotti da Euromedia Research riguarda ad un appuntamento che già nelle scorse settimane ha resto una partita locale in un grande evento di rilevanza nazionale, le elezioni amministrative a Milano. Dopo le Primarie del Centrosinistra vinte da Giuseppe Sala, il Pd punta dritto a conseguire la successione della poltrona di Pisapia a Palazzo Marino ma secondo i dati prodotti dal sondaggio il risultato non è così scontato come pareva dopo le analisi delle Primarie. Alla domanda “Beppe Sala candidato a Sindaco di Milano sarà in grado di riunire intorno a sé tutto il centrosinistra milanese?”, gli italiani hanno risposto per il 71% bocciando la sua unica candidatura. Risultato a sorpresa, con gli intervistati che per la stragrande maggioranza credono che il centrosinistra presenterà un altro candidato alternativo a Sala perché non raccoglierebbe l’intero elettorato. Sarebbe clamoroso dato che la Primarie assicurano un unico candidato: solo il 17,8% crede nel suo successo e l’11,2% non vuole rispondere o non sa.
Mentre la politica vive un momento critico, i sondaggi elettorali politici riflettono questo momento di caos generale senza però stravolgimenti particolari di posizionamenti tra i partiti. Il ddl Cirinnà cattura tutte le attenzioni del dibattito politico (e anche culturale) con le posizioni assai distanti tra maggioranza e opposizione: ma il Paese che posizione prende rispetto alle scelte dei partiti oggi? Se si dovesse ad esempio votare domani per le elezioni politiche, chi verrebbe premiato in cabina elettorale? Da questo punto d’origine, è partito il sondaggio di Emg Acqua per La7 che vede i seguenti dati pubblicati: il Partito Democratico prende il 32,3%, crescendo rispetto ad una settimana fa, mentre non sale e rimane stazionario il Movimento 5 Stelle, al 26,3%. La Lega Nord rimane il terzo partito nel Paese, con il 15,2%, mentre Forza Italia con Berlusconi non riescono a sfondare e rimangono ancora all’11,7%: al di sotto del 10% troviamo la crescita del Nuovo Centrodestra – durante la discussione sui temi etici evidentemente è riuscito a recuperare qualche consenso – al 3,1%, mentre Fratelli d’Italia rimane al 5,2%, con Sinistra Italia al 3,7%. Il dato dell’astensione è ancora mostruoso, con il 39% che farebbe ancora vincere il partito del non-voto.