Mentre si vanno definendo i candidati dei vari partiti politici in vista delle elezioni amministrative che vedranno il rinnovo in tre grandi ed importanti comuni come quello di Roma, Milano e Napoli, i sondaggi politici delle ultime ore dipingono uno scenario che vede in risalita il Partito Democratico ai danni di M5S e della Lega Nord che arretrano. Complici anche i buoni risultati ottenuti con il Jobs Act, il Partito di Renzi secondo il sondaggio della Ixè per la trasmissione Agorà sarebbe al 33,9% con un rialzo in una sola settimana dello 0,6%. Alle spalle del Pd c’è sempre il M5S che però scende al 24,4% (-0,5%) e quindi la Lega Nord con il 13,8% cedendo lo 0,2% mentre Forza Italia si attesta sull’11,8% con un piccolo rialzo dello 0,1%. Bene Sinistra Italiana al 5,1% con un +0,3%.
Si avvicinano le elezioni comunali e i sondaggi elettorali politici si fanno più pressanti per dare ai vari partiti il polso della situazione attuale a livello sia nazionale che locale: in questo interessante sondaggio pubblicato da Ipsos per diMartedì viene chiesto però agli italiani un elemento alternativo al solito, infatti non viene domandato per quale partito o lista porrebbe la scelta in cabina elettorale, bensì se la scelta cadrà sul partito o sul candidato. La domanda era posta in questi termini: “Alle prossime elezioni per il sindaco lei voterà il candidato espresso dal partito a lei più vicino o voterà il candidato che le piace di più, al di là dello schieramento che lo esprime?”. E la risposta a livello locale stupisce, rimandando ad una vecchia e sembra ancora attuale legge: nei comuni valgono ancora le persone, la scelta punta dritto su chi viene conosciuto/stimato nella città e meno l’indicazione di partito. Il 46% infatti sceglie colui che ispira di più come persona o come programma, mentre solo il 20% voterebbe il candidato proposto dal partito, a prescindere dalla persona e dalla, talvolta, competenza e conoscenza del luogo in cui si candida come sindaco.
Crescerebbero i consensi per il Partito Democratico e per il Movimento 5 Stelle se alle prossime elezioni i partiti di Destra si presentassero in una lista unica. E’ questo il risultato degli ultimi sondaggi politici elettorali 2016 realizzati da Scenari Politici – Winpoll per Winpoll Srls e pubblicati su Scenari Politici.com. Agli elettori è stato chiesto di indicare quale lista voterebbero alla Camera dei Deputati se oggi fossero chiamati a votare per le elezioni politiche. La stessa domanda è stata posta prima mettendo il campione di fronte ai singoli partiti e poi di fronte al listone di Centrodestra formato da Lega Nord, Forza Italia e Fratelli D’Italia. In entrambi i casi gli italiani hanno espresso maggiori consensi per il Pd: il Partito Democratico ha ricevuto il 33,2% delle preferenze nel caso di ipotesi di elezioni in cui tutti i partiti si presentino singolarmente, mentre è salito al 34,9% nel caso di un listone di Centrodestra. Stessa sorte per il M5S che nella prima ipotesi ha preso il 23,7% e nel secondo caso il 24,4%. E infatti i tre partiti di Centrodestra, se si presentassero singolarmente al voto, riceverebbero: Lega Nord il 13,5%, Forza Italia il 9,60%, Fratelli d’Italia il 5,70%. La somma fa 28,8%, percentuale superiore a quella del listone che raggiungerebbe solo il 27,6%.