In una intervista pubblicata dal sito zenit.org, l’ex segretario di Rifondazione comunista, oggi presidente del rinato Partito comunista da lui stesso fondato, Marco Rizzo, parla tra le altre cose del ddl Cirinnà, definendolo “un’arma di distrazione di massa per distogliere l’attenzione dal massacro sociale ai danni dei lavoratori”. Il ddl Cirinnà, dice ancora, “è una esigenza artificiale, creata per non far pensare al popolo ai problemi reali come il lavoro, le pensioni, la disoccupazione”.Una legge, dice ancora, “paradigma della sinistra europea alla Tsipras nella quale non mi riconosco”: “La sinistra è oggi una costola del capitalismo, che crea false esigenze e contrapposizioni ingannevoli: il problema non è tra omosessuale ed eterosessuale, bensì tra gay povero e gay ricco. Quest’ultimo rimane un privilegiato alle spalle del primo”. Rizzo è anche del tutto contrario alla pratica dell’utero in affitto che definisce mercificazione, una sottrazione di figlio a una donna che lo porta in grembo nove mesi, e una anticipazione dell’eugenetica: “alcune coppie persino scelgono le caratteristiche fisiche del bambino: il colore degli occhi, dei capelli, l’altezza… Così si arriva all’eugenetica, alle teorie del dottor Mengele. Trovo tutto ciò abominevole prima ancora che una forma di sfruttamento del ricco sul povero”.