Continua il dibattito politico sulla norma sulla stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner, all’interno del ddl Cirinnà sulle unioni civili. I senatori di Area popolare Maurizio Sacconi e Nico D’Ascola dichiarano secondo quanto riportato sul sito dell’agenzia di stampa Ansa che “è in atto un tentativo di risolvere il nodo divisivo della genitorialità omosessuale attraverso la solita giurisprudenza creativa. Ancor più grave sarebbe, se vera, la posizione della avvocatura dello Stato, la quale riterrebbe inammissibile il giudizio di costituzionalità sulle adozioni omosessuali richiesto da un tribunale dei minori perché esse sarebbero già consentite dal vigente ordinamento. L’avvocatura sposerebbe così la giurisprudenza minoritaria utilizzando, secondo resoconti virgolettati dell’informazione, argomenti critici verso i pregiudizi ostili alla genitorialità omosessuale presenti nella società. Considerazioni che possono essere svolte nelle mura domestiche ma non negli atti dell’avvocatura che opera in nome e per conto dello Stato in base alle indicazioni del Governo, la cui neutralità sull’argomento è stata più volte ribadita. Urge chiarimento politico e istituzionale”.



Dice no il presidente del Pd Matteo Orfini allo stralcio della norma sulla stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner, all’interno del ddl Cirinnà sulle unioni civili in discussione in aula in questi giorni. Il presidente del Pd dichiara che si cercherà “di trovare un modo di approvarla il prima possibile”, continuando “a sperare che qualcuno si ravveda”. Proprio oggi invece il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha ribadito il suo no alla stepchild adoption. In un’intervista mandata in onda da Rainews24 Lorenzin ha infatti affermato: “Spero che ci sia la possibilità di votare e che ciascuno voti secondo coscienza. L’articolo 5 apre alla maternità surrogata e all’utero in affitto e questa norma non va votata. Per i bambini già nati dall’utero in affitto esiste l’adozione speciale”. 



Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, torna oggi sul dibattito sulla legge sulle unioni civili, il ddl Cirinnà. Con un tweet in cui dice: “Contro utero in affitto sanzione amministrativa inutile. Deve essere reato penale con inadottabilità. O stralcio #stepchild @repubblicait”(clicca qui per leggere i commenti). Continua infatti il dibattito su una legge molto discussa in esame in aula. Il testo tornerà all’esame dell’aula il prossimo mercoledì 24 febbraio. In questi giorni sono stati vari gli scontri tra i partiti, soprattutto riguardo la stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner. Su questo punto, nel messaggio su Twitter, il ministro Lorenzin sostiene lo stralcio della norma. Lorenzin affronta anche il tema dell’utero in affito, anche se non riguarda il tema della legge sulle unioni civili: di recente infatti il ministro ha firmato la Carta di Parigi, un documento proposto dalle femministe contro a questa tecnica, che prevede che una donna porti avanti una gravidanza per conto di altri. 



Si chiude una settimana per le unioni civili e il ddl Cirinnà che dovrebbe normarle da incubo: un voto che si aspettava difficile si è rivelato un’autentica bagarre con tanto di fratture interne ai vari partiti e tra il mondo dell’associazionismo LGBT e il Movimento 5 Stelle che invece di votare il canguro del Pd come promesso ha preferito sfilarsi per concedere il voto in aula la prossima settimana ma probabilmente perdendo la possibilità di avere interno alla legge anche la norma sulle stepchild adoption. I cattolici di contro, quelli nel Pd e anche quelli di Area Popolare (e perché no, anche del M5s), esultano per una prima parte della “battaglia” vinta ma con enormi punti di domanda per i prossimi giorni. Ci sarà un altro canguro con accorso Pd-M5s oppure la forza nel dialogo con la parte laica del Partito Democratico penderà a favore dell’ala cattodem? Nell’attesa fanno certamente rumore le parole di ieri sera del Presidente del Senato Pietro Grasso, molto contestato negli scorsi giorni dalle opposizioni per non aver bloccato l’emendamento Marcucci “super canguro”, e che invece in serata ha spiazzato un po’ tutti con le dichiarazioni rilasciate all’Ansa: «via i canguri? È un ipotesi in campo: sto valutando tutte le ipotesi e tutti gli scenari potevo avere finalmente un fascicolo “umano” di soli 1200 emendamenti al netto delle valutazioni di ammissibilità». Il presidente sta infatti lavorando sulle varie proposte di modifica al testo che tornerà in aula il prossimo mercoledì, 24 febbraio 2016.