Quasi un plebiscito per il premier Matteo Renzi tra gli elettori del Pd. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali politici 2016 infatti è proprio l’attuale segretario del Partito democratico quello preferito rispetto agli ex leader del partito. La rilevazione è stata realizzata da Scenari Politici – Winpoll per l’Huffington Post. Al campione di italiani, elettori del Pd, è stato chiesto “Qual è il Segretario del Partito Democratico che ha preferito?” e la risposta è stata Mattero Renzi per il 59,47%. Al secondo posto, con il 22,78%, si è piazzato Pier Luigi Bersani, che è stato segretario del Partito Democratico dal 2009 al 2013. A seguire Walter Veltroni con l’11,83% : è stato segretario del Partito Democratico dal 2007 al 2009. Poi, con il 2,37%, Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico nel 2009, e infine Guglielmo Epifani, che è stato segretario del Pd nel 2013, con l’1,48%.
Nel panorama politico generale e anche nei sondaggi elettorali politici di questo inizio 2016 troviamo sempre più spesso il dato su alcuni nuovi partiti tra cui evidente spicca quella di Sinistra Italiana: un tentativo nato da alcuni transfughi del Pd, Stefano Fassina in primis, di creare un partito di sinistra che unisca il bacino di Sel e di alcuni “vecchie” di Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani. A 4 mesi dalla formazione il nuovo partito non sembra in grado ancora di decollare e non riesce al momento ad essere un bacino di confluenza di altri piccoli organismi politici di sinistra. Secondo gli ultimi sondaggi di Winpoll il partito di Fassina, che si è riunito ieri a Roma per il primo congresso, il segretario preferito e votato dagli intervistati del sondaggio è Nicola Fratoianni, di formazione Sinistra Ecologia e Libertà, e già candidato numero 1 a diventare il segretario o leader di SI; viene bocciato Nichi Vendola che con il 11,5% dei consensi perde terreno da Fratoianni, al 23,08%. A seguire troviamo l’ideatore del partito, Stefano Fassina, al 15,38% che evidentemente non convince appieno gli italiani intervistati, e in quarta posizione troviamo D’Attorre, al 13,4%. A bene vedere il dato prodotto, scopriamo in realtà che il reale vincitore di questa ipotetica scelta del segretario sarebbe… un mister X; è infatti l’opzione “nessuno di questi” che con il 29,8% esprime quando si temeva alla vigilia di questo nuovo partito. Creare una nuova formazione oggi, nel 2016, senza un vero leader carismatico che trascini voti dal nulla è molto, molto complesso riuscire a sopravvivere nel mare della maggioranza politica.
I sondaggi politici elettorali in questo 2016 assumono ancora più rilevanza del solito in vista delle ormai prossime consultazioni amministrative in molte città italiane. A livello nazionale, secondo quanto riferito da Bidimedia, bisogna segnalare l’allargamento della forbice tra il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle. Se nel mese di gennaio la differenza tra il partito di Matteo Renzi e quello fondato da Beppe Grillo era del 5,3% (Pd 31,8%, M5S 26,5%), la media dei sondaggi di febbraio attesta il Partito Democratco al 32,8% contro il 25,1% dei pentastellati. Il partito del premier guadagna dunque un punto percentuale, al netto dell’impasse sulle unioni civile scaturito proprio dal passo indietro dei grillini, che sembrano aver pagato in termini di consenso la scelta dei loro parlamentari. Nel centrodestra rispetto a gennaio bisogna segnalare invece la crescita di Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi passa dal 10,9% all’11,2%, rosicchiando elettori probabilmente alla Lega Nord dell’alleato Salvini, che nello stesso periodo fa registrare un lieve calo dal 15,1% al 14,9%.