Annalisa Bernabei, giovane studentessa di Ingegneria Edile – Architettura, è da poco diventata a tutti gli effetti una politica romana appartenente al Movimento 5 Stelle: votata e candidata per le “comunarie” di Roma in corso oggi fino alle ore 19, all’ultimo si è ritirata, ma facciamo un passo indietro e vediamo prima il suo profilo particolare. Il suo nome, infatti, è stato ripetuto molto frequentemente nell’ultimo periodo in quanto appartenente al gruppo dei sei canditati per il titolo di nuovo sindaco della città di Roma. Almeno fino a questa mattina. La sua carriera politica, infatti, oggi stesso ha intrapreso una strada diversa da quella di partenza, compiendo una piccola deviazione che ha modificato la posizione della Bernabei nel panorama politico romano. La studentessa, infatti, ha deciso di ritirare la sua candidatura alla carica di sindaco e di lasciar spazio agli altri cinque candidati dello stesso movimento, Marcello De Vito, Paolo Ferrara, Virginia Raggi, Enrico Stefano e Teresa Zotta. Questi, nei prossimi giorni, dovranno sfidarsi tra di loro alle “primarie telematiche” che si terranno sul blog di Beppe Grillo. La Bernabei, intanto, si limiterà a sostenere quelli che fino a qualche ora fa erano suoi rivali e a concorrere autonomamente per la carica di consigliere, così da partecipare, almeno in parte, alle operazioni di risanamento fisico e morale della città di Roma. A sostenerla durante tutta la campagna elettorale, seppure non andata totalmente a buon fine in qualità papabile sindaco, Annalisa ha avuto accanto a sé non solo amici, conoscenti e parenti, ma anche e soprattutto un consistente gruppo di studenti romani che, conoscendola personalmente o semplicemente identificandosi in lei per la sua giovane età e per il ruolo ricoperto in ambito universitario, le hanno dimostrato in diverse occasioni il loro affetto, indicandola come la persona più adatta per dare una svolta decisiva alla situazione disastrosa che caratterizza la città di Roma. Non a caso, la pentastellata Bernabei ha più volte ringraziato, durante la campagna elettorale, i suoi sostenitori, definiti da lei stessa numerosi e calorosi, usando il mezzo Facebook. La ragazza interpreta il Movimento 5 Stelle come una vera opportunità di rinascita e di crescita per il Paese, prima ancora che per la sua città, perchè è l’unico partito in grado di portare la politica nelle case dei cittadini senza rovinarne l’atmosfera e di condurre i cittadini all’interno politica in modo retto e onesto. Nonostante la sua fiducia nei confronti del partito, caratteristica che l’ha condotta rapidamente nella rosa dei sei candidati, non si può dire che i militanti sui gruppi distribuiti sui social network per discutere apertamente a proposito delle comunarie romane siano dalla sua parte. Alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle, infatti, l’hanno pubblicamente accusata sin da subito di non essere mai stata particolarmente presente nel partito, preferendo la Zatta, sua rivale, indicata, al contrario, partecipante attiva delle vicende politiche che hanno vivacizzato il comune di Roma negli ultimi tempi. La polemica è divampata, addirittura, nell’insinuazione di una provenienza “dubbia” dei suoi 170 voti se li si relazionano alla sua attività nel partito, impossibile da tracciare per via dell’assenza di un curriculum attivista.
Il motivo della sua ascesa nel panorama della politica romana e, di conseguenza, nazionale è l’intenzione di portare un cambiamento nella sua città, di porre fine al degrado in cui versa la capitale sotto gli occhi di tutti, turisti compresi. L’articolo del New York Times dello scorso luglio, interamente dedicato all’argomento, l’ha profondamente ferita, in quanto cittadina di quel luogo che un tempo era “caput mundi”, sebbene sia consapevole della veridicità di quanto affermato. Con la sua candidatura vuole fare qualcosa di concreto per la sua Roma. Sono stati tanti i politici che si sono succeduti, promettendo cambiamenti, che, però, non hanno mai concretizzato quanto usato come arma durante la campagna elettorale. Annalisa, invece, si pone l’obiettivo di rappresentare i giovani in una città che vuole rinascere dalle sue ceneri, che ha toccato il fondo e sta cercando faticosamente di risalire, nonostante la situazione terribile che continua a caratterizzarla. E’ questo il suo messaggio, la sua intenzione, quella di ridare a Roma lo splendore che la identificava fino a non molto tempo fa, quella bellezza che l’ha sempre fatta amare da italiani e stranieri, residenti e turisti, e che l’ha resa famosa nel mondo come il gioiello più brillante della nostra penisola. Annalisa ha sempre affermato di voler fare la differenza, di voler essere diversa da tutti coloro che l’hanno preceduta. Loro avevano a cuore la propria ricchezza, Annalisa, da romana che ama la sua città, ha a cuore la ricchezza di Roma e la sua rinascita, collegata anche alla rinascita morale dei cittadini che si sentono sempre meno parte di un posto rifiutato e abbandonato.



Il motivo della rinuncia di Annalisa Bernabei all’ipotetica carica di sindaco di Roma per il M5s, è stato indicato, in tempi brevissimi rispetto alla decisione, dalla studentessa stessa su Facebook. Dopo un doveroso ringraziamento a sostenitori interni ed esterni al Movimento 5 Stelle, la ragazza ha sentito la necessità e l’obbligo di spiegare come mai ha deciso improvvisamente di fare retromarcia e di limitarsi all’ambito dei consiglieri comunali. Annalisa precisa di aver riflettuto a lungo e di aver deciso di mettersi da parte per lasciare spazio agli altri candidati, proprio in virtù di quello che i militanti sottolineavano con tanto vigore: gli altri hanno fatto tanto per la città, molto prima del suo arrivo nel gruppo. Saranno loro a concorrere per la carica di primo cittadino, aggiunge Annalisa, perchè lo meritano di più. Nonostante questo la pentastellata ha tenuto a precisare che non intende ritirarsi dietro le quinte. Al contrario, il suo percorso politico continuerà, auspicabilmente affiancando il nuovo sindaco del Movimento 5 Stelle, se i cittadini si renderanno conto che il partito rappresenta la più valida alternativa per ricostruire, almeno moralmente, la città di Roma. Il suo obiettivo è quello di aiutare la nuova giunta comunale a rimediare agli scempi in cui la politica romana ha gettato la capitale d’Italia e, sempre nello stesso post, ha chiesto comunque ai suoi sostenitori di non abbandonarla, di starle vicino e di sostenerla con il loro voto quando arriverà il momento opportuno. A questo punto anche Annalisa, pur essendo aspirante consigliera, è tornata dalla parte degli elettori e si è detta pronta a sostenere i suoi colleghi sicuramente più meritevoli di lei nel proseguimento della loro corsa al Comune di Roma.

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