Partite le comunarie del M5s per sindaco di Roma, e Teresa Zotta è una dei 5 candidati in lizza per il posto da candidato unico: dalle 10 alle 19 di oggi sono aperte le comunarie per il secondo e decisivo round. Si sono concluse da pochi giorni le votazioni online per la prima fase delle comunarie per Roma, con le quali il Movimento 5 Stelle sceglierà infine il suo candidato alla carica di sindaco della capitale. A questa prima fase hanno partecipato 3272 iscritti certificati, i quali hanno portato alla formazione di una griglia composta da sei aspiranti. I sei candidati rimasti sono Marcello De Vito, Teresa Zotta, Annalisa Bernabei, Enrico Stefano, Paolo Ferrara e Virginia Raggi. Teresa Zotta è già nota alla scena politica capitolina per essere stata candidata per la presidenza del Municipio Roma XV nel 2013. Nata a Tricarico, in provincia di Matera, il primo giorno di febbraio del 1951, ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza a Taranto, ove lavorava il padre, capotreno delle Ferrovie statali. Proprio nella città pugliese ha studiato sino alla maturità, per poi trasferirsi a Roma nel 1968 per portare avanti gli studi universitari. Ha quindi conseguito la laurea in materie letterarie e latino nel 1973, a pieni voti, una scelta ispirata proprio dai familiari, nonostante la sua volontà di iscriversi a Medicina. Nei mesi successivi ha quindi iniziato il cammino per poi diventare docente, proprio nell’ambito del sistema scolastico romano. Da quel momento ha iniziato un complicato periodo di precariato, nel corso del quale ha svolto la sua funzione in una lunga serie di istituti scolastici dell’hinterland romano e della stessa capitale. A partire dal 1986 è stata quindi immessa in ruolo, presso lo storico Liceo Classico Mameli, ove quattro anni più tardi ha assunto la funzione di collaboratrice del preside e vicepreside, detenuto sino al 2009, anno in cui ha maturato il diritto di andare in pensione. Dal 2011 è entrata nella Commissione nel Concorso per sottufficiali dei Carabinieri, presso la scuola modenese. 



Nella sua dichiarazione di intenti elaborata in vista della seconda tornata, quella che dovrà scegliere il candidato ufficiale, Teresa Zotta ha voluto ribadire con grande forza la sua decisa volontà di incarnare al meglio i principi fondanti del Movimento 5 Stelle, ovvero il fungere da tramite tra la volontà dei cittadini e le istituzioni, facendo da vero e proprio portavoce dei primi in quella logica di democrazia partecipata cui del resto si sono dichiarati fedeli anche gli altri cinque candidati. Al momento non si sa invece nulla riguardo al suo programma nel caso diventasse primo cittadino, il quale sarà sicuramente elaborato in un secondo momento ove la sua speranza venisse a concretizzarsi.Nel corso della sua attività di consigliere municipale, si è interessata in particolare dell’inquinamento da smog elettromagnetico a Cesano, e a quello provocato dalle scorie nucleari dell’Enea, a Casaccia. In questo quadro è stata protagonista di una furibonda polemica per l’antenna di Via Leonessa, accusando in maniera molto risoluta il municipio Roma XV di aver taciuto sulla questione.Anche la questione della galleria che dalla statale Flaminia sbuca su Via della Villa di Livia, il cui passaggio è necessario per chi vuole andare al cimitero di Prima Porta, ma reso estremamente difficoltoso da veri e propri cumuli di spazzatura, pneumatici, materassi, suppellettili ed elettrodomestici abbandonati, è stata da lei affrontata nel corso della sua esperienza amministrativa.Inoltre ha appoggiato la lotta del padre di Marta Russo, la studentessa uccisa alla Sapienza, tesa a mantenere in una condizione di minimo decoro il parco di Via Bellagio, portata avanti minacciando peraltro di far ritirare la targa intitolata alla figlia apposta sul luogo. Si è poi fatta notare per la polemica contro Mensa metri Zero a Labaro, dovuta in particolare al fatto che l’iniziativa non era passata precedentemente al vaglio della Commissione Commercio, e alla procedura ritenuta poco trasparente relativa alla scelta della ditta incaricata della fornitura dei pasti. 



Insieme a Sara Poletto, del Partito Democratico, ha poi lavorato per la stesura del regolamento che ha reso possibile la Consulta dei Comitati di Quartiere, grazie al quale i Comitati iscritti all’albo hanno avuto la possibilità di trasformarsi in parte attiva nel processo teso a condividere con le istituzioni le problematiche del territorio e proporre soluzioni al fine di risolverle. Nel corso di un’intervista rilasciata a pochi mesi dalla sua elezione, Teresa Zotta ha inoltre voluto denunciare il suo sconcerto per alcuni aspetti della vita politica all’interno del consiglio municipale Roma XV, in particolare la delusione per risultati operativi al di sotto delle aspettative e il fastidio per le lungaggini burocratiche. Oltre allo sconcerto per pratiche consociative che pure non dovrebbero esistere, considerato che il risultato scaturito dalle urne era stato abbastanza chiaro, indicando vincitori e sconfitti chiamati come tali a rispettare il loro ruolo.

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