Basarsi solo sui sondaggi elettorali per i politici non è mai saggio, confidare solo sui dati senza riscontri reali è pericoloso: eppure alcune rilevazioni che stanno uscendo in questo periodo offrono importanti spunti di comprensione di dove il Paese stia andando e di che polso della situazione è in atto. Con le ultime rilevazioni di Winpoll pubblicate su Huffington Post probabilmente il range è troppo ampio rispetto alla media delle ultime settimane, eppure ci sono due dati che ritornano come costante: il Pd è il primo partito ma soprattutto il Movimento Cinque Stelle non riesce più a recuperare terreno e ora sembra in uno stallo politico dettato anche dalle ultime vicende interne per via della legge sulle unioni civili (dissidio Grillo-base del movimento). Pd viene dato infatti al 32% mentre i grillini rimangono al 23%, rimanendo indietro di 9 punti. Ripetiamo, forse un po’ troppi ma comunque importanti come allarme per gli analisi M5s; secondo punto ricorrente è la non-crescita della Lega Nord. Da mesi è fissa al 15-16% e da lì sembra non muoversi, che si svanito l’effetto Salvini o semplicemente conquistare metà paese non è come averlo tutto? Forza Italia ancora in crisi, al 9,8%, mentre cresce Fratelli d’Italia al 5,7%, con stazionaria Sinistra Italiana al 4,5% e Area Popolare al 2,9%. Le Primarie di Milano vinte da Sala hanno confermato che i sondaggi non sono tutto ma alla fine difficilmente sbagliano di molto: sarà così anche per la partita nazionale?