Le schizofreniche primarie del Pd a Napoli vedono, in pratica come a Roma, simili dinamiche di scontro interno al Partito Democratico prima di tutto ma anche nel centrosinistra in generale. Parla la favorita di queste primarie, quella Valeria Valente, deputata dem, che potrebbe diventare domenica 6 marzo la candidata unica a sindaco della città partenopea per il centrosinistra. La Valente però, stizzita dai continui attacchi della controparte politica all’interno del suo partito, dichiara così ieri nel suo intervento dal palco del Teatro Piccolo di Fuorigrotta: «È giusto che Napoli pensi di sfidare de Magisteri, Lettieri e i 5 Stelle tornando ai protagonisti politici di 20 anni fa? Io credo di no, il Pd sta puntando su una nuova classe dirigente, sta dicendo che non è vero che una nuova classe dirigente non c’è». Rispondendo poi alle accuse di Bassolino, oppositore e sfidante numero 1 per la conquista delle primarie, afferma che di non essere assolutamente la candidata dell’apparato, ma che anzi “vi è la necessità e l’importanza della vicinanza con la base, del radicamento del territorio, e nello stesso tempo della volontà dei Democratici di mettere in atto un ricambio generazionale di leader e candidati, senza giochi di palazzo”.



A pochi giorni dal voto per le Primarie del Pd a Napoli, parla uno dei 4 candidati del centrosinistra, Antonio Marfella, esprimendo tutto lo schietto giudizio sull’attuale condizione della città partenopea, dopo anni di amministrazione del centrosinistra. Il candidato del Psi commenta sul suo blog sul Fatto Quotidiano la sua terra, citando anche Caravaggio: «Esattamete come la Napoli spagnola dipinta dal “profeta” Caravaggio nel 1607, ci stiamo avviando verso un disastro epocale e continuano a danzare e a fare politica su pacchetti di voti e clientele, senza minimamente affrontare con visione profetica e coraggio il futuro prossime alle porte: droghe, rifiuti speciali, degrado socio economico e lavoro in schiavitù senza dignità». Parole durissime quelle che Marfella lancia a vari obiettivi, tra cui forse proprio il sistema di potere di Bassolino, principale antagonista nella corsa a sindaco di Napoli per le primarie Pd. Marcella auspica un confronto diretto con gli altri candidati per richiamare tutti questi problemi reali esistenti: «troppo soffriamo e paghiamo ogni giorno la politica delle lobby e delle clientele: dobbiamo confrontarci e risolvere insieme questi problemi, lo dobbiamo a Napoli».

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