Negli ultimi sondaggi elettorali e politici prodotti in questi ultimi giorni vi è una novità che riguarda una possibile scelta del governo italiano che potrebbe avere numerose rilevanze tra gli elettori dei vari partiti: con la crisi terrorismo sempre più alta, la presenza in Libia dell’Isis è sempre più sotto pericolo per l’intera comunità europea. Si fa dunque sempre più alta la possibilità di un eventuale intervento armato in Libia, non solo a livello europeo o mondiale ma anche italiano: il Governo finora ha sempre smentito con fermezza l’ipotesi, ma gli italiani cosa ne pensano? Ecco i dati del sondaggio di Winpoll che prova ad inquadrare la situazione: il 58,8% degli intervistati si dice contrario all’intervento, mentre il 30,7% è favorevole e il 10,9%. Per quanto riguarda alle scelte dei vari elettori per i partiti, quelli della Lega sono i più interventisti assieme a Forza Italia (41,4% e 41,8%), mentre i già contrari alla discesa in guerra sono gli elettori del Movimento 5 Stelle, che per l’85% sono del tutto contrari.
Nuovo sondaggio, nuovo appuntamento con la rubrica che tasta il polso politico della nazione. Dando un’occhiata alle intenzioni di voto degli italiani riguardo alle macro correnti, in questo caso fotografate di sondaggi di Eumetra Monterosa Srl per ‘Il Giornale’, scopriamo che gli intervistati, interpellati prendendo in considerazione un significativo campione statistico di 800 contatti, scelti per tipologia rappresentativa, hanno privilegiato la risposta classica responsabile di molte astensioni dal voto. Se secondo il sondaggio ben il 24% infatti, si sono divisi fra i due opposti in eguali misura, sinistra e destra (12% e 12%), ben il 51% ha risposto con una delle seguenti formule: “di nessuno/sono tutti uguali/apartitico/fuori dalla Politica”. Per quanto riguarda la considerazione di cui sopra, la sempre maggiore astensione degli italiani dalle votazioni, maggiormente significativa è la risposta “sono tutti uguali”. Proseguendo poi nella lettura dei sondaggi, analizzando delle risposte dei meno indecisi/delusi, scopriamo che un ulteriore 11% sceglie come appartenenza il centro sinistra, mentre solo il 4% si riconosce nelle ideologie di centro destra. Rimane un 5% che sceglie il centro come punto di riferimento per le proprie idee politiche e un ulteriore 5% che non sa, e si aggiunge idealmente al 51% di quelli che non si riconoscono per motivi vari in nessuna corrente politica attuale.