Sarà Nando Marino il candidato sindaco del Pd alle elezioni comunali 2016 a Brindisi. A presentarlo è stato ieri il presidente della Regione Puglia e segretario del Pd, Michele Emiliano, che come riporta il Corriere del Mezzogiorno, ha dichiarato: “E’ un compito difficile, durissimo, che cambia completamente la vita. Dal giorno dopo neanche i tuoi parenti più stretti ti guardano come prima. Sei il candidato sindaco, poi il sindaco e ti devi occupare di tutti gli altri. Questo processo inizia oggi con la candidatura”. Nando Marino è un imprenditore e presidente della Legabasket, oltre che dell’Enel Basket Brindisi: ha annunciato, in caso di elezione, di voler lasciare tanto la presidenza dell’Enel Basket, pur restandone socio, tanto quella della Lega, a scadenza del mandato. “Ho accettato questa candidatura – ha detto Marino – perché sono uno sportivo e sono un incosciente. Me lo ha chiesto Emiliano, amo questa città”.
E’ polemica politica sulla data delle elezioni comunali 2016. Ancora non è stata comunicata ufficialmente dal governo ma si ipotizza che possa essere il prossimo 5 giugno. Una ipotesi questa che però divide già le forze politiche tra chi è a favore e chi è contrario. Dopo la riserva sciolta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano su questa data, Stefano Parisi, candidato sindaco di Milano per il Centrodestra dichiara all’agenzia di stampa Adnkronos, come riportato dal Tempo: “L’ipotesi del 5 giugno come data per il voto amministrativo favorirebbe l’astensionismo. Il nostro compito è invece quello di promuovere la partecipazione democratica. La data non va bene perché è troppo avanzata e rientra nel ponte del 2 giugno, mentre si dovrebbe votare a scuole aperte. Il nostro obiettivo, quello di tutta la politica, deve essere quello di riportare le persone al voto. Mi auguro che il governo decida in questo senso”.
Forse ci siamo, con le elezioni comunali 2016 che si terranno tra pochi mesi, fino a ieri ancora mancava la data per le amministrative che segneranno una parte importante della situazione politica attuale e non saranno solo una indicazione di voto locale, ma un vero test per governo e opposizioni nazionali. Ebbene, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, scioglie gli indugi e annuncia a mezzo stampa il 5 giugno come possibile data del voto per le Comunali 2016, dichiarando anche la proposta inoltrata al premier Renzi e a tutto l’esecutivo. Ricordiamo che le elezioni si devono tenere tra il 15 maggio e il 15 giugno, per legge, e la comuncajozne della data deve arrivare entro il 55esimo giorno antecedente alla data medesima, ovvero il prossimo 11 aprile. «Aspetto il rientro del presidente del Consiglio dagli Stati Uniti per valutare insieme a lui la data delle elezioni, ma io proporrò il 5 giugno», e giù immediate le polemiche. Le opposizioni insorgono per la scelta di una data che potrebbe sovrapporsi coni ponte del 2 giugno (un giovedì): «la data del 5 giugno è infame perché cade nel mezzo di un ponte, se il governo sceglie questa data è perché non vuole mandare la gente a votare, perché Renzi ha paura di andare a votare e di perdere e punta all’astensionismo», dichiara Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia. Lo stesso Alfano ha replicato, “stiamo valutando tutte le ipotesi e di escludere alcune date per rispetto a festività religiose”, con il 12 giugno quindi bocciato per la presenza della festa ebraica dello Shavuot, la festa delle Settimane, “il 2 giugno comunque è un giovedì, non credo che milioni di italiani non andranno a votare perché fanno una vacanza con cinque pernottamenti. Altro che ponte, sarebbe una vacanza che segnerebbe la fine della crisi per l’Italia”, afferma con ironia il Ministro dell’interno. 5 giugno come primo turno, 19 per possibile ballottaggio: ci sarà l’ok dell’intero esecutivo? Polemiche non finiscono, intanto i vari partiti si preparano al voto per 1300 poltrone, un election day che vedrà le maggiori città italiane, come Milano, Roma, Napoli e Torino.