Dopo le dimissioni di Ignazio Marino, i partiti si sono dati da fare per scegliere da subito il candidato giusto per le prossime elezioni da Sindaco della capitale. I nomi in lista che si sono rincorsi sono stati diversi, ma a suscitare qualche perplessità è stata la proposta di Sala come Sindaco di Milano per il PD. Le primarie nel capoluogo lombardo hanno fatto discutere per l’alta affluenza di asiatici, cosa non realizzabile a Roma poiché le associazioni cinesi non sono riuscite a orientare i propri connazionali verso il candidato prescelto dal Partito Democratico, di conseguenza non viene garantita una copiosa affluenza di elettori per le primarie del PD di domenica.
Oggi dalle ore 8.00 alle ore 22.00, in 15 municipi di Roma saranno messi a disposizione 190 gazebo per scegliere il candidato per le prossime elezioni comunali del centrosinistra. Sono in sei ad ambire alla poltrona di Sindaco della capitale. Per il PD sono: Roberto Giacchetti. Ha cominciato il suo tour elettorale viaggiando in incognito sulla tratta Roma-Lido. Ha ascoltato i cittadini romani che si lamentano di una città che sta cadendo a pezzi. Il politico invita a non compiangersi addosso ma di trovare la voglia di ricominciare a cambiare le cose sostenendo la sua candidatura. Roberto Morassut vuole restituire a Roma la sua dignità. Stefano Pedica dirige una società di costruzioni e da anni visita i quartieri di Roma. Gianfranco Mascia è un giornalista e portavoce dei Verdi, molto attento all’ecologia. Domenico Rossi è un generale e politico di Centro Democratico, interessato a garantire alla città maggiore sicurezza. Chiara Ferraro si lancia ma in modo provocatorio nella corsa al Campidoglio con la sua disabilità, è una ragazza autistica e con la sua candidatura vuole dare voce ai diritti che spettano alle persone disabili.
Oggi, dalle 8.00 alle 22.00 è possibile andare in uno dei 190 gazebo allestiti in tutta Roma ed esprimere la preferenza del proprio candidato del centrosinistra. Prima di votare occorre presentare un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Bisogna apporre la propria firma sulle “Linee guida del centrosinistra per Roma” e versare due euro per concorrere alle spese organizzative. Quali sono i vantaggi del voto? Si sceglie quale candidato presentare per le prossime elezioni comunali a Roma e poi nel rispetto della privacy, si viene inseriti “nell’albo degli elettori e delle elettrici del centrosinistra romano”.
Andare a votare nelle Primarie non è obbligatorio, ma chi fosse interessato può farlo liberamente se è iscritto nelle liste elettorali del Comune, se si è cittadini stranieri residenti a Roma e giovani residenti nella capitale purché entro il 6 marzo 2016 abbiano compiuto 16 anni di età. Gli stranieri e i minorenni per partecipare dovranno iscriversi il sabato fino alle ore 12.00 in una delle sedi prescelte e la domenica dovranno recarsi presso la stessa per esprimere il proprio voto.
Nel programma di Roberto Giacchetti c’è la valorizzazione dei municipi che devono funzionare come “piccoli comuni” e non rimanere degli “inutili carrozzoni”. Il candidato Sindaco punta sulla messa in funzione della linea tranviaria, rimettere in piedi le opere incompiute, garantire ai romani servizi più efficienti e migliorare la vita nei quartieri. Stefano Pedica da anni denuncia i malesseri dei quartieri romani. Ha combattuto contro Alemanno e i parenti impiegati all’Atac. La sua campagna elettorale è incentrata sul problema delle case e dei mezzi pubblici poco efficienti. Domenico Rossi oggi è sottosegretario della Difesa. E’ molto attivo nel sociale e nelle problematiche della gente.
– Nel PD sono molti a sostenere la candidatura di Roberto Giacchetti. Le primarie di domenica 6 marzo sicuramente per il centrosinistra non avranno lo stesso riscontro di quelle del 2013 quando c’è stata un’affluenza di 94 mila elettori. L’esame di Stato per Matteo Renzi non sarà la poltrona al Campidoglio ma le riforme costituzionali. Il Presidente del Consiglio lo ha detto pubblicamente, se perde il referendum lascia la politica. La poltrona di Sindaco a Roma è soltanto un campanello d’allarme che mostra in che misura Matteo Renzi ha l’appoggio degli elettori. L’appuntamento elettorale è in primavera, quando si voterà in 1.351 di cui 25 sono capoluogo.