Francesco Giorgi, vice sindaco uscente del Comune di Grosseto, è uno dei due candidati alle primarie del Partito Democratico nel capoluogo toscano. A luglio dello scorso anno Francesco Giorgi era stato eletto all’unanimità vice segretario regionale del Psi. Il riconoscimento è arrivato durante l’assemblea regionale, svoltasi in Casentino. In vista delle primarie che si svolgeranno domenica 6 marzo a Grosseto, il Partito socialista aveva confermato la sua alleanza con il Partito Democratico e tutti i partiti del centrosinistra in tutti i cinque Comuni della provincia grossetana impegnati nelle primarie. A Grosseto però, il comune toscano più grande chiamato ad effettuare la scelta, il Partito socialista aveva espresso la propria intenzione a presentare una propria candidatura autonoma, individuando proprio in Francesco Giorgi il probabile candidato Sindaco della città. Dopo un iniziale passo indietro nella sua candidatura a primo cittadino nel comune grossetano, Francesco Giorgi ha accettato la sfida e si presenterà alle primarie come candidato sostenuto dal Partito socialista. Il Psi infatti non ha condiviso per Grosseto la scelta della coalizione di centrosinistra, allargata alle liste civiche, di candidare il consigliere comunale uscente Lorenzo Mascagni. I due candidati, intanto, sono pronti a dimostrare alla città che all’interno del Partito Democratico ci si può confrontare all’insegna del rispetto e, pur trovandosi su fronti contrapposti, viaggiare uniti verso l’obiettivo comune delle elezioni regionali. Giorgi e Mascagni si sono incontrati, in privato, per mettere a confronto i loro programmi elettorali, per confrontarsi in maniera democratica davanti ad un buon caffè. L’incontro, non ufficiale, è stato fortemente voluto dai due al di fuori dell’ambiente politico, per valutare insieme e prepararsi ad affrontare la fase del dopo primarie. Dopo un confronto aperto e leale in cui i due si contenderanno davanti agli elettori il ruolo di candidato alle elezioni di primo cittadino infatti, occorrerà trovarsi uniti, indipendentemente dal risultato, e lavorare sodo per prepararsi nel migliore dei modi alle elezioni, quelle vere, che sanciranno il nome del primo cittadino di Grosseto. Occorrerà lavorare perché alle parole che hanno formato una campagna elettorale seguano i fatti, perché le promesse che hanno decretato la vittoria dell’uno o dell’altro non rimangano promesse sulla carta. Anche Francesco Giorgi ha a cuore prima di tutto il benessere dei propri cittadini, la soluzione di problemi troppo a lungo rimandati di una città lasciata troppo spesso da sola. I due programmi non sono poi molto diversi tra loro, così come sono gli stessi gli impegni che i due candidati sono pronti ad assumersi nei confronti dei loro elettori. Basti pensare che inizialmente, quando a febbraio il Partito socialista aveva deciso di appoggiare apertamente la lista di coalizione voluta dal Partito Democratico, aveva indicato proprio in Lorenzo Mascagni il proprio candidato ideale. La successiva scelta di continuare in maniera autonoma la propria corsa, presentando una propria lista, è stata determinata dalle sollecitazioni considerate inopportune ed intervenute nella campagna per le primarie del centrosinistra, gli avvicinamenti non autorizzati ai singoli compagni e alle azioni di disturbo rivolte verso la vita politica del partito. Anche il continuo stillicidio di notizie relative ai contrasti, talvolta furiosi, all’interno delle compagini di altri alleati del centro sinistra ha contribuito notevolmente alle scelte effettuate dal Partito socialista di correre in autonomia in queste primarie. Secondo il Partito socialista l’obiettivo finale da perseguire non deve essere il disturbo verso i singoli componenti di un partito, ma il bene comune del Paese, una scelta condivisa appieno dal suo candidato Francesco Giorgi, pronto a portare avanti questo programma con il massimo impegno.