È giorno di primarie, e a Grossetto si presenta il favorito Paolo Borghi: dalle ore 8.00 alle ore 22.00 i cittadini residenti nel Comune di Grosseto sono chiamati ad esprimere la propria opinione in merito al candidato che avrà il compito di guidare la coalizione di centrosinistra alla consultazione elettorale del prossimo 12 giugno. Ma chi sono i candidati che hanno deciso di prendere parte alle elezioni primarie? Paolo Borghi per l’appunto, Lorenzo Mascagni ed il socialista Francesco Giorgi. Ad onor del vero, è necessario fare presente che inizialmente si trattava di una corsa a due: ad aver aderito alle primarie, infatti, erano stati solo Borghi e Mascagni. L’arrivo di Giorgi, dunque, metterà a dura prova l’elettorato di centrosinistra. Le primarie grossetane sono state un momento di dialogo serrato per i tre candidati che si sono confrontati sui contenuti in molte occasioni. Ovviamente, gli scontri non sono mancati ma, nel complesso, le campagne elettorali dei tre candidati della coalizione di centrosinistra hanno visto protagonista la città di Grosseto ed il suo futuro. Ma vediamo di capire meglio chi è Paolo Borghi e quali sono i suoi punti programmatici. Sviluppo economico e lavoro: sono questi gli obiettivi di Borghi. A suo parere, Grosseto ha estrema necessità di attrarre capitali e risorse per creare nuovi posti di lavoro e fare fronte alla disoccupazione. Borghi, però, non tralascia nulla nel suo programma. Tra le sue priorità c’è anche l’urbanistica.



L’idea di Borghi è di consentire agli imprenditori di poter lavorare con celerità senza dover fare i conti con ostacoli di vario genere. In occasione della campagna elettorale Borghi ha esplicitamente fatto riferimento al canale San Rocco. Borghi si rivolge anche agli agricoltori dimostrandosi favorevole nei confronti della possibilità di edificare utilizzando i volumi dismessi. Tale argomento è stato ampiamente affrontato dal candidato anche in occasione degli incontri con la cittadinanza nelle frazioni del Comune di Grosseto. Paolo Borghi non tralascia neanche il tema della sicurezza che, stando alle sue parole, è uno dei più importanti da affrontare. In occasione di varie interviste, il candidato alle elezioni primarie ha fatto presente che l’attuale amministrazione si è già attivata per mettere in sicurezza la città con i cosiddetti ‘cento occhi elettronici’.



Nel suo programma, però, c’è la volontà di implementare tale rete di controllo con un sistema di meccanizzazione in grado di riconoscere automobili rubate, di individuare situazioni potenzialmente pericolose e di allertare in via preventiva tutti gli operatori. Nelle intenzioni di Borghi, però, c’è anche la volontà di rafforzare la presenza di polizia e carabinieri e degli agenti della polizia municipale al fine di garantire un livello di sicurezza adeguato ai cittadini grossetani. Nell’opinione di Borghi, con tale ricetta i fatti criminosi potrebbero diminuire addirittura del 50% entro il 2018. Insomma, Borghi vuole una Grosseto ancora più sicura e libera dal giogo della paura. Attualmente Vicesindaco, Paolo Borghi si presenta ai grossetani come l’uomo giusto in grado di traghettare la città toscana fuori dalla crisi. A sostegno della sua candidatura, Borghi ha ottenuto più di cinquecento firme tra simpatizzanti, tesserati e cittadini comuni. Nei giorni che lo hanno separato dalle elezioni primarie, Paolo Borghi ha attivato una campagna di ascolto volta ad individuare le criticità percepite dai cittadini grossetani. Secondo il Vicesindaco, pertanto, è a dir poco fondamentale mantenere un filo diretto con la cittadinanza al fine di dare forma ad una sinergia costante finalizzata a garantire a Grosseto un futuro roseo. Per tale ragione, Paolo Borghi ha dato forma ad un punto d’ascolto nel cuore di Grosseto in cui ha incontrato chiunque volesse confrontarsi con lui e tutti coloro che hanno palesato il desiderio di suggerire qualche idea.



Ad aver sostenuto la candidatura di Paolo Borghi è stato anche l’europarlamentare David Sassoli che ha presenziato ad uno degli incontri pubblici del candidato. Dopo aver portato a compimento gli studi, Paolo Borghi ha effettuato il praticantato presso uno studio professionale dall’anno 1995 fino all’anno 1999. In seguito, è diventato amministratore di una società che si occupava di elaborare dati contabili. Dal 1999, poi, è stato assunto nell’azienda agricola regionale di Alberese. E per quanto riguarda la sua attività politica? Paolo Borghi è stato segretario della sezione dei Democratici di Sinistra dall’anno 2000 all’anno 2005. Nella Pro Loco di Marina di Grosseto ha ricoperto il ruolo di Presidente del collegio sindacale. In seguito, ha fatto parte del collegio della cooperativa agricola sita in località Marsiliana. Borghi, poi, ha avuto un ruolo di rilievo nella Società Marina di San Rocco.

Nel corso degli anni, ha anche ricoperto il ruolo di Vicepresidente della Pro Loco di Alberese. In occasione del mandato amministrativo precedente a quello attuale, Paolo Borghi, infine, è stato sia Vicesindaco che assessore allo sport ed al bilancio. Paolo Borghi non è un uomo nuovo nella politica grossetana ma si presenta ai cittadini come un politico innovatore in grado di far cambiare passo alla città. A questo punto, non resta che attendere l’esito della consultazione per scoprire se sarà proprio Paolo Borghi il candidato della coalizione di centrosinistra per le elezioni del prossimo 12 giugno o se, invece, la sua ricetta non ha trovato riscontro nei cittadini. La chiusura delle urne è prevista per le ore 22.00 e, pertanto, già in tarda nottata di potrebbero avere i primi risultati parziali e si saprà se a Paolo Borghi sarà data la possibilità di far cambiare passo a Grosseto.