Nel weekend scorso si sono svolte le Primarie del Pd in molte città d’Italia, anche se al momento non sono ancora certe le date delle elezioni comunali del 2016. Sono al momento due le ipotesi che si fanno strada ed entro la metà di marzo dovremo avere la data ufficiale. Si parla del 5 e del 12 giugno prossimi, con la seconda data al momento in vantaggio sulla prima. Questo perchè con le scuole terminate nella maggior parte dei casi si potrebbero effettuare seggi meno problematici al loro interno. Ricordiamo inoltre che nei comuni che contano oltre i quindicimila abitanti dopo due settimane i due candidati che hanno ottenuto più voti andranno al ballottaggio per vedere chi sarà il prescelto.



Anche a Milano continua il dibattito tra i candidati alle elezioni comunali 2016. Per quanto riguarda l’area C voluta dall’amministrazione del sindaco uscente Pisapia e che prevede il divieto di accesso alle auto nella cerchia dei Bastioni, i candidati sembrano d’accordo sul non continuare l’esperienza. L’Espresso riporta infatti le loro posizioni a riguardo. Sull’ area C Stefano Parisi, candidato in pectore del centrodestra afferma: “Vogliamo riportarla come era con la Moratti. Cioè un Ecopass che non penalizzi i residenti, quindi potrebbero pagare solo le auto più inquinanti e non gli Euro 4 e Euro 5, nell’ottica di una tassa non sul traffico, ma sull’inquinamento. Questa è la direzione verso la quale vogliamo andare”. E per il candidato del   centrosinistra, Beppe Sala: “Se fossi sindaco continuerei a puntare sul rafforzamento del trasporto pubblico, sulle metropolitane, allungando la linea fino a Monza. Mentre non sono al momento d’accordo su un allargamento dell’area C. Meglio insistere sul potenziamento delle metropolitane e lavorare in modo radicale sul riscaldamento”. Sul tema interviene anche il segretario leghista, Matteo Salvini: “Area C sicuramente è una bufala, quindi nessuna estensione di area C. La qualità dell’aria non è assolutamente migliorata, è una tassa comunale, noi vogliamo ridurre le tasse comunali, dall’occupazione di suolo pubblico alla tassa rifiuti. È una tassa che con l’ambiente non c’entra una mazza”.



In vista delle elezioni comunali 2016 Roberto Giachetti, il candidao Pd a sindaco di Roma, interviene ancora sulle primarie che si sono svolte domenica scorsa e che lo hanno visto vincitore ma non solo. Ospite ieri sera della trasmissione di La7 Otto e mezzo Giachetti ha risposto così alla domanda sull’accoglienza degli immigrati: “Se in Germania accolgono una famiglia che scappa dalla Siria e la accolgono in casa, non vedo perché non si possa accogliere anche a Roma. Oltre alla mancanza di una linea dell’ Europa io credo ci voglia più presenza dello Stato, perché serve una garanzia di legalità per le comunità in tutti i sensi”. (clicca qui per vedere il video). E sull’esperienza delle primarie, come riportato da Askanews, ha sottolineato: “E’ comunque positiva perché va oltre i click e le stanze dei partiti, ma per essere una cosa fino in fondo positiva andrebbe regolata per legge. C’era una proposta di inserire le primarie nella legge elettorale. Non è stato fatto perché non era all’ordine del giorno dei partiti in tutti questi anni. Quando abbiamo fatto la riforma elettorale c’era una proposta di inserirlo, e una parte del Centrodestra che allora partecipava alle riforme era nettamente contraria”.



E’ bufera a Napoli per le elezioni comunali 2016, a causa di un video che metterebbe in evidenza un fatto che ha sconcertato tutta l’Italia. Le immagini, pubblicate da Fanpage.it, mostra alcune persone all’esterno dei seggi, fra cui consiglieri municipali e comunali, che dispensano monete da un euro per invogliare i cittadini a votare. Il video è stato girato fra i seggi dei quartieri San Giovanni a Teduccio, Piscinola e Scampia e pubblicato il giorno dopo la vittoria di Valeria Valente alle primarie di Napoli. Fra le tante persone di spicco, volti noti del mondo della politica, si riconosce facilmente anche Antonio Borriello, il consigliere comunale del Pd che celebrò le nozze fra la senatrice Annamaria Carloni e l’ex governatore Bassolino. Nel corso di queste ultime primarie, proprio Antonio Borriello aveva firmato per la candidatura di Bassolino ed in seguito aveva cambiato idea, indicando invece la Valente come punta di diamante del partito. A sua discolpa il consigliere avrebbe affermato, come riporta il quotidiano La Stampa, di aver compiuto il gesto “per non essere scortese come partito. Faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l’euro e così gliel’ho dato io, ma l’ho fatto davanti a tutti, mica di nascosto”.